Problema colonna vertebrale dopo un esercizio fisico a corpo libero.

Il sottoscritto, ha 31 anni, pesa 77 Kg. ed è alto 1.80 cm, ha fatto sport sin da piccolo, nuoto, corsa ad anche palestra.
Per mantenersi in forma fa 2 volte a settimana le flessioni, disteso a terra con le gambe chiuse, non allargate, e con le mani fa un impugnatura larga, (2 serie x 6 ripetizioni sbattendo le mani). Questo esercizio lo fa in questo modo per mantenere abbastanza forza nelle braccia.
L'unica nota negativa (per modo di dire) è che, quando fa questo esercizio si aiuta involontariamente anche con il busto, e non fa forza solo con le braccia.
Praticamente è un esercizio che ha fatto già molti anni fa, nel senso che non l'ha avventurato.
Il problema è che, dopo aver fatto questo esercizio (soprattutto il giorno dopo), ha dei dolori sulla zona lombare.
Chiede per favore:
1) cosa deve correggere nell'esercizio che fa, per evitare questo dolore, perchè suppone che ci sia qualcosa di sbagliato nell'effettuare l'esercizio?
2) dopo aver fatto l'esercizio, che tipo di esercizio possa fare per fare scaricare la colonna vertebrale?
3) se potreste dare voi qualche altra consiglio?
GRAZIE.
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
I carichi sul disco vertebrale nella giunzione lombosacrale sono massimali in posizione seduta e non in piedi come molto erroneamente credono.
E' infatti nella flessione del tronco sulle anche ( o delle anche sul tronco ) che aumentano enormemente le sollecitazione in compressione/taglio sui dischi vertebrali situati tra le vertebre lombari basse e il bacino.

La compressione provoca:
- la riduzione in altezza del disco e l'aumento in larghezza con la messa in tensione di una sorta di "cinturato" che avvolge il disco: il legamento anulare. Questo legamento è molto innervato dai rami di un piccolo nervo, il n.del seno del Luscka, che sviluppa una rete finissima di terminazioni intorno al legamento anulare e anche intorno al legamento longitudinale, sorta di rinforzo centrale e posteriore del legamento anulare, come pure delle piccola articolazioni interapofisari e dei legamenti posteriori delle vertebre;
- la traslazione del nucleo polposo, una sorta di nocciolo di gel ricchissimo d'acqua, situato al centro del disco, che tende a fuoriuscire ("erniare") posteriormente dal disco trovandosi così a contatto con le radici nervose che scendono dal midollo verso gli arti inferiori e l'area uro-genitale.

Raramente il nucleo polposo o lo stesso disco possono sporgere anteriormente, ma in genere questo tipo di alterazione del disco non dà nessun dolore per il motivo che la regione anteriore del disco è poco o nulla innervata dai rami del nervo del seno del Luscka. Inoltre anteriormente al rachide non corrono strutture nervose di alcun tipo passibili di compressione.

In queste condizioni anatomiche e date le basi biomeccaniche più semplici dei carichi che si concentrano sul disco, è facile dunque intuire che gli esercizi in flessione del rachide "per rinforzare gli addominali", possono creare condizoni di notevole stress per la cerniera lomboscrale.

La presenza di dolori al rachide all'età di 35 anni e in apparenti buone condizioni di salute comparsi in seguito ad esercizi in flessione della colonna, suggerisce la possibile presenza di una patologia della cerniera lombosacrale, per cui è opportuno che lei si faccia vedere da un ortopedico per un bilancio clinico accurato.

Cordialità
Dr. A. Valassina

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante

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dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Dottore molto grazie.