Acufene da stress acustico discoteca

Salve,
Dopo una serata di compleanno trascorsa in discoteca, mi risveglio il giorno successivo (20 marzo) con sensazione di ovattamento all'orecchio dx e un sibilo.
La situazione muta successivamente in pressione e dolore anche all'orecchio sx e la persistenza dell'acufene nei giorni seguenti.
5 giorni dopo mi sottopongo a visita specialistica dove mi viene effettuata ispezione, rimozione del cerume e test audiometrico, risultando tutto nella norma, mi viene detto di attendere un miglioramento dei sintomi.
Al persistere della situazione mi sottopongo a visita dopo passaggio in ps e anche in questo caso ispezione, test audiometrico tonale e timpanometria risultano ''più che ottime''.
Mi viene prescritta cura con Deltacortene 25mg a scalare per 9 gg che ho appena completato.
Alla visita di controllo mi vengono effettuati nuovamente tutti gli esami con lo stesso esito.
Tuttavia la situazione, sebbene leggermente migliorata è la seguente: acufene rimasto e molto variabile tra sibilo e ronzii talvolta insopportabile, leggera sensazione di pressione e dolore alle orecchie che sento ''schioccare'' quando deglutisco.
Come dovrei intervenire?
Posso sperare in un miglioramento dei sintomi e non cronicizzazione dell'acufene come indicato da entrambi gli specialisti che ho consultato?
Grazie
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Dr.ssa Laura Mazzoni Foniatra 125 6
Buongiorno,
la situazione da lei descritta fa pensare ad un trauma acustico, piuttosto frequente in discoteca, generalmente passeggero. Anche il miglioramento con terapia steroidea è un elemento favorevole. Tuttavia penso che sia necessario valutare attentamente se il sintomo non migliora ulteriormente perchè è possibile provare altre terapie come integratori a base di micronutrienti per i nervi, o ancora l'ossigenoterapia iperbarica. Quello che ha fatto finora è stato corretto poichè bisogna impostare prima le terapie che hanno maggior percentuale di successo e poi via via le altre che non vanno tralasciate o procrastinate eccessivamente, perchè bisogna evitare una cronicizzazione.

Cordiali Saluti

Dr.ssa Laura Mazzoni
Specialista in Audiologia e Foniatria

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Utente
Utente
Grazie mille Dottoressa. Quindi devo intepretare questi ''alti e bassi'' o comunque variazioni come un segnale positivo? Sarebbe opportuno, stante anche il dolore ancora presente, prolungare la terapia cortisonica? Entro quanto tempo dovrei aspettarmi ulteriori miglioramenti se non la sparizione dei sintomi e quindi di converso quando ritiene che sia giusto impostare le eventuali terapie da lei indicate?
Grazie in anticipo per le delucidazioni
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Dr.ssa Laura Mazzoni Foniatra 125 6
Buongiorno,
per quanto riguarda il prolungamento della terapia cortisonica potrebbe avere un senso effettuare qualche altro giorno ma deve essere una decisione dello specialista che l'ha visitata. Gli integratori per il nervo possono essere presi anche in contemporanea al trattamento cortisonico. In ogni caso direi che a distanza di un mesetto dall'episodio, se non ci sono state ulteriori variazioni, sarebbe opportuno valutare altre strategie terapeutiche. L'acufene cronico viene definito quando presente per un periodo superiore ai sei mesi, ma come già detto è meglio intervenire prima.

Cordiali Saluti

Dr.ssa Laura Mazzoni
Specialista in Audiologia e Foniatria

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Utente
Utente
Grazie mille, mi metto subito in contatto con la specialista. Ci sono degli integratori particolari che consiglia? Comunque mi sembra anche di ''soffrire'' rumori forti o alte frequenze. In questo periodo mi sto tenendo per quanto possibile a riposo acustico, posso chiederle per quanto crede che sia necessario evitare situazioni ''pericolose''? In futuro avrei intenzione inoltre di acquistare dei tappi da musicista. Oggi l'acufene è variato ancora, leggermente abbassato, ma il dolore persiste insieme a una sensazione di lieve ''bruciore'' e talvolta come se qualcosa si muovesse nell'orecchio.
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Dr.ssa Laura Mazzoni Foniatra 125 6
Gentilissimo,
esistono moltissimi integratori, soprattutto quelli contenenti il complesso vitaminico B e ginko biloba. La ridotta tolleranza ai rumori anche non eccessivamente forti è normale in presenza di un trauma acustico e viene definita iperacusia: non si sente di più, ma si è più sensibili a certi suoni o rumori. Per ciò che concerne la protezione vale la pena metterla in atto finchè ha i disturbi da lei descritti come dolore o pressione (ma solo se si espone a situazioni tumorose).
Comunque si confronti con lo specialista che sicuramente visitandola e parlando approfonditamente con lei può indirizzarla meglio.

Cordiali Saluti

Dr.ssa Laura Mazzoni
Specialista in Audiologia e Foniatria

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Utente
Utente
Buongiorno Dott.ssa,
Confrontandomi con la specialista abbiamo concordato di estendere la cura cortisonica in quantità inferiore e a scalare. Riguardo gli integratori sono emersi questi: Neuraben più generico, Ala 600 o AlaNerv. Quale si sente di consigliarmi per iniziare?
Riguardo la situazione, a distanza di 20 giorni dal trauma è sicuramente migliorata, permane pressione e leggero dolore che aumentano quando mi trovo in situazioni nei quali l'udito è sollecitato (per quanto le eviti). Acufene variabile sebbene alquanto continuo e persistente sull'orecchio dx.
Grazie.
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Dr.ssa Laura Mazzoni Foniatra 125 6
Buongiorno,
condivido l'idea di continuare un po' il cortisone. Per gli integratori io mi trovo bene con Neuraben. In goni caso è un buon segno che stia migliorando la clinica. Bisogna monitorare anche l'andamento dell'acufene che è il sintomo più fastidioso.

Cordiali Saluti

Dr.ssa Laura Mazzoni
Specialista in Audiologia e Foniatria

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Utente
Utente
Salve Dottoressa,
Le scrivo per aggiornarla riguardo la situazione a distanza da un mese dall'evento.
Al momento non percepisco alcun fischio stabile, tuttavia rimane sensazione di ''audio disturbato''/ronzii dal volume non altissimo, udibili maggiormente la sera o in silenzio. Permane leggera senso di ovattamento alle orecchie e dolore, un po' di iperacusia.
Tutto questo in situazione di riposo acustico per quanto possibile, avendo notato che qualora mi trovi ad ascoltare suoni più alti della media (niente di eccessivo, basta anche radio medio/alta o fuori da un bar) la situazione di ronzii e fastidio peggiora velocemente.
In accordo con il medico sto continuando la cura cortisonica a basso dosaggio e ho iniziato ad assumere l'integratore (ho iniziato con Alanerv, ma ho acquistato anche Neuraben).
Cosa ne pensa circa la regressione della sintomatologia e soprattutto dell'acufene?
Dovrei iniziare ad impostare una nuova tipologia di cure?
In ultimo, può consigliarmi come prendere questi integratori? (es. quantità consigliata e se contemporaneamente)
La ringrazio e le auguro buon lavoro
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Dr.ssa Laura Mazzoni Foniatra 125 6
Gentilissimo,
come anticipato le variazioni della sintomatologia mi inducono a pensare ad una lenta e graduale ripresa. Sulla base delle informazioni che ho, trovo corretta l’indicazione dello specialista sul cortisone a basso dosaggio. E per quanto riguarda gli integratori non ha senso assumerli contemporaneamente anche perché hanno alcune componenti simili. Alanerv é un buon integratore al dosaggio di 1 capsula al giorno.
Sicuramente il nervo non si è ancora ripreso e questo può spiegare la presenza dell’iperacusia e l’accentuazione dei fastidì con l’esposizione a certi suoni/rumori.

Cordiali saluti

Dr.ssa Laura Mazzoni
Specialista in Audiologia e Foniatria

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Utente
Utente
Gent.ma Dottoressa,
Sto continuando la terapia descritta sopra unitamente a riposo acustico per quanto possibile. Ho notato che i ronzii sono sempre più rari, iperacusia seppure presente anch'essa in lenta riduzione così come pressione e fastidio all'orecchio. Orecchio sx tornato quasi nella norma se si escludono giornate di stress uditivo e non.
Talvolta mi sembra come se un liquido si spostasse all'interno del dx, specialmente se sdraiato, le orecchie schioccano ancora al deglutire.
Il quadro generale, come si diceva mi fa ben sperare sebbene sia necessaria pazienza.
La mia principale preoccupazione è tuttavia un sibilo all'orecchio dx persistente e fastidioso specialmente di notte, che è molto simile a quello sentito dal primo giorno. Non sono sicuro di affermare che sia effettivamente abbassato, forse leggermente, ma è continuo. Coperto da altri ronzii e suoni più forti, non vorrei che sia presente proprio dall'inizio. Detto questo, a quasi 5 settimane dall'evento come deve essere interpretato?
So bene quanto sia importante pazientare continuando con la terapia, ma sono anche combattuto sull'agire, in quanto ho paura di non intervenire in tempo se ci fosse qualcosa da tentare.
Mi consiglia di effettuare una nuova visita e di provare un'altra eventuale terapia per evitare la cronicizzazione o di attendere ancora un po'?
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Utente
Utente
Scusi l'aggiunta, cosa ne pensa della terapia iperbarica nel mio caso, visto che finora nessuno mi ha proposto questa soluzione? Non so se può suggerirmi questa o altre terapie da mettere in campo. Grazie
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Dr.ssa Laura Mazzoni Foniatra 125 6
Gentilissimo,
inizialmente le avevo accennato alla terapia iperbarica che è una delle opzioni possibili in caso di acufeni. Spesso non viene proposta in prima battuta perchè si prova con farmaci o integratori che spesso portano ad una buona risposta. Tuttavia l'efficacia del trattamento iperbarico, sembra esserci maggiormente se iniziato non oltre i 3-4 mesi dalla comparsa del sintomo. Rispetto ad altre opzioni l'efficacia sembra essere inferiore, ma diversi pazienti trovano beneficio. Per cui, in base a come sta ora e a quanto è invalidante, rimane un valido approccio.

Cordiali Saluti

Dr.ssa Laura Mazzoni
Specialista in Audiologia e Foniatria

[#13]
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Utente
Utente
Gent.ma Dottoressa,
La situazione è senza dubbio migliorata sull'orecchio sx, dove solo a volte percepisco dei fruscii fastidiosi. Anche l'iperacusia sembra per lo più superata per quanto mi astenga da ogni rumore forte. Purtroppo rimane leggera pressione, dolore e sibilo costante all'orecchio dx. Questa settimana sto assumendo Cilodex gocce auricolari su consiglio della specialista dopo nuova visita che non ha evidenziato particolari novità, se non un parziale rossore del condotto uditivo.
Arrivato a 50 giorni dall'evento, prima eventualmente di tentare con la terapia iperbarica entro i tempi da lei consigliati:
Secondo lei continuare con questo riposo acustico ''radicale'' si può rivelare ancora utile nella speranza di scomparsa nell'acufene? Se sì per quanto mi consiglia di continuare?
Parlando con il medico di base è emersa la possibilità di tentare anche la via vascolare, con un farmaco tipo Vessel. Cosa ne pensa?
Grazie in anticipo
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Dr.ssa Laura Mazzoni Foniatra 125 6
Buongiorno,
dalle sue parole emerge un miglioramento e questo è ovviamente un fattore positivo. Il riposo acustico di per sè è una buona cosa, ma a distanza dall'evento, a parer mio, non deve instaurarsi un meccanismo di evitamento così radicale perchè va ad impattare in modo importante sulla sua quotidianità e spesso le persone sono poi troppo spaventate dall'esporsi a rumori anche sopportabili e non eccessivi.
Per ciò che concerne la terapia "vascolare" penso sia una strada da tentare perchè è vero che tutto è scaturito da un trauma, ma molto spesso l'acufene si mantiene per la presenza di altri fattori (come una circolazione non perfettamente adeguata in vasi di calibro estremamente ridotto).

Cordiali Saluti

Dr.ssa Laura Mazzoni
Specialista in Audiologia e Foniatria

[#15]
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Utente
Utente
Gentilissima dottoressa,
Le scrivo qui a distanza di tempo per aggiornarla.
Purtroppo, a distanza di 3 mesi dall'evento iniziale l'acufene non è rientrato.
Sul sx è altalenante, mentre continuo sul dx anche se è variato alcune volte (forse mi sembra meno un sibilo fisso e più ''ronzante''), da sdraiato subentrano fruscii fastidiosi.
Persiste iperacusia e sensazione di tensione/dolore, con spesso aumento dell'acufene quando mi espongo a rumori oltre la media (cercando ovviamente di evitarli).
Attualmente assumo un integratore di alfa lipoico e vit. b e ho fatto un nuovo ciclo di cortisone a seguito di un paio di giornate di stress acustico dove l'acufene ed il dolore erano aumentati, rientrando più o meno al punto di partenza.
Su consiglio di un altro otorino che ho consultato, ho effettuato un mese di Vertiserc 24mg anche se non sono in grado di dire se c'è stato effettivamente un miglioramento. Sempre su sua indicazione, ho inoltre effettuato delle lastre circa possibili collegamenti con problemi di natura atm, esclusi dall'esame.
Tengo comunque a specificare che mediamente la situazione è sicuramente meglio rispetto a momenti ''bassi'', ma il persistere della patologia (e suoi peggioramenti) mi fanno dubitare circa una completa guarigione e soprattuto l'iperacusia mi porta a limitare molto le mie attività.
Cosa ne pensa? Si sente di consigliarmi qualche possibile soluzione/tentativo/esame?
Grazie in anticipo
Acufeni

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