Ipertrofia dei turbinati nasali con rinosinusite

Gentili medici, l'anno scorso al termine dell'estate mi è comparsa una otalgia con acufene tutt'ora persistente... da quel momento in poi ho manifestato una difficoltà respiratoria dovuta ad una ipertrofia dei turbinati nasali con setto nasale lievemente deviato. Negli ultimi tre mesi l'ipertrofia dei turbinati è gravemente aumentata, determinando una completa occlusione del naso soprattuto in posizione supina. Sovente durante la notte mi sveglio con una difficoltà respiratoria che comporta anche uno stato ansioso. Inoltre non percepisco più i sapori del cibo, avverto scricchiolii "dietro il naso" che si intensificano durante la notte e il respiro sembra procurare una sorta di contraccolpo.

Il medico ORL che mi ha recentemente visitato ha diagnsoticato: MM. TT. nella norma, setto nasale scoliotico a destra con ipertrofia dei turbinati.
A voce ha manifestato il sospetto di una possibile rinosinusite.

Vi scrivo in merito alla terapia prescrittami, perchè essa contiene, oltre ad un cortisonico spray, un antibiotico da assumere per 12gg.
A vostro avviso si giustifica la prescrizione di un antibiotico senza un esame biologico per verificare eventuale infezione batterica?
Il medico mi ha inoltre prescitto una tac ed una fess da eseguire al termine della cura, anche qui mi chiedo se non sia il caso di sottopormi a tali esami prima e dopo una eventuale terapia.
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Dr. Ivano Bruno Bertetto Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 504 19
La diagnosi di rinosinusite acuta è prevalentemente clinica, cioè sulla base dell'esame obbiettivo: in questi casi la terapia antibiotica va seguita per un periodo di 10-15 giorni, sempre associata ad uno steroide inalatorio nasale. La TC dei seni paranasali è utile, visto che il problema persiste ormai da alcuni mesi, per stabilire l'entità della deviazione dela setto, della ipertrofia delle mucose, e per chiarire se esista una condizione di sinusite cronica. L'intervento di FESS (con associata eventuale correzione funzionale del setto), non sempre necessario o urgente, potrà essere discusso insieme alla luce del referto e delle immagini TC. Se la TC non evidenziasse sinusite cronica, la cura per la sola ipertrofia dei turbinati, che provoca i sintomi uditivi da lei descritti, potrebbe essere curata con dei soli cicli di spray nasale cortisonico, periodici.
un cordiale saluto

Dr. Ivano BRUNO BERTETTO

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Utente
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Gentile dr Bertetto, la ringrazio molto per il suo chiarimento, quindi se non ho capito male lei concorda su una terapia antibiotica e corticosteroide nel caso di ipertrofia dei turbinati con sospetta rino-sinusite, prescritta solo attraverso un esame obbiettivo.

Non si rischia in questo modo di allungare i tempi di una corretta diagnosi, magari nascondendo anche la vera causa del problema?

Spero di non aver determinato confusione nell'utilizzo della sigla FESS, quel che intendevo dire era che l'esame rinofibroscopico (sulla ricetta c'è fess fra parentesi, pensavo si trattasse della sigla in inglese di quest'ultimo) mi è stato prescritto insieme alla TAC solo al termine della terapia.

Inoltre non mi è stato consigliato alcun esame batteriologico, ne prima l'antibiotico ne dopo... come mai invece in genere qui su medicitalia molti medici orl lo consigliano?
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dopo
Utente
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Spero che qualcuno possa gentilmente diramare i dubbi espressi nel precedente messaggio circa l'utilità di esami batteriologici PRIMA di assumere un antibiotico chemioterapico nell'ipertrofia dei turbinati con sospetta rinosinusite, peraltro nel mio caso già vedevo un miglioramento con i lavaggi nasali...
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Dr. Ivano Bruno Bertetto Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 504 19
Il primo approccio terapeutico è corretto: certamente in caso di recidiva o non risoluzione del sintomo una tampona nasale con esame colturale è opportuno.
La FESS è la sigla che riguarda l'intervento di pansinusectomia per via endoscopica, mentre la rinoscopia a fibre ottiche (che lei intendeva) non ha questa sigla. Spesso nella ipertrofia dei turbinati non c'è un germe responsabile dell'infiammazione, ma vi è una condizione di rinite (allergica o non allergica) alla base del processo patologico. Io seguirei la terapia prescrittale: in caso di persistenza dei sintomi, un tampona nasale sarebbe consigliabile.
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Utente
Dottore, la ringrazio per la gentile attenzione.... la mia preoccupazione forse deriva anche dal fatto che ho sopportato il problema di respirazione per un anno, e mi sono mosso solo quando ormai la situazione era "grave", nel senso che l'impedimento alla respirazione è quasi totale.
Ancora grazie per i suoi chiarimenti!
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Utente
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Gentili dottori,
vorrei sapere a cosa sono dovuti continui scricchiolamenti che avverto nel naso, soprattuto in posizione supina.... anche a livello dell'orecchio avverto continui scricchiloamenti, rammente che ho anche un acufene comparso l'anno scorso.
Vorrei inoltre sapere, se volessi eseguire delle cure termali, cosa sarebbe consigliabile: rieducazione tubarica, ecc.
grazie per l'attenzione
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Dr. Ivano Bruno Bertetto Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 504 19
Gli "scricchiolamenti",a volte descritti come il rumore della carta stropicciata, sono dovuti al passaggio di aria nella fosse nasali e nella Tuba di Eustachio, dove però ristagna del muco, e le 'bollicine' d'aria chje passano nel muco provocano tali rumori associati spesso ad una sensazione fastidiosa. Le cure termali sono efficaci, per risolvere temporaneamente il problema: il consiglio è quello di effettuare inalazion e insufflazioni endotimpaniche, in stabilimenti che offrano acque sulfuree, o salso-bromo iodiche.
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