Dolori notturni del dorso

Gentili medici,
da oltre un anno accuso dolore notturno sul tratto dorsale della colonna vertebrale. Insorge dopo quattro/cinque ore ed è atroce. Se mi alzo passa immediatamente. Se mi stendo sul lato il dolore non si attenua ma finisce per estendersi anche alla gabbia toracica e alle costole. Utilizzo un materasso molto buono in viscoelastico ma anche supporti che prima mi facevano dormire benissimo adesso non sono più idonei (il materasso a casa di mio padre, per esempio). Ho fatto un RX del tratto cervicale e dorsale della colonna vertebrale con questo referto:

Non evidenti lesioni ossee traumatiche in atto radiologicamente apprezzabili.
Sufficientemente conservato il tenore calcico.

Note diffuse di cervico-uncoartrosi e di spondilosi dorsale microsteofitica-marginosomatica con iniziali segni di artrosi articolare interapofisaria posteriore da C3 a D1 e di sclerosi sub-condrale delle lamine limitanti vertebrali.
Visibilità di megapofisi trasversa dx e sx in C7.
Ridotti gli spazi discosomatici C3/C4. C4/C5, C5/C6, C6/C7.
Delordosi cervicale antalgica. Roto scoliosi destro convessa dorsale a fulcro in D7

Ho la visita fisiatrica il 21 luglio. Vorrei sapere se questo referto dipinge un quadro clinico serio, cosa rischio e se posso curarmi. Nuoto quasi tutti i giorni ma evidentemente la prevenzione di questo sport per le patologie ossee è un mito. Grazie a tutti.
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Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo 2.4k 64 118
Indubbiamente non si può dire che quanto sia emerso dalla radiografia sia "poca cosa". Infatti:
1.cervico-uncoartrosi e di spondilosi dorsale microsteofitica-marginosomatica con iniziali segni di artrosi articolare interapofisaria posteriore da C3 a D1 e di sclerosi sub-condrale delle lamine limitanti vertebrali = questo è un fenomeno degenerativo che prende l'articolazione tra una vertebra e l'altra determinando una riduzione dello spazio entro il quale passa il midollo spinale.
2.Visibilità di megapofisi trasversa dx e sx in C7 = per "megapofisi" si suole indicare un'anormale dimensione del processo trasverso della vertebra. Questa evenienza può essere responsabile di compressione o stimolo irritativo nei confronti dei rami nervosi che partono dal midollo spinale
3.Ridotti gli spazi discosomatici C3/C4. C4/C5, C5/C6, C6/C7 = Questi spazi sono di norma mantenuti dal disco intervertebrale che è una sorta di "cuscinetto" tra una vertebra e l'altra. Se lo spazio è ridotto vuol dire che il cuscinetto (disco) si è spostato e può irritare il midollo
4.Delordosi cervicale antalgica = modificazione della curvatura del tratto cervicale della colonna vertebrale con conseguente influenza sulla statica e dinamica vertebrale
5.Roto scoliosi destro convessa dorsale a fulcro in D7 = ulteriore modificazione della colonna vertebrale con alterazione sui piani ortogonali ed influenza sulla colonna vertebrale.
Detto questo, il quadro è sicuramente importante ai fini di un continuo e costante controllo da parte dell'ortopedico ma ancor meglio del chirurgo vertebrale per una terapia step by step.
AUguri

Dr. Luigi Grosso - Ortopedico Master Spalla Gomito Polso Mano
Busto Arsizio (VA) - Rapallo (GE) - Napoli
www.luigigrosso.net