Da 2 anni soffro forti ronzii all'orecchio sx con vertigine. non trovo pace

Soffro da 2 anni di FORTI RONZII CO VERTIGINI all'orecchio sx.
Mi e stato diagnosticato un sclerosi al nervo acustico.

Trattato con GABAPENTIN X 6 MESI poi no funzionava più sono passato aTEGRETOL.
DOPO 6/7 MESi gli effetti collaterali non mi permettevano di aumentare la dose.
Passo a LIRYCA ma non funziona.
Le scariche ormai sono sempre più frequenti.
NON SO' PIÙ CHE FARE O A CHI RIVOLGERMI.
NON POSSO CONTINUARE A VIVERE COSI.
POTETE AIUTARMI.
[#1]
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, l’acufene è un problema che, quando insorge , viene sottovalutato: all’inizio spesso concede ampie remissioni spontanee, il paziente è portato a credere che passi da solo . Purtroppo , una brutta volta, non passa più, e diventa un problema serio.
Poiché il suo disturbo permane nonostante le indagini e le cure del caso, le suggerirei di non trascurare una possibile causa di acufeni e vertigine spesso dimenticata: la disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) . Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria non sono sostenuti da problemi otologici, o non se ne trova la soluzione , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione.La vertigine, di questi sintomi è forse il più tipico.
Anche l'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere entrambi i problemi anche per questa via.
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM.
Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito internet, alla pagina patologie trattate- patologie dell’Orecchio (trova il link qui sotto la mia firma). Le suggerirei anche di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/Otorinolaringoiatria/961/Otite-che-non-guarisce-colpa-dei-denti
https://www.medicitalia.it/minforma/Gnatologia-clinica/1408/La-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica
https://www.medicitalia.it/minforma/Gnatologia-clinica/1348/Acufeni-e-disfunzioni-dell-Articolazione-Temporo-Mandibolare-ATM

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

[#2]
Utente
Utente
Grazie Dottor BERNKOPF x l'esaustiva spiegazione tra la mandibola e gli acufeni. Ma io nello specifico oltre alla prova con le dita. Che accertamenti dovrei fare x sapere se c'è una reale relazione tre un mio problema mandibola e questo terribile acufene ne mio orecchio sx. Che iniziato con un TINTINNIO ora e diventato un ROMBOANTE RONZIO METALLICO, CON PERDITA DELL'EQUILIBRIO.
Mi faccia sapere...la saluto.
[#3]
Utente
Utente
Mi ero dimenticato che non si devono mettere nomi. Anche se non capisco il perché. Comunque l' cancellato il testo rimane uguale.
[#4]
Utente
Utente
Mi ero dimenticato che non si devono mettere nomi. Anche se non capisco il perché. Comunque l'ho cancellato il testo rimane uguale.
[#5]
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Per il nome credo siano le regole: forse si teme che, nella risposta, si possa violare la privacy. L’approccio gnatologico è, in prima battuta, essenzialmente clinico: dipende cioè dagli occhi e dalle mani dello gnatologo, olte che dalle orecchie, per ascoltare bene la storia del paziente. Approfondimenti diagnostici possono essere disposti dal curante , se il caso lo richiede: personalmente lo faccio molto raramente, e solo in casi molto gravi. Nella maggior parte dei casi le indagini radiografiche e le TAC non sono nemmeno indicate, e la Risonanza Magnetica, anche positiva, il più delle volte non aggiunge nulla a quanto uno gnatologo esperto può ricavare da un attento esame clinico. Se negativa non esclude un problema disfunzionale, che le immagini non possono evidenziare
La cosa importante é che il dentista-gnatologo sia veramente esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), e, nel suo caso, soprattutto nei rapporti fra ATM ed orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Cordiali saluti ed auguri.

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com