Tenotomia del clb

Buongiorno, ho 37 anni, da Genova, da 15 anni pratico palestra e a seguito di un processo degenerativo causato da questo sport circa due mesi fa sono stato operato in artroscopia per una rottura completa della cuffia dei rotatori riparata con ancora e sutura side to side a doppio nodo, lesione per 1/3 superiore del sottoscapolare riparata con ancora, lesione a SLAP tipo II del CLB riparata con ancora, bursectomia e acromiopalstica. A distanza di due mesi continuo ad avere importanti dolori sia diurni che notturni alla parte anteriore della spalla nell'area del solco bicipitale con una marcata instabilità del CLB e conseguente difficoltà nei movimenti in special modo con l'avambraccio in supinazione. Il mio chirurgo visitandomi due giorni fa ed eseguendo i test funzionali di rito ha ipotizzato una SLAP recidiva per cedimento del tessuto tendineo e, nell'attesa del referto della RM che ho appena eseguito, ha prospettato un nuovo intervento per eseguire una tenotomia del CLB allo scopo di eliminare la fonte di dolore, rassicurandomi circa l'assenza futura di deficit funzionali e di forza, nonchè sul fatto che non avrei avuto problemi estetici dato che secondo la procedura consueta da lui adottata il tendine verrebbe sezionato nella parte piu' prossimale alla scapola quindi con una discesa del ventre muscolare molto moderata. Vorrei chiedere un vostro gentile consulto sulla bontà di questa pratica con particolare riferimento al fatto che, essendo il CLB un depressore della testa omerale, la sua eliminazione possa deficitare in qualche modo la stabilità della spalla che verrebbe poi gestita esclusivamente dalla cuffia. Nella sostanza non vorrei eliminare la fonte di dolore ma ritornare in una situazione di conflitto subacromiale per una instabilità secondaria alla tenotomia. Vi ringrazio infinitamente per l'attenzione che vorrete concedermi. Saluti
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Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo 2.4k 64 118
L'intervento che lei ha subito è di altissima chirurgia, in particolar modo se effettuato per via artroscopia. Quando sussistono delle lesioni complesse, anche la ricostruzione diventa difficile e non scevra da complicazioni. La lesione del CLB tipo "SLAP LESION" è caratterizzata da un notevole sfibrillameno del CLB con conseguente alterazione morfologica di tutto l'apparato legamentoso. Dopo una ricostruzione artroscopica può capitare che vi sia una lesione secondaria del CLB per una non perfetta tenuta a causa di una sorta di malacia del tendine. SOno propio questi i casi ove il chirurgo (come le è stato già consigliato) deve proporre la tenotomia del CLB. La ipotesi che non vi sono più azioni tendinee che agiscono come depressori della testa omerale è esclusa per due motivi: 1° perchè comunque essendo il CLB lesionato, non ha più la sua normale forza di tenuta e non riesce più nella sua azione; 2° vi sono altri tendini che concorrono a deprimere la testa omerale. Nel suo caso non vedo alternative. Anche volendo fare una reinserzione del tendine del CLB sull'omero questa tenodesi avviene nella doccia omerale (il tendine non passa più sopra l'omero).
La possibilità che si possa sviluppare una sindroem da impingement è pari o appena poco superiore alla norma.
Auguri.

Dr. Luigi Grosso - Ortopedico Master Spalla Gomito Polso Mano
Busto Arsizio (VA) - Rapallo (GE) - Napoli
www.luigigrosso.net

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Utente
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La ringrazio dottore, il suo parere mi conforta notevolmente, vorrei solo chiederle questo, quando si pratica una tenotomia senza tenodesi è inevitabile la discesa del ventre muscolare oppure è vero che sezionandolo molto in alto questo rimane nella sua posizione? Le chiedo questo perchè già in questi ultimi giorni ho notato una discesa del muscolo sul braccio operato, non si tratta solo di ipotonia per averlo tenuto 2 mesi fermo (da un regime di allenamento intenso di 5 sedute settimanali) ma nella parte distale è molto piu' vicino al gomito rispetto al braccio sinistro e quando lo contraggo al massimo (per quella che può essere la forza in questo periodo) non lo sento duro come l'altro, mi sembra che piu' di tanto non riesca ad accorciarsi. Questo significa che già c'è stato un allentamento del CLB e che possa verosimilmente andare incontro ad una rottura? Se fosse così allora dovrei anticipare l'artroscopia programmata tra 3 settimane e non usare il braccio per non correre il rischio di una rottura del tendine con discesa del ventre muscolare e conseguentemente irrecuperabilità del CLB in artroscopia. La ringrazio ancora per la sua gentile disponibilità. A presto. Mauro
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Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo 2.4k 64 118
Molto probabilmente il CLB ha giàceduto in parte. Tuttaia è vero che se sezionato a livello prossimale non si verifica quel brutto danno estetico del tendine bicipite a "palla".
Auguri di nuovo.
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Utente
Utente
Le chiedo ancora una cosa dottore, se la situazione di dolore dovesse migliorare (come mi sembra stia lentamente facendo credo anche grazie alla riabilitazione puntuale che sto eseguendo) lei pensa che dovrei comunque eseguire la tenotomia? Oppure potrei convivere con questa situazione restando nell'incertezza che magari riprendendo tra qualche tempo gli allenamenti si possa rompere il CLB sotto sforzo? Voglio dire, un tendine sofferente che si lussa e si infiamma, può col tempo andare incontro ad una sorta di guarigione spontanea? E' possibile secondo lei che l'instabilità del CLB che avverto marcata nei movimenti del braccio sia dovuta ad una situazione di sofferenza generale della cuffia che non ha ancora ripreso la sua normale funzione ma che col tempo potrebbe migliorare, oppure è sempre il sintomo di una lesione in atto (come a questo punto sembra che sia vista la modica discesa del muscolo)?
Mi scuso se le pongo molte domande ma sono dubbi che mi assillano perchè prima dell'intervento, durante gli allenamenti ho sempre usato il bicipite con molta forza e in corso di intervento il chirurgo ha riparato la SLAP proprio perchè ha constatato la bontà del tendine (altrimenti lo avrebbe eliminato subito), come è possibile che nei due mesi successivi all'intervento si sia verificato questo tracollo tendineo che oggi mi impone di doverlo eliminare per risolvere la situazione? Temo anche che con il solo capo beve mantenuto in funzione non potrò piu' riprendere l'allenamento con i pesi se non altro per la paura di poter danneggiare anche quello (anche se so che si tratta di un evento raro). Grazie ancora infinitamente. Mauro
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Utente
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Buongiorno dott. Grosso,
a distanza di 1 anno e mezzo dall'ultimo post (nel quale chiedevo rassicurazioni circa le possibilità di recuperare il CLB molto sofferente in seguito ad una riparazione massiva della CDR) le comunico che ho purtroppo subito la rottura spontanea dello stesso durante una sessione di allenamento dei muscoli dorsali (quindi con trazioni a carico del braccio dx). Come lei può ovviamente immaginare ho avuto da subito una marcata discesa del ventre muscolare ed alcuni moderati fastidi, ma dopo 40 gg di assoluto riposo su consiglio del chirurgo che mi ha operato ho ripreso l'uso normale del braccio e quindi degli allenamenti data la spontanea cicatrizzazione del tendine in altra sede, precisamente da ecografia il CLB si è stabilizzato a circa metà della doccia omerale. Il sunto di tutto questo è che non ho pressochè alcun deficit funzionale in merito ma non riesco (e non ci sono mai riuscito) ad accettare il deficit estetico che la rottura del CLB ha comportato, anche in considerazione dello sport che pratico che oltre alle prerogative di garantire beneficio e salute al mio fisico, rincorre tuttavia alcune velleità estetiche per le quali tanto ho sudato e tanto sudo tuttora. Stavo dunque riflettendo sulla possibilità di eseguire una sorta di intervento di tenodesi con puro fine estetico ma temo che il lungo periodo trascorso possa aver pregiudicato questa mia intenzione per le normali aderenze tessutali che si possono essere create in questo lasso di tempo. Le chiedo gentilmente se può darmi qualche ragguaglio in questo senso per potermi (per così dire) mettere il cuore in pace ed accettare l'idea di continuare a praticare questo sport con le maniche lunghe..Grazie mille dottore. Mauro
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Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo 2.4k 64 118
Sulla scorta dei dati in mio possesso non consiglio, allo stato attuale, la ricostruzione del CLB. L'intervento oltre ad essere molto impegnativo le lascerebbe anche delle cicatrici cutanee. Tuttavia posso comprendere i motivi estetici per cui il mio parere é che la scelta deve essere del tutto personale.
Auguri
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Utente
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La ringrazio moltissimo dottore, in effetti ho già messo in conto che l'intervento lascerebbe una cicatrice lineare (anche se con sutura estetica) sulla cute sopra il bicipite proprio perchè è lì che bisogna intervenire per isolarlo dalla sua posizione attuale. Tuttavia credo che il gioco possa valere la candela, almeno la forma del mio braccio ritornerebbe come prima o quasi, mi chiedo solo quale sia il nuovo punto di reinserzione previsto in questi casi, alcuni parlano di riattaccarlo direttamente sul capo breve suturando direttamente fibre con fibre, altri riattaccando il tendine nella doccia bicipitale tramite ancoretta, Lei in questi casi quali soluzione ritiene la piu' adatta?

Ritengo inoltre pacifico che, se il CLB viene riposizionato sul Capo Breve non vi sia piu' azione contrattile delle fibre muscolari, mentre la tenodesi in doccia omerale ripristinerebbe la normale contrazione naturale del ventre muscolare, ma forse mi sbaglio.
Grazie ancora anticipatamente. Mauro
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Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo 2.4k 64 118
La scelta del tipo di intervento chirurgico è subordinata a diversi fattori:
1.esperienza del chirurgo
2.analisi dei dati clinico strumentali
3.compliance del paziente
4.ecc.
Rimetto al collega ogni decisone in merito.
Auguri