Adenoma pleomorfo o altro? follow-up o intervento chirurgico?
Buongiorno,
vi scrivo poiché nel 2021 mi sono accorto di avere un rigonfiamento sul lato destro parotide. Pensando fosse un linfonodo ingrossato (avevo mal di gola, ai tempi) ho lasciato correre per circa due anni, poi siccome non andava via ho effettuato un'ecografia al collo che evidenziava la "presenza di una formazione ipoecogena, disomogenea, polilobulata del dm di 14x9mm che determina lobatura del profilo ghiandolare, non mostra significativo flusso vascolare e appare di non univoca interpretazione (adenoma pleomorfo? altro?) . Pervi i dotti di Stenone e di Wharton. Presenza di alcuni linfonodi ovalari con ilo adiposo in sede sottomandibolare bilaterale e laterocervicale bilaterale (dm di 15x6mm) su base reattivo-aspecifica".
Ho effettuato in seguito visita dall'otorino la quale mi ha mi ha detto che poteva trattarsi di un lipoma in quanto sembrava superficiale e mi ha detto di fare una biopsia. Dopo mi ha fatto lei stessa l'ecografia che evidenziava "neoformazione ipoecogena, ovalare, polilobata, a margini regolari, dal contenuto omogeneo, con rinforzo posteriore e scarsa vascolarizzazione intra e perilesionale". Ho fatto quindi la biopsia la cui diagnosi è stata: "materiale amorfo e condro-mixoide con componente cellulare mioepteliale ed epiteliale suggestivo per adenoma pleomorfo". L'otorino mi ha detto che è benigno e mi ha consigliato di fare l'intervento di paredoctomia superficiale, ma dopo essermi informato ho scelto il follow-up per capire se sarebbe aumentato di dimensioni e dopo un anno infatti risulta aumentato con dm di 18x11mm, ma il dottore che ha eseguito l'ecografia mi ha consigliato di sentire anche il parere di un altro otorino.
Sinceramente l'operazione chirurgica mi spaventa, sia per un possibile rischio di paralisi, sia per il fatto che l'adenoma pleomorfo sembra recidivare spesso e nelle forme successive diventa sempre peggio (si formano più noduli oppure evolve più rapidamente in maligno), così come diventa più complicato l'intervento. Al momento l'adenoma è ancora asintomatico e poco visibile all'esterno, lo percepisco qualche volta ma non provoca dolore. Sinceramente non sono pienamente convinto della diagnosi e vorrei avere un secondo (o anche terzo) parere.
Nel 2020 un dentista mi ha rimosso 2 denti, il 17 e 18 che hanno anche richiesto dei punti di sutura. Inoltre ho anche un dente del giudizio incluso che mi causa costante alitosi. Ho chiesto all'otorino se ci potesse essere un collegamento tra denti e nodulo ma mi ha detto di no. Nel 2021 avevo spesso la bocca secca durante la notte (poi scomparsa dopo qualche mese). Poi la mandibola ha iniziato a scrocchiare spesso mentre mangiavo e di notte, poco prima di addormentarmi con la bocca aperta, si chiudeva da sola con uno scatto, sbattendo sui denti. Non capisco però se ciò possa essere una conseguenza del nodulo sulla parotide oppure esserne la causa. Questa settimana ho una RM alle articolazioni mandibolari. Cosa posso fare per togliermi ogni dubbio?
vi scrivo poiché nel 2021 mi sono accorto di avere un rigonfiamento sul lato destro parotide. Pensando fosse un linfonodo ingrossato (avevo mal di gola, ai tempi) ho lasciato correre per circa due anni, poi siccome non andava via ho effettuato un'ecografia al collo che evidenziava la "presenza di una formazione ipoecogena, disomogenea, polilobulata del dm di 14x9mm che determina lobatura del profilo ghiandolare, non mostra significativo flusso vascolare e appare di non univoca interpretazione (adenoma pleomorfo? altro?) . Pervi i dotti di Stenone e di Wharton. Presenza di alcuni linfonodi ovalari con ilo adiposo in sede sottomandibolare bilaterale e laterocervicale bilaterale (dm di 15x6mm) su base reattivo-aspecifica".
Ho effettuato in seguito visita dall'otorino la quale mi ha mi ha detto che poteva trattarsi di un lipoma in quanto sembrava superficiale e mi ha detto di fare una biopsia. Dopo mi ha fatto lei stessa l'ecografia che evidenziava "neoformazione ipoecogena, ovalare, polilobata, a margini regolari, dal contenuto omogeneo, con rinforzo posteriore e scarsa vascolarizzazione intra e perilesionale". Ho fatto quindi la biopsia la cui diagnosi è stata: "materiale amorfo e condro-mixoide con componente cellulare mioepteliale ed epiteliale suggestivo per adenoma pleomorfo". L'otorino mi ha detto che è benigno e mi ha consigliato di fare l'intervento di paredoctomia superficiale, ma dopo essermi informato ho scelto il follow-up per capire se sarebbe aumentato di dimensioni e dopo un anno infatti risulta aumentato con dm di 18x11mm, ma il dottore che ha eseguito l'ecografia mi ha consigliato di sentire anche il parere di un altro otorino.
Sinceramente l'operazione chirurgica mi spaventa, sia per un possibile rischio di paralisi, sia per il fatto che l'adenoma pleomorfo sembra recidivare spesso e nelle forme successive diventa sempre peggio (si formano più noduli oppure evolve più rapidamente in maligno), così come diventa più complicato l'intervento. Al momento l'adenoma è ancora asintomatico e poco visibile all'esterno, lo percepisco qualche volta ma non provoca dolore. Sinceramente non sono pienamente convinto della diagnosi e vorrei avere un secondo (o anche terzo) parere.
Nel 2020 un dentista mi ha rimosso 2 denti, il 17 e 18 che hanno anche richiesto dei punti di sutura. Inoltre ho anche un dente del giudizio incluso che mi causa costante alitosi. Ho chiesto all'otorino se ci potesse essere un collegamento tra denti e nodulo ma mi ha detto di no. Nel 2021 avevo spesso la bocca secca durante la notte (poi scomparsa dopo qualche mese). Poi la mandibola ha iniziato a scrocchiare spesso mentre mangiavo e di notte, poco prima di addormentarmi con la bocca aperta, si chiudeva da sola con uno scatto, sbattendo sui denti. Non capisco però se ciò possa essere una conseguenza del nodulo sulla parotide oppure esserne la causa. Questa settimana ho una RM alle articolazioni mandibolari. Cosa posso fare per togliermi ogni dubbio?
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Gentile Paziente, poichè la diagnoso è dubbia, e consente comunque un periodo di vigile attesa, si potrebbe impiegare questo tempo per escludere un'altra possibile origine del suo problema.
Lei potrebbe presentare una Parotite Cronica.
Ho spesso risposto su questo Sito a pazienti che riferivano un quadro simile al suo: per non ripetermi, le suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/742789-rigonfiamento-zona-parotide-dx.html
L'ipotesi illustrata e rinforzata, nel suo caso, dal fatto che la mandibola ha iniziato a scrocchiare . Trova ulteriori notizie sull'argomento nel mio sito internet alla pagina "patologie trattate-Patologie delle Ghiandole Salivari" e leggendo l'articolo che si apre con il link qui sotto: se si ritrova nelle problematiche illustrate, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1217-parotite-ricorrente-calcoli-salivari-colpa-denti.html
Lei potrebbe presentare una Parotite Cronica.
Ho spesso risposto su questo Sito a pazienti che riferivano un quadro simile al suo: per non ripetermi, le suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/742789-rigonfiamento-zona-parotide-dx.html
L'ipotesi illustrata e rinforzata, nel suo caso, dal fatto che la mandibola ha iniziato a scrocchiare . Trova ulteriori notizie sull'argomento nel mio sito internet alla pagina "patologie trattate-Patologie delle Ghiandole Salivari" e leggendo l'articolo che si apre con il link qui sotto: se si ritrova nelle problematiche illustrate, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1217-parotite-ricorrente-calcoli-salivari-colpa-denti.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Utente
Gentile Dr.Bernkopf,
la ringrazio per la risposta e la disponibilità. Ho letto la sua risposta e il suo articolo davvero approfondito.
La mandibola ha effettivamente iniziato a scrocchiare circa un anno dopo le cure dentali e da allora non ha mai smesso, ma capita spesso mentre mangio, raramente in altre occasioni e quasi mai quando parlo. Le numerose operazioni dentali sono state: 17 estrazione indaginosa di dente o radice - 18 estrazione di terzo molare semplice - 38 estrazione di terzo molare semplice - 45 trattamento endodontico 1 canale (ricostruzione con perno in fibra) e 27-28-46 ricostruzione in composito.
Personalmente non sono convinto della diagnosi di adenoma pleomorfo, non perchè non creda nella sua esistenza, ma perchè mi sembra una coincidenza strana che mi sia accorto sia della neoformazione che della mandibola scricchiolante dopo un anno dalle cure dentali e che il rigonfiamento sia dallo stesso lato in cui ho rimosso i denti 17-18 che da quanto ho visto sono piuttosto vicini al dotto escretore, tanto che credevo il dentista avesse sbagliato qualcosa nel rimuoverli o nel mettere i punti di sutura (anche se non ho avvertito dolore o disagi dopo la rimozione).
Ho dimenticato anche di scrivere che circa un mese fa ho avuto per la prima volta un acufene, ma solo all'orecchio dalla parte destra, proprio dove si trova il rigonfiamento. E' durato 10-15 minuti e poi è andato via per fortuna.
Oggi ho eseguito una RM dell'articolazione temporo-mandibolare e martedì prossimo potrò ritirare l'esito. Quest'esame dovrebbe bastare per capire se si tratta di Parotite Cronica? Se così fosse, il trattamento con la placca di riposizionamento mandibolare riuscirebbe, oltre a risolvere il problema alla mandibola, anche a far sgonfiare un po' il rigonfiamento, o almeno a impedirne un peggioramento? In via generale, per quanto tempo va mantenuta la placca di riposizionamento? (spero non a vita)
La ringrazio nuovamente di cuore per la disponibilità e le auguro un buon fine settimana. Aggiornerò la mia situazione non appena avrò ottenuto l'esito della RM temporo-mandibolare.
la ringrazio per la risposta e la disponibilità. Ho letto la sua risposta e il suo articolo davvero approfondito.
La mandibola ha effettivamente iniziato a scrocchiare circa un anno dopo le cure dentali e da allora non ha mai smesso, ma capita spesso mentre mangio, raramente in altre occasioni e quasi mai quando parlo. Le numerose operazioni dentali sono state: 17 estrazione indaginosa di dente o radice - 18 estrazione di terzo molare semplice - 38 estrazione di terzo molare semplice - 45 trattamento endodontico 1 canale (ricostruzione con perno in fibra) e 27-28-46 ricostruzione in composito.
Personalmente non sono convinto della diagnosi di adenoma pleomorfo, non perchè non creda nella sua esistenza, ma perchè mi sembra una coincidenza strana che mi sia accorto sia della neoformazione che della mandibola scricchiolante dopo un anno dalle cure dentali e che il rigonfiamento sia dallo stesso lato in cui ho rimosso i denti 17-18 che da quanto ho visto sono piuttosto vicini al dotto escretore, tanto che credevo il dentista avesse sbagliato qualcosa nel rimuoverli o nel mettere i punti di sutura (anche se non ho avvertito dolore o disagi dopo la rimozione).
Ho dimenticato anche di scrivere che circa un mese fa ho avuto per la prima volta un acufene, ma solo all'orecchio dalla parte destra, proprio dove si trova il rigonfiamento. E' durato 10-15 minuti e poi è andato via per fortuna.
Oggi ho eseguito una RM dell'articolazione temporo-mandibolare e martedì prossimo potrò ritirare l'esito. Quest'esame dovrebbe bastare per capire se si tratta di Parotite Cronica? Se così fosse, il trattamento con la placca di riposizionamento mandibolare riuscirebbe, oltre a risolvere il problema alla mandibola, anche a far sgonfiare un po' il rigonfiamento, o almeno a impedirne un peggioramento? In via generale, per quanto tempo va mantenuta la placca di riposizionamento? (spero non a vita)
La ringrazio nuovamente di cuore per la disponibilità e le auguro un buon fine settimana. Aggiornerò la mia situazione non appena avrò ottenuto l'esito della RM temporo-mandibolare.
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"Quest'esame dovrebbe bastare per capire se si tratta di Parotite Cronica? ": No. Questo argomento prevede in prima battuta, un approccio essenzialmente clinico (occhi e mani dell’operatore, oltre che dalle orecchie, per ascoltare bene la storia del paziente). Approfondimenti diagnostici possono essere disposti dal curante , se il caso lo richiede: personalmente lo faccio molto raramente, e solo in casi molto gravi. Nella maggior parte dei casi le indagini radiografiche e le TAC non sono nemmeno indicate, e la Risonanza Magnetica, anche positiva, il più delle volte non aggiunge nulla a quanto uno gnatologo esperto può ricavare da un attento esame clinico. Se negativa non esclude un problema disfunzionale, che le immagini non possono evidenziare. Anche le scelte terapeutiche sono in gran parte individuali. Tenga presente, se crede, che ricevo anche su Roma.
Cordiali saluti ed auguri.
Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 971 visite dal 07/05/2024.
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