Buonasera, vorrei chiedere un consiglio da parte di mio padre, si è operato mesi fa al femore

Mio padre 56 anni si è operato al femore della gamba destra mesi fa, ha subito due interventi al primo gli hanno messo il chiodo al femore e dopo tanta fisioterapia e tantissimo dolore allucinante si è scoperto che il chiodo era troppo lungo e stava tagliando il muscolo, quindi a fatto un secondo intervento dove è stato messo la placca... dopo di che inizia di nuovo a fare tantissima terapia ma anche questo secondo intervento è andato sbagliato e il dolore continua... adesso la gamba zoppica e vorrei sapere... se ce un modo per recuperare e ritornare com'era prima, ce un intervento che può aiutarlo?! grazie a tutti...
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Prof. Enrico Pelilli Ortopedico 211 20
Chiaramente non descrive che tipo di frattura del femore subì suo padre, ma mi sta parlando comunque di una frattura di mesi fa!
Se i disturbi nascono solo da intolleranza dei mezzi di sintesi, ormai la frattura dovrebbe essere solida e quindi i mezzi di sintesi potrebbero essere rimossi e con essi i disturbi accusati da suo padre dovrebbero progressivamente risolversi.

Dr. Enrico Pelilli
Specialista in Ortopedia e Traumatologia Infantile

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore.. quindi mi sta dicendo che si potrebbe fare un altra operazione e risolvere il problema?!
Ripeto a fatto due operazioni, prima il chiodo che era troppo lungo e di seguito la placca ma tutti e due sono stati sbagliati..
Si può risolvere il problema?!
La gamba può tornare come prima?!
Grazie mille
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Prof. Enrico Pelilli Ortopedico 211 20
Le fratture del femore possono interessare vari distretti (tenga conto che è l'osso più grosso e lungo che abbiamo) e secondo la sede, si trattano in maniera completamente diversa.
Comunque, nell'arco di 3 mesi, mediamente, la frattura dovrebbe consolidare, cioè l'osso dovrebbe essersi saldato (per intenderci) e quindi il mezzo di sintesi (chiodo o placca che sia) perde la sua funzione, appunto di sintesi o, usando un linguaggio più umano, di tenere insieme i pezzi rotti.
Perciò, se ciò è avvenuto (la cosa si può verificare sulle radiografie) ed è la placca che crea problemi, potrebbe essere rimossa.
Se, invece gli interventi "sono stati sbagliati", come lei dice, cosa significa?
La frattura è guarita con una deformità o vi è stata una complicanza (nervosa? vascolare? infettiva?), di cui lei però non fa cenno.
Con gli elementi che mi ha dato, non posso che fare la supposizione che si tratti d'intolleranza alla placca che porta.
Ora, se la frattura è consolidata, come detto, nulla osterebbe alla sua rimozione, ovviamente con un altro atto chirurgico, e alla conseguente rimozione della causa dei disturbi.
3-4 giorni di ricovero e ripresa quasi immediata della marcia.
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dopo
Utente
Utente
Buonasera dottore.. la ringranzio di cuore per le risposte che mi da..
A mio padre se non ho capito male è stato tolto proprio l osso e come se non l avesse più..
Se non ho capito male un medico gli avrebbe detto che bisogna togliere un pezzo di gluteo ma non è sicuro che può tornare a camminare come prima..
Mi può aiutare?
Esiste un intervento che può aiutarlo?
Anche se manca il femore?!...
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Prof. Enrico Pelilli Ortopedico 211 20
Quello che mi riferisce è molto vago e sembra improbabile.
Dovrebbe essere stato dimesso con un foglio di dimissione dove dovrebbe essere scritta una diagnosi circostanziata e anche con un resoconto degli interventi effettuati.
Capisco che il linguaggio usato possa essere tecnico e quindi poco comprensibile o frainteso da non addetti ai lavori.
Per cui, per evitare di procedere a tentoni, perché non prova a prendere quei fogli e ricopia, senza interpretazioni, la diagnosi e le cure fatte?
In questo modo mi posso chiarire le idee e quindi provare a comunicargliele, magari in un linguaggio non tecnico.
Cordialmente la saluto
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