Frattura malleolo tibiale operata

Sono stato operato circa 3 mesi fa ad una frattura al malleolo tibiale extraarticolare di vecchia data (2 anni) e mai trattata per una svista al prontosoccorso. Pur non avendo messo gesso nè niente riuscivo a camminare e correre, solo che dopo un pò si infiammava, così ho deciso di operarmi. Mi hanno inserito una vite e un filo di K. I mio problema è che ancora oggi non riesco a piegare il piede internamente non per dolore ma perché sembra bloccato. Inoltre sento dolore a fare forza con il legamento deltoideo. Mi è stato detto che esso è stato tagliato e poi riattaccato, volevo sapere se si usava tagliare e riattaccare un legamento per inserire una vite nell'osso.
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
In genere l'intervento richiede un'incisione cutanea che corrisponde alla frattura se scomposta e si prolunga fino all'apice del malleolo. L'ingresso del mezzo di sintesi richiede una piccolissima incisione del legamento deltoideo lungo le sue fibre all'apice del malleolo, fibre che, pertanto, non vengono disinserite se non in minima parte, davvero trascurabile.
In altri casi, quando la scomposizione della frattura e' minima, si procede ad una riduzione "a cielo chiuso" senza aprire il focolaio di frattura e l'inserimento dei mezzi di sintesi avviene per via percutanea (attraverso la cute grazie a piccolissime incisioni). Anche in questi casi il legamento non viene mai danneggiato dal passaggio dei mezzi di sintesi.
Tenga presente, pero' che in alcuni casi alla frattura puo' essere associata la lesione del legamento deltoideo. Questo legamento, come descritto bene dal suo nome, presenta una geometria a "delta", cioe' a triangolo la cui base trova inserzione sull'astragalo e sul calcagno e il vertice largo trova origine sulla tibia (sul malleolo interno). In realta' e' costituito da una struttura a piu' fasci che vanno dall'astragalo anteriore fino alla sua porzione posteriore e altri fasci destinati al calcagno distribuiti su piu' piani. Dunque il sistema legamentoso e' molto ampio e copre un'area anatomica molto vasta che e' impossibile da "distaccare" in toto con un intervento chirurgico anche nei casi in cui si debba ricorrere per necessita' a tecniche molto aggressive in quanto l'incisione coinvolge solo un piccolo settore antro mediale del legamento.
Se anche il legamento e' lacerato per il trauma va riparato con le tecniche del caso in quanto, qualora il malleolo fratturato venga ridotto e sintetizzato ad arte, puo' comunque residuare un'instabilita' mediale della caviglia.

Per quanto attiene alla rigidita' residua consideri che e' abbastanza normale avere difficolta' nel recupero della mobilita' di questa articolazione dopo un trauma e che pertanto deve seguire un attento programma riabilitativo secondo i temi e le modalita' prescritte dal suo chirurgo.

Cordialita'
Dr. A. Valassina

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante

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