Cervicale e sintomi associati

Buongiorno,

ho 44 anni e da circa 20 soffro di disturbi dell'equilibrio (vertigini e senso di instabilità), gastrointestinali, extrasistole e forti dolori cervicali. Ho eseguito nel tempo svariati esami (otorino, cardiologo, gastroenterologo) ed essendo tutti risultati negativi il medico di base aveva associato i miei sintomi a ansia e mi aveva prescritto degli ansiolitici che ho assunto per qualche anno. Non riscontrando miglioramenti significativi, da circa un anno abbiamo sospeso la terapia ansiolitica. Recentemente mi sono sottoposto a sedute di osteopatia da una fisioterapista per il dolore alla cervicale e fin dalla prima seduta ho riscontrato un'aggravarsi della sintomatologia (comparsa di extrasistolia e disturbi gastrointestinali) durante il trattamento che si risolveva qualche ora dopo seduta. Il problema si è ripresentato anche alle successive sedute tanto che ho dovuto sospenderle.
Ho eseguito un rx cervicale con i seguenti esiti: tratto cervicale sostanzialmente in asse, conservata la fisiologica lordosi, note di spondilo-disco-unco artrosi più evidente C5-C7, dove a tale livello si rileva riduzione dello spazio interdiscale e del diametro dei forami di coniugazione bilateralmente piùevidente a sx.
Lo specialista che mi ha visitato non ritiene che i sintomi descritti possano dipendere dalla cervicale.
In questo periodo sono tornati prepotentemente i dolori alla cervicale e con essi tutti i sintomi descritti in precedenza (problemi si stomaco, extrasistole, vertigini, instabilità). Gradirei sapere se i sintomi descritti possono essere compatibili con una "compromissione" della cervicale ed eventualmente a quali accertamenti potrei sottopormi.
Vi ringrazio fin d'ora per i graditi riscontri.
Saluti
[#1]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr. signore, certamente quanto meno parte dei suoi sintomi sono dovuti di sicuro al suo rachide cervicale, poi ovviamente si dovrebbe valutare obiettivamente e clinicamente ogni dettaglio tecnico,
Quanto si evidenzia al referto radiogtrafico del suo rachide cervicale, artrosi avanzata, uncoartrosi, discopatia cervicale determina un corteo sintomatologico simile al suo.
Se poi ci aggiunge anche uno stato fortemente ansioso come il suo, allora il quadro è completo.
Anche la sindrome vertiginoso posturale , senza alterazioni particolari all'apparato labirintico, è da attribuire spesso al rachide cervicale, cosi come le cefalee cervicogenetiche o i disturbi che rappresentano un quadro di " sindrome simpatosica o del simpatico cervicale "

Legga a tal proposito l'articolo scientifico del minforma del sottoscritto al riguardo, avrà tante delucidazioni in più.

E' inerente il colpo di frusta cervicale, ma la sintomatologia spesso è sovrapponibile a tante turbe del rachide cervicale, indipendentemente da un trauma distorsivo del collo.
https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/217-colpo-di-frusta-cervicale.html

Consulti uno specialista ortopedico, quindi oltre alla specifica terapia farmacologica, esegua delle cure specialistiche di fisiochinesiterapia affidandosi ad un medico Specialista Fisiatra, anche per eseguire eventuale vera medicina manuale.

Cordiali saluti
alessandrocaruso.me@katamail.com

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dott. Caruso,

la ringrazio per la risposta. In effetti ho iniziato ad avere i sintomi un paio d'anni dopo un grave incidente motociclistico nel quale ho riportato la frattura di femore, tibia e perone della gamba sx. (non ho riportato altri traumi ad eccezione di quelli indicati e non ho mai perso conoscenza. Il casco però aveva evidenti segni di urto violento con l'asfalto sul lato sinistro). A causa dell'incidente per un anno ho passato molto tempo a letto e utilizzato stampelle per la deambulazione per circa 2 anni. Tuttora ho la deambulazione leggermente compromessa a causa della differenza di lunghezza tra i due arti (circa 2 cm compensati da plantare rialzato) e dalla caviglia bloccata.