Frattura clavicola sx

Buongiorno,

In data 29/12/12 (circa 42 giorni fa) in seguito a una caduta sugli sci ho riportato una frattura scomposta al terzo medio della clavicola sinistra con sovrapposizione dei monconi.

Al pronto soccorso mi sono state proposte le due soluzioni ovvero l'intervento o il trattamento con bendaggio a 8, considerando che quest'ultimo era quello caldamente consigliato dal dottore che mi ha visitato ho optato per il trattamento conservativo.

In questi 40 giorni come da consigli dei medici che mi hanno seguito in ospedale ho effettuato 2 visite con relativi esami radiografici:

- Nella prima mi é stato detto che i monconi erano lievemente sovrapposti ma ben allineati e che avrei dovuto continuare con il trattamento.

- Nella seconda effettuata 5 giorni fa mi é stato detto che la frattura é in via di guarigione, di rimuovere il tutore e che devo stare a riposo senza fare nessun genere di attivita sportiva (neanche esercizi blandi per il rafforzamento dei muscoli della spalla o della schiena).

Ora a distanza di 5 giorni dalla rimozione del bendaggio continuo a sentire fastidio alla clavicola e nelle zone vicine (come spalla e scapola sx) fatico a fare alcuni movimenti con il braccio sinistro e provo dolore facendone altri. Riesco a dormire soltanto supino e oltre a questo la tumefazione presente sul moncone prossimale é dolorosa al tatto.


Il primo quesito che vorrei sottoporVi é se questo quadro sia normale a distanza di oltre 40 giorni dal trauma e se il consiglio di rimuovere il tutore e non fare alcun genere di attivitá sia corretto.

Mentre il secondo é in caso di una frattura come la mia é stato corretto trattarla in modo conservativo o era meglio optare per il trattamento chirurgico? Sono preoccupato di incorrere in pseudo-artrosi soprattutto alla luce della mia situazione attuale.

Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione e resto in attesa di un cortese riscontro
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Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo 2.4k 64 118
Gentile utente,
le decisioni terapeutiche che vengono prese da un medico al momento di una diagnosi fatta in urgenza, sono ben differenti da una valutazione presa a distanza di tempo ("... del senno del poi son piene le fossa" come recita il proverbio). Quello che le posso dire è che la proposta fatta dal medico della scelta delle due opzioni terapeutiche è giusta come è giusto anche la scelta che le è stata richiesta poichè rientra nelle linee di corretto comportamento tra medico-paziente. Infatti il medico ha il dovere di informare il paziente sulla natura dell’intervento e sulle possibilita’ e probabilita’ dei risultati conseguibili, al paziente spetta invece il diritto di scegliere esprimendo una sua precisa volontà ed il medico è tenuto al rispetto della volontà del paziente laddove non ricorrono i presupposti dello stato di necessità, ex art. 54 c.p. (Cassazione Civile, n. 14683/2004).
Per quanto riguarda il resto, sui fastidi che sta avvertendo, ritengo che questi rientrano nella norma poichè lei si trova ancora in una fase di definitiva guarigione.
Auguri

Dr. Luigi Grosso - Ortopedico Master Spalla Gomito Polso Mano
Busto Arsizio (VA) - Rapallo (GE) - Napoli
www.luigigrosso.net

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottor Grosso

Innanzitutto la ringrazio sia per le indicazioni circa la scelta delle terapia sia per quanto riguarda per quanto riguarda i vari fastidi: aspetterò con pazienza di rimettermi completamente.

L'unica cosa che mi sono scordato di dirle é che nell'ultima radiografia effettuata la scorsa settimana non c'era ancora traccia di formazione di un callo osseo tra i due monconi.

- Dopo quanto tempo dovrebbe cominciare a formarsi il callo?
- in quanto tempo potrò riacquistare la piena mobilita del braccio interessato e ricominciare di conseguenza una serie di attività che ora mi sono precluse?
- Pensa che potrei eseguire qualche tipo di esercizio/fisioterapia per accelerare il processo di guarigione?

Grazie ancora per la cortese attenzione
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Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo 2.4k 64 118
Ci sono tempi più o meno standard di formazione del callo osseo ma non termini precisi (vi sono molte variabili). Spetta all'ortopedico valutare di volta in volta se tutto sta procedendo per il meglio. Anche stabilire quando cominciare una FKT e come aiutare il processo di formazione del callo osseo, spetta allo specialista dopo valutazione clinico-strumentale dello stato di avanzamento della guarigione della frattura (dare consigli senza avere alcun dato potrebbe compromettere il suo percorso di guarigione).
Auguri