Sciopero del lattante e inappetenza

Gentile specialista,
ho un neonato di due mesi e mezzo nato grande di 4.570kg e 55 cm. E' stato allattato esclusivamente con latte materno. Nel primo mese e mezzo mangiava moltissimo e cresceva circa 350 a settimana.Improvvisamente a 1mese e 20gg ha iniziato a rifiutare il seno per un giorno intero urlando dopo 2 o 3 ciucciate. Portato al pronto soccorso su consiglio della pediatra,gli hanno fatto una visita, esame urine,negativo. Ho utilizzato il tiralatte per vedere se potesse esserci stato un calo, ma avevo latte in abbondanza.Si sono però sono accorti che la settimana precedente non era cresciuto di peso:ci hanno tenuto una notte in osservazione e poi, siccome il piccolo ha ripreso ad alimentarsi, siamo usciti con diagnosi sciopero del lattante.Da li in poi le cose non sono tornate come prima. Il bambino mostrava grande irritabilità durante i pasti soprattutto di prima mattina, facendoli brevissimi e ravvicinati,bagnava pochi pannolini e scaricava1 volta alla settimana solo aiutato. La crescita in peso è stata scarsa:80 grammi una settimana, 100 l'altra,che lo ha portato dal >97° percentile al 90°-95°. C'è da dire che ha continuato ad allungarsi e ad oggi è 65.5 cm (>97°).A 3 settimane dal primo episodio ha fatto un'altro sciopero, con urla e pianti senza voler avvicinarsi nemmeno al seno. Sembrava che dopo poche ciucciate qualcosa gli facesse male, calmandosi immediatamente soltanto col ciuccio. Siamo tornati in osservazione 3 giorni: all'ospedale(siamo seguiti dal Burlo Garofalo di Trieste)hanno fatto emogasanalisi, urine, emocromo e semplice osservazione, constando una scarsa alimentazione: hanno ipotizzato un mio calo del latte che in effetti c'era. Abbiamo introdotto allora il latte artificiale esclusivo (per semplificare le cose) e mi hanno dimesso pensando il problema fosse quello. Io sono certa che ho avuto si un calo del latte, ma proprio perché lui ha iniziato a mangiare poco e male. Il suo comportamento a casa mi ha dato conferma. Come con il seno,alcuni pasti vengono rifiutati, accompagnati da urla, mentre altri vengono accettati di gusto, come se nulla fosse. Io e la pediatra abbiamo ipotizzato un problema di reflusso, visto che la prima poppata del mattino da SEMPRE problemi ho iniziato a offrigliela dopo essere stato almeno mezz'ora rialzato in sdraietta e da 2 giorni sembra funzionare. Tuttavia il bambino mangia sempre poco, 7 pasti di 70 -90 cc quando dovrebbe farne 6 da 150 , e distanziandoli in ogni caso NON mangia di più. La situazione è comunque migliorata: ha ripreso a bagnare un numero di pannolini a mio avviso adeguato, scarica anche 3 volte al giorno, e ha comunque ripreso a crescere moderatamente. Ma non riusciamo a superare i 560 ml di pasto al giorno, nonostante il suo perso sia a oggi 6380. Essendo un bambino tranquillo vivacissimo e sorridente al Burlo non ritengono per ora di sottoporlo ad ulteriori accertamenti, ne di prescrivere farmaci, ma solo di monitorarne la crescita. Qualche consiglio o ipotesi?Grazie
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Dr. Gaetano Pinto Pediatra, Allergologo 1.5k 39 56
Gentile signora
condivido pienamente il comportamento dei colleghi del Burlo.Una momentanea ipoalimentazione può dipendere da molteplici cause,tra cui presenza di sapori fastidiosi nel latte materno per ingestione da parte della nutrice di cavolo,ravanelli,aglio ,cipolla,asparagi,radicchi,verze ,cicoria;oppure un uso eccessivo di cioccolato.Altre cause da prendere in considerazione :riniti con lievi otalgie,coliche gassose,reflusso,infezioni delle vie urinarie.Chiaramente se l'ipoalimentazione si protrae bisogna effettuare accertamenti mirati
un cordiale saluto

Dr. Gaetano Pinto

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dopo
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La ringrazio per la sua risposta.
I fattori imputabili al sapore del latte materno sono stati esclusi dal fatto che il bambino è ora allattato artificialmente da due settimane, eppure non ha cambiato comportamento. Accetta di buon grado sia il latte artificiale dell'ospedale, sia quello usato a casa, eppure alcune poppate (quasi sempre la prima del mattino) sono rifiutate dopo poche ciucciate (max 20 ml) con urla e inarcamenti, quasi come bevesse qualcosa di irritante , pur mantenendo il bambino chiari segni di fame, calmati solo col ciuccio.
Altre invece sono accettate serenamente, pur non raggiungendo grandi quantitativi di latte (max 110ml).
Le infezioni urinarie, otiti e problemi alle alte vie respiratorie sono state escluse nelle varie visite, perciò siamo orientati su un problema di reflusso.
La situazione si sta protraendo da più di un mese e mezzo,l'accrescimento di questo ultimo mese è stato di 400 g . Il piccolo nel primo mese e mezzo cresceva 350 g a settimana per poi bloccarsi di colpo con queste crisi appunto dal mese e mezzo in poi).
Lei mi consiglia quindi di attendere ancora un po'(monitorandolo con la pediatra) prima di approfondire in quanto la situazione dovrebbe migliorare da sola magari con la maturazione delle funzionalità gastrointestinali del neonato?
Ringrazio anticipatamente
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Dr. Gaetano Pinto Pediatra, Allergologo 1.5k 39 56
Gentile signora
da quanto lei ha precisato,non è da escludere un problema di reflusso con possibile esofagite.Anche l'incurvamento del tronco è a favore di quest'ultima ipotesi,la cosiddetta sindrome di Sandifer.
di nuovo saluti
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dopo
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La ringrazio per la sua opinione.
Saluti