Catarro post-influenza

Gentili medici, sono una ragazza di 35 anni normopeso e non fumatrice. Circa 10 giorni fa ho contratto l'influenza. La prima ad ammalarsi è stata mia zia settantacinquenne che vive con noi e di cui mi occupo quotidianamente. I sintomi erano: febbre (circa 38.5 per 3 giorni), fortissimo mal di gola, tosse secca e voce alterata. Ho curato la febbre con tachipirina e ho iniziato la cura che il medico ha prescritto a mia zia (Clenil+ sobrepin). Ho fatto giusto in tempo a fare una seduta di aerosol perchè il medico di famiglia, che nel frattempo è venuto a visitare mia zia, mi ha consigljato di passare al Flixotide 125 (2 puff al giorno per 5 giorni). Questo cambio di terapia è stato motivato dal fatto che in adolescenza sono stata in cura con flixotide 250 (4 puff al giorno) per anni. All'epoca mi era stata fatta una diagnosi di asma, ma nella cartella clinica dell'ospedale in cui feci numerosi day-hospital mi diagnosticarono l'asma bronchiale con un punto di domanda di fianco (asma bronchiale?). Feci dunque uso di flixotide 250 per circa 2 anni di seguito. Passai poi al flixotide 125 ed in seguito mi venne consigliato di usare flixotide 250 (4 puff die) al bisogno. Da allora sono passati molti anni, sono sempre stata bene ed il flixotide non l'ho usato più. Ora però mi ritrovo con un pò di catarro chiaro (bianco o giallo chiarissimo) e sto prendendo il bisolvon sciroppo da 4 giorni. I primi 3 giorni prendevo 20 ml (3 volte al giorno), ora sono passata a 10 ml sempre 3 volte al giorno. Il catarro me lo ritrovo gola e sono costretta a schiarire la voce e a dare qualche colpo di tosse per tirarlo fuori. Secondo voi la terapia con il Bisolvon è sufficiente? Fino a ieri mi era sembrato che il catarro fosse trasparente, ma oggi ho notato che è diventato leggermente giallo. Vi ringrazio per la disponibilità e resto in attesa di un vostro consiglio. Purtroppo ho il terrore che non curando bene questo catarro si riaccenda il problema che tanto mi ha tormentato da adolescente