Acufeni e dizziness
Buongiorno, cercando di essere sintetico espongo i miei disturbi: in concomitanza temporale di un picco pressorio occorso in agosto 2013 che mise in luce un quadro d'ipertensione (presente sicuramente da tempo), iniziai terapia antiipertensiva. Dopo un mesetto di terapia, nel giro di una diecina di giorni mi vennero acufeni acuti bilaterali e successivamente, da un giorno all'altro, un fastidioso senso di dizziness che da allora (ad oggi quindi da 14 mesi) si è cronicizzato senza abbandonarmi più, e senza né migliorare né peggiorare salvo variazioni d'intensità da un momento ad un altro della giornata. Idem per gli acufeni (fortunatamente blandi). Riepilogo gli esami ad oggi fatti: visita otorino e otoscopia ok. Rinoscopia ok. esame audiometrico tonale che mostra una lievissima ipoacusia bilaterale (-20/25 dB) oltre i 4 KHz. L'esame l'ho ripetuto nel tempo varie volte, sempre con lo stesso esatto risultato. Esame impedenzometrico ok. Esame vestibolare ok la prima volta, dopo 6 mesi leggera iporiflessia alla prova calorica, per il resto ok. Visita neurologica ok. TAC cranio negativa. RMN encefalo e tronco encefalico negativa, fatta 2 mesi dopo la comparsa dei sintomi. Batteria completa sangue ok. Ormoni tiroidei ok. Visita cardiologica completa di ECG, ecodoppler cuore e arterie principali ok. TSA mostrante placchetta calcifica minima alla carotide sx, alla dx ostruzione del 40% emodinamicamente non significativa, furti succlavi assenti. Oltre ai sintomi descritti, a momenti (intendo a periodi di alcuni giorni, a volte anche isolatamente) all'orecchio dx sento in lontananza le pulsazioni del sangue. Questo, quando capita, avviene quasi sempre la notte, a letto. Qualche volta le sento anche la sera, nel silenzio, però in modo più indistinto che non la notte (quando si sentono invece più distintamente). Ho notato anche che una stimolazione acustica sulle basse frequenze, come ad esempio la rumorosità dell'abitacolo della macchina viaggiando, evoca invariabilmente tali pulsazioni che, spegnendo il motore e restando chiusi in macchina in silenzio, si sentono distintamente per un minuto o due per poi estinguersi da sole. A parte la variante "evocata", la manifestazione spontanea serale e notturna in dei giorni o periodi non si presenta, senza alcuna ragione apparente, così come ad un certo punto ricompare. Succede sempre così, da oramai più di un anno, e anche qui il quadro sembra stazionario. Ho a volte blanda cefalea, che cambia spesso sede. La pressione è ben controllata, sono sempre fra 120/60 e 130/75 max. Dopo aver quindi perso molto tempo e speso molti soldi, ad oggi nessuno ha saputo propormi una terapia, salvo integratori vari che praticamente non mi hanno fatto nulla. Si è parlato di idrope dell'orecchio interno, senza peraltro dare farmaci. Può il tutto essere stato scatenato dall'ipertensione ? Preciso che sono assai ansioso ed ipocondriaco. Dopo più di un anno devo quindi rassegnarmi a stare così...?
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Gentile Paziente, poiché il suo disturbo permane nonostante le indagini e le cure del caso, le suggerirei di non trascurare una possibile causa di vertigine spesso dimenticata: la disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) . Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria non sono sostenuti da problemi otologici, o non se ne trova la soluzione , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione.La vertigine, di questi sintomi è forse il più tipico.
Anche l'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere entrambi i problemi anche per questa via.
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM.
Per tutto ciò le consiglierei di farsi visitare anche da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare e di rapporti fra questa e l’aorecchio: non tutti i dentisti coltivano questa sottospecialità.
Le suggerirei anche di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1310-ipertensione-arteriosa-attenti-al-russare-e-all-apnea-nel-sonno.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."
Anche l'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere entrambi i problemi anche per questa via.
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM.
Per tutto ciò le consiglierei di farsi visitare anche da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare e di rapporti fra questa e l’aorecchio: non tutti i dentisti coltivano questa sottospecialità.
Le suggerirei anche di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1310-ipertensione-arteriosa-attenti-al-russare-e-all-apnea-nel-sonno.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Utente
Buongiorno Dott. Bernkopf, intanto La ringrazio per la risposta. In effetti ho visto alcune altre Sue risposte qui su Medicitalia e sono stato abbastanza incuriosito da quanto Lei dice. Voglio precisarLe che mi sono "iscritto" come paziente di un Suo collega di cui non faccio il nome per ovvi motivi di riservatezza, ma che Lei conosce bene, dato che in un consulto Lei è intervenuto dandogli del tu. E' molto noto online, e sembra avere molti pazienti. Purtroppo, la terapia propostami (quella "completa") mi è sembrata troppo pesante per il mio quadro che, a confronto con quanto si legge in tema sui vari forum, non è sicuramente così compromesso. Alla fine, non ho avuto il coraggio di iniziarla, e tutto è quindi rimasto lettera morta. Per quel che riguarda la mia situazione, devo dire che ho sempre sofferto di problemini all'ATM: a volte, mangiando, capita di sentire un forte "clic" da una parte o dall'altra, unitamente ad un blocco momentaneo del movimento (solo al momento del clic) e, dopo che questo accade, l'articolazione mandibolare rimane leggermente dolente, mentre per molte ore dopo l'evento il movimento diventa invariabilmente rumoroso (come se ci fosse della sabbia). Questa situazione spesso si normalizza solo dopo il riposo notturno. Può dirLe qualcosa tutto questo ? Ho 55 anni e per grazia di Dio non ho mai avuto patologie di rilievo. A parte i problemi attuali, per il resto godo di buona salute. Grazie ancora, a presto sentirLa.
[#3]
Gentile Paziente,
"mangiando, capita di sentire un forte "clic" da una parte o dall'altra, unitamente ad un blocco momentaneo del movimento (solo al momento del clic)"
E' probabile che lei presenti una incoordinazione Condilo- Meniscale all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), forse allo stato iniziale, ma di certo non destinata ed evolvere positivamente se lasciata a se stessa.
Nel normale, i condili mandibolari di entrambi i lati sono in rapporto con la parete antero superiore della cavità articolare ( Cavità Glenoide) ; fra le superfici articolari è interposto un menisco . Condilo e menisco dovrebbero muoversi in sinergia ogni volta che muoviamo la bocca, come , ad esempio , nella masticazione. Accade però che, per vari motivi, in parte congeniti, in parte per un anomalo sviluppo scheletrico, per la irregolare eruzione degli elementi dentari decidui e permanenti (malocclusione), alle quali cause è bene aggiungere anche la mano non sempre riguardosa del dentista ed i traumi che il soggetto può subire, i condili possono dislocarsi in una zona più arretrata, perdendo il contatto con il menisco, che , a bocca chiusa, risulta dislocato davanti al condilo. Ogni volta che , aprendo la bocca, il condilo si sposta in avanti, ricattura il menisco , e ciò provoca il tipico rumore di schiocco, più o meno acusticamente percepibile: nel chiudere la bocca ,però , il menisco torna a dislocarsi , per lo più in avanti.
Si tratta di un problema spesso sottovalutato, ma che alla lunga tende ad evolvere in degenerazioni artrosiche del condilo e del menisco, quando non a blocchi della mandibola (locking) che possono farne precipitare la gravità.
In genere si tratta ,oltretutto, di evoluzioni tardive di un problema che in precedenza per molti anni ha causato al paziente gravi disturbi quali cefalea , cervicalgia, vertigine, dolori all'orecchio, in genere trattati dai veri specialisti di settore che non sempre sono portati ad allargare le ipotesi diagnostiche ad un possibile ruolo della bocca e dell'Articolazione Temporo Mandibolare.
Mi sembre proprio che sia il suo caso.
Pertanto le confermo il consiglio di affidarsi ad un dentista-gnatologo esperto in problemi di malocclusione e dell'Articolazione Temporo Mandibolare e in rapporti fra questa e l'orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Cordiali saluti ed auguri.
"mangiando, capita di sentire un forte "clic" da una parte o dall'altra, unitamente ad un blocco momentaneo del movimento (solo al momento del clic)"
E' probabile che lei presenti una incoordinazione Condilo- Meniscale all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), forse allo stato iniziale, ma di certo non destinata ed evolvere positivamente se lasciata a se stessa.
Nel normale, i condili mandibolari di entrambi i lati sono in rapporto con la parete antero superiore della cavità articolare ( Cavità Glenoide) ; fra le superfici articolari è interposto un menisco . Condilo e menisco dovrebbero muoversi in sinergia ogni volta che muoviamo la bocca, come , ad esempio , nella masticazione. Accade però che, per vari motivi, in parte congeniti, in parte per un anomalo sviluppo scheletrico, per la irregolare eruzione degli elementi dentari decidui e permanenti (malocclusione), alle quali cause è bene aggiungere anche la mano non sempre riguardosa del dentista ed i traumi che il soggetto può subire, i condili possono dislocarsi in una zona più arretrata, perdendo il contatto con il menisco, che , a bocca chiusa, risulta dislocato davanti al condilo. Ogni volta che , aprendo la bocca, il condilo si sposta in avanti, ricattura il menisco , e ciò provoca il tipico rumore di schiocco, più o meno acusticamente percepibile: nel chiudere la bocca ,però , il menisco torna a dislocarsi , per lo più in avanti.
Si tratta di un problema spesso sottovalutato, ma che alla lunga tende ad evolvere in degenerazioni artrosiche del condilo e del menisco, quando non a blocchi della mandibola (locking) che possono farne precipitare la gravità.
In genere si tratta ,oltretutto, di evoluzioni tardive di un problema che in precedenza per molti anni ha causato al paziente gravi disturbi quali cefalea , cervicalgia, vertigine, dolori all'orecchio, in genere trattati dai veri specialisti di settore che non sempre sono portati ad allargare le ipotesi diagnostiche ad un possibile ruolo della bocca e dell'Articolazione Temporo Mandibolare.
Mi sembre proprio che sia il suo caso.
Pertanto le confermo il consiglio di affidarsi ad un dentista-gnatologo esperto in problemi di malocclusione e dell'Articolazione Temporo Mandibolare e in rapporti fra questa e l'orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Cordiali saluti ed auguri.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.1k visite dal 11/10/2014.
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Approfondimento su Acufeni
L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.