Edema ugola di notte
Buonasera, grazie per il tempo dedicato.
Da circa 20 anni soffro di edema dell ugola.
Sarò breve.
Sempre e solo di notte, mai di giorno, sempre quando dormo.
Abbiamo pensato allergie reflusso russamento visto che la mia ugola è già di se allungata.
Vado in pronto soccorso, cortisone e ritorna ok.
In 20 anni mi è capitato una 50ina di volte.
Sensazione di soffocamento.
Alcuni mi hanno consigliato la sua resezione, altri mi hanno detto che se dipende da allergia togliendo l ugola rischio che si gonfi la glottide e sarebbe peggio.
Cosa devo fare per andare sul sicuro?
Io dai test sono allergico ad acari farina acari polvere leggermente al latte al cipresso e al pelo di gatto.
Ma non ho mai notato correlazione con questi allergeni.
Costanti quando dormo magari appesantito da una bella cena o da una birra o quando già ho la gola infiammata per altra causa.
Grazie
Da circa 20 anni soffro di edema dell ugola.
Sarò breve.
Sempre e solo di notte, mai di giorno, sempre quando dormo.
Abbiamo pensato allergie reflusso russamento visto che la mia ugola è già di se allungata.
Vado in pronto soccorso, cortisone e ritorna ok.
In 20 anni mi è capitato una 50ina di volte.
Sensazione di soffocamento.
Alcuni mi hanno consigliato la sua resezione, altri mi hanno detto che se dipende da allergia togliendo l ugola rischio che si gonfi la glottide e sarebbe peggio.
Cosa devo fare per andare sul sicuro?
Io dai test sono allergico ad acari farina acari polvere leggermente al latte al cipresso e al pelo di gatto.
Ma non ho mai notato correlazione con questi allergeni.
Costanti quando dormo magari appesantito da una bella cena o da una birra o quando già ho la gola infiammata per altra causa.
Grazie
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Gentile paziente, "Sempre e solo di notte, mai di giorno, sempre quando dormo."...."Abbiamo pensato allergie reflusso russamento" : non dice il "risultato" di questo "pensiero" : lei russa nel sonno? Le risulta di andare in apnea?
Il russare notturno e l’apnea ostruttiva nel sonno, che spesso gli si accompagna, rappresentano un conflitto tra la lingua e le strutture molli del faringe, in particolare palato molle, ugola, e, specie nei bambini, tonsille e adenoidi. Il russare è dovuto al fatto che l’aria inspirata (in questi casi per lo più attraverso la bocca, e non il naso come sarebbe auspicabile), trova uno stretto passaggio in cui viene accelerata. Le strutture molli che circondano appunto questo passaggio, entrano in vibrazione originano il caratteristico e sgradevole rumore del russamento. L'apnea si verifica quando il passaggio si occlude del tutto. Al senso di soffocamento segue di solito un brusco e angoscioso risveglio.
Aggiungo che lo schema respiratorio orale che si assume in particolare russando, irrita la gola , e l'apnea "risucchia" l'ugola: potrebbe essere questo il motivo del suo allungamento .
Un primo orientamento diagnostico si ottiene con semplici domande al paziente e al partner: il paziente russa abitualmente? arresta il suo respiro anche per una decina di secondi almeno? riferisce bruschi risvegli notturni? al mattino si alza stanco? di giorno é stanco e sonnolento? E’ indispensabile coinvolgere i famigliari in questi quesiti, perché chi russa spesso non ne è consapevole. In caso di risposte positive il quadro va approfondito per la conferma diagnostica e per la scelta della più adeguata terapia.
La diagnosi più sicura si ottiene con la Polisonnografia o con il Monitoraggio Cardiorespiratorio (il più impiegato), un esame che comporta l’applicazione di sensori che registrano vari parametri durante la notte: numero e gravità delle apnee, tempo di russa mento, attività cardiaca ecc. Non è facilissimo da effettuarsi nel pubblico, ma ormai, privatamente, a domicilio, ha una costo relativamente abbordabile, attorno ai 160 euro. Può essere richiesta a cura del medico che la prende in cura, (neurologo, pneumologo, ma anche dentista esperto in problemi del sonno).
Dal punto di vista terapeutico, oltre all'approccio chirurgico, meno indicato nell'adulto, e alla ventilazione notturna con maschera respiratoria collegata ad apparecchi a pressione continua (CPAP), si può oggi in molti casi optare per l'applicazione , durante la notte, di un dispositivo intraorale simile ad un apparecchio ortodontico o ad un bite che, riposizionando correttamente la mandibola, sulla quale si inserisce per gran parte la lingua, è spesso in grado di migliorare o risolvere il problema, senza dare a chi lo porta alcun disagio, e rispettando il riposo del partner.
Potrebbe infatti trattarsi di un problema legato ad una mal posizione della mandibola, che, a causa dello scorretto ingranamento dei denti, rende più stretto il passaggio attraverso il quale l’aria transita nel retrobocca (faringe). In questo caso, sarebbe opportuno sentire il parere anche di un dentista esperto in problemi respiratori e nel sonno.
Dal russare e dall’Apnea si guarisce quando si risolve il conflitto sopra descritto: probabilmente ne trae vantaggio anche la gola.
Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito internet alla pagina Patologie Trattate-Russare notturno e Apnea nel Sonno : se si riconosce nelle problematiche illustrate, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
Il russare notturno e l’apnea ostruttiva nel sonno, che spesso gli si accompagna, rappresentano un conflitto tra la lingua e le strutture molli del faringe, in particolare palato molle, ugola, e, specie nei bambini, tonsille e adenoidi. Il russare è dovuto al fatto che l’aria inspirata (in questi casi per lo più attraverso la bocca, e non il naso come sarebbe auspicabile), trova uno stretto passaggio in cui viene accelerata. Le strutture molli che circondano appunto questo passaggio, entrano in vibrazione originano il caratteristico e sgradevole rumore del russamento. L'apnea si verifica quando il passaggio si occlude del tutto. Al senso di soffocamento segue di solito un brusco e angoscioso risveglio.
Aggiungo che lo schema respiratorio orale che si assume in particolare russando, irrita la gola , e l'apnea "risucchia" l'ugola: potrebbe essere questo il motivo del suo allungamento .
Un primo orientamento diagnostico si ottiene con semplici domande al paziente e al partner: il paziente russa abitualmente? arresta il suo respiro anche per una decina di secondi almeno? riferisce bruschi risvegli notturni? al mattino si alza stanco? di giorno é stanco e sonnolento? E’ indispensabile coinvolgere i famigliari in questi quesiti, perché chi russa spesso non ne è consapevole. In caso di risposte positive il quadro va approfondito per la conferma diagnostica e per la scelta della più adeguata terapia.
La diagnosi più sicura si ottiene con la Polisonnografia o con il Monitoraggio Cardiorespiratorio (il più impiegato), un esame che comporta l’applicazione di sensori che registrano vari parametri durante la notte: numero e gravità delle apnee, tempo di russa mento, attività cardiaca ecc. Non è facilissimo da effettuarsi nel pubblico, ma ormai, privatamente, a domicilio, ha una costo relativamente abbordabile, attorno ai 160 euro. Può essere richiesta a cura del medico che la prende in cura, (neurologo, pneumologo, ma anche dentista esperto in problemi del sonno).
Dal punto di vista terapeutico, oltre all'approccio chirurgico, meno indicato nell'adulto, e alla ventilazione notturna con maschera respiratoria collegata ad apparecchi a pressione continua (CPAP), si può oggi in molti casi optare per l'applicazione , durante la notte, di un dispositivo intraorale simile ad un apparecchio ortodontico o ad un bite che, riposizionando correttamente la mandibola, sulla quale si inserisce per gran parte la lingua, è spesso in grado di migliorare o risolvere il problema, senza dare a chi lo porta alcun disagio, e rispettando il riposo del partner.
Potrebbe infatti trattarsi di un problema legato ad una mal posizione della mandibola, che, a causa dello scorretto ingranamento dei denti, rende più stretto il passaggio attraverso il quale l’aria transita nel retrobocca (faringe). In questo caso, sarebbe opportuno sentire il parere anche di un dentista esperto in problemi respiratori e nel sonno.
Dal russare e dall’Apnea si guarisce quando si risolve il conflitto sopra descritto: probabilmente ne trae vantaggio anche la gola.
Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito internet alla pagina Patologie Trattate-Russare notturno e Apnea nel Sonno : se si riconosce nelle problematiche illustrate, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Utente
Grazie per la risposta probabilmente non sono stato preciso, si russo di notte, solo in posizione supina.la maggior parte delle volte per esempio che ho il raffreddore, o che mi risveglio in posizione supina mi hanno riferito che il russo, mai riferito di apnee notturne che andrebbero però come dice giustamente lei studiate. Quindi da quello che mi sembra di aver capito, comunque sia lei opterebbe più per curare la postura così da Migliorare la respirazione.ritiene comunque possibile che l’allungarsi dell’ugola possa essere la cattiva respirazione. Grazie mille
[#3]
Non so se è chiaro quello che lei chiama "curare la postura"
Ho scritto: l'applicazione , durante la notte, di un dispositivo intraorale simile ad un apparecchio ortodontico o ad un bite che, riposizionando correttamente la mandibola, sulla quale si inserisce per gran parte la lingua, è spesso in grado di migliorare o risolvere il problema, senza dare a chi lo porta alcun disagio, e rispettando il riposo del partner.
Se lei per anni ha "succhiato" l'ugola ad ogni episodio di apnea , è facile che questa si sia progressivamente allungata, prendendo il così detto aspetto "vermiforme": si tratta però di un aspetto quasi sempre secondario nel determinismo del problema.
Credo che via rete, senza un esame diretto e completo del suo caso, non si possa dire di più.
Cordiali saluti ed auguri
Ho scritto: l'applicazione , durante la notte, di un dispositivo intraorale simile ad un apparecchio ortodontico o ad un bite che, riposizionando correttamente la mandibola, sulla quale si inserisce per gran parte la lingua, è spesso in grado di migliorare o risolvere il problema, senza dare a chi lo porta alcun disagio, e rispettando il riposo del partner.
Se lei per anni ha "succhiato" l'ugola ad ogni episodio di apnea , è facile che questa si sia progressivamente allungata, prendendo il così detto aspetto "vermiforme": si tratta però di un aspetto quasi sempre secondario nel determinismo del problema.
Credo che via rete, senza un esame diretto e completo del suo caso, non si possa dire di più.
Cordiali saluti ed auguri
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 9.1k visite dal 28/10/2021.
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