Catarro sibilante da coricata persistente
Buongiorno, volevo spiegare le mia situazione perché soffro di laringiti ricorrenti e problemi un po' cronici alle corde vocali, raucedine, gola affaticata ecc.
a causa del mio lavoro.
Per me è normale avere tanta tosse secca e quando mi ammalo so già che la cosa andrà avanti tantissimo tempo.
Curo anche il reflusso (di cui non ho sintomi ma a quanto pare potrebbe influire sulla sintomatologia).
La mia tosse tipica parte come un prurito in fondo alla gola e spesso mi provoca anche dei mini laringospami.
Ogni tanto vado di cortisone altre volte intensificò solo i rimedi naturali (malva, erisimo, spry all' acido ialuronico... )
Però in queste ultime 2/3 settimane la mia tosse si è trasformata da secca a leggermente grassa e ho iniziato ad avere un muco che attaccato alla gola che fa rumore quando mi corico e che non mi lascia dormire.
È veramente una sensazione molto fastosa e provante perché non riesco a riposare.
Per scioglierlo, oltre alle numerose tisane, sto prendendo uncadep (che anni fa quando fumavo a facevo tossi catarrose mi aiutava molto).
A fatica la tosse è maturata di più e sto espellendo soprattutto la mattina del muco bianco un po' più denso.
Ma la cosa strana è che quando mi corico torna questo catarrino in gola /inizio trachea che fa pure rumore/gorgoglio.
Per provare a staccarlo cerco di tossire, alle volte si stacca un po' di saliva leggermente densa, ma nulla di più, altre volte non si stacca nulla.
Oltretutto così facendo irrito ulteriormente la gola e poi rischio di avere di nuovo la tosse secca e mi sento provata il giorno dopo per il poco sonno
Verso il 5/6 dicembre, quando la tosse secca si era intensificata, ero a casa in mutua prima per una crisi ipertensiva e poi perché ho avuto un intervento (programmato il 14/12), che temevo non mi facessero per la tosse e per i problemi di pressione. Ho fatto prima di intervento cortisone per evitare laringospamo al risveglio dall' anestesia e dopo antibiotico, come sempre dopo gli interventi (amoxicillina due bustine al giorno x sei giorni). L'intervento è andato benissimo ma il catarrino che era apparso qualche giorno prima dell' operazione non è passato! pensavo che con antibiotico e mucolitico sarebbe scomparso.
Mi sono fatta auscultare e la dottoressa ha detto che i polmoni sono liberi.
Ho valutato di cambiare farmaci per la pressione (prendo ace inibitori e dal 4 dicembre mi hanno aumentato la dose) ma non mi risulta che diano catarro e quindi la dottoressa ha detto di aspettare.
Insomma non so cosa fare per togliere questo problema in particolare il gorgoglio che mi viene da coricata.
Potete darmi qualche consiglio?
a causa del mio lavoro.
Per me è normale avere tanta tosse secca e quando mi ammalo so già che la cosa andrà avanti tantissimo tempo.
Curo anche il reflusso (di cui non ho sintomi ma a quanto pare potrebbe influire sulla sintomatologia).
La mia tosse tipica parte come un prurito in fondo alla gola e spesso mi provoca anche dei mini laringospami.
Ogni tanto vado di cortisone altre volte intensificò solo i rimedi naturali (malva, erisimo, spry all' acido ialuronico... )
Però in queste ultime 2/3 settimane la mia tosse si è trasformata da secca a leggermente grassa e ho iniziato ad avere un muco che attaccato alla gola che fa rumore quando mi corico e che non mi lascia dormire.
È veramente una sensazione molto fastosa e provante perché non riesco a riposare.
Per scioglierlo, oltre alle numerose tisane, sto prendendo uncadep (che anni fa quando fumavo a facevo tossi catarrose mi aiutava molto).
A fatica la tosse è maturata di più e sto espellendo soprattutto la mattina del muco bianco un po' più denso.
Ma la cosa strana è che quando mi corico torna questo catarrino in gola /inizio trachea che fa pure rumore/gorgoglio.
Per provare a staccarlo cerco di tossire, alle volte si stacca un po' di saliva leggermente densa, ma nulla di più, altre volte non si stacca nulla.
Oltretutto così facendo irrito ulteriormente la gola e poi rischio di avere di nuovo la tosse secca e mi sento provata il giorno dopo per il poco sonno
Verso il 5/6 dicembre, quando la tosse secca si era intensificata, ero a casa in mutua prima per una crisi ipertensiva e poi perché ho avuto un intervento (programmato il 14/12), che temevo non mi facessero per la tosse e per i problemi di pressione. Ho fatto prima di intervento cortisone per evitare laringospamo al risveglio dall' anestesia e dopo antibiotico, come sempre dopo gli interventi (amoxicillina due bustine al giorno x sei giorni). L'intervento è andato benissimo ma il catarrino che era apparso qualche giorno prima dell' operazione non è passato! pensavo che con antibiotico e mucolitico sarebbe scomparso.
Mi sono fatta auscultare e la dottoressa ha detto che i polmoni sono liberi.
Ho valutato di cambiare farmaci per la pressione (prendo ace inibitori e dal 4 dicembre mi hanno aumentato la dose) ma non mi risulta che diano catarro e quindi la dottoressa ha detto di aspettare.
Insomma non so cosa fare per togliere questo problema in particolare il gorgoglio che mi viene da coricata.
Potete darmi qualche consiglio?
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Del tutto verosimilmente si tratta della cosiddetta tosse cronica per gocciolio retronasale di poche secrezioni che provocano prurito e tosse secca persistente. Quando tali secrezioni nasali aumentano la tosse in diretta produttiva ovvero con secrezioni avvertite per prima proprio in gola. Tali secrezioni peggiorano moltissimo stando distesa a letto quando non possono essere deglutite le secrezioni che arrivano in gola per via retronasale. Se chiudendo una narice con un dito e aspirando forte con l'altra avvertisse anche poche secrezioni, le conviene detergere perfettamente in lato con acqua salina ipertonica ovvero acqua salata come quella del mare, anche spray, anche per più volte al giorno. Potrebbe magari aggiungere un corticosteroide spray nasale dopo i primi ed ultimi lavaggi della giornata. Mantenendo così in alto perfettamente libero ed asciutto potrebbe aggiungere un aerosol con n-acetilcisteina, qualche goccia di broncodilatatore ed una fiala di corticosteroide per aerosol per un paio di volte al giorno tramite beccuccio orale. Per la tosse provocata dal vellichio faringo laringeo, ovvero dal prurito in gola, potrebbe utilizzare un collutorio spray da inalare film sulle corde vocali.
Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo
[#2]
Utente
Grazie mille dottore per la sua gentile e completa risposta, purtroppo avendo perso mia mamma per un adenocarcinoma polmonare e avendo io questo problema con la tosse, ogni volta che muta forma mi allarmo un po'. Io per le corde vocali assumo per tutta la stagione scolastica uno spray all'aloe alternato ad uno con acido ialuronico e poi faccio cicli di erisimo. Adesso sono effettivamente raffreddata, da circa 4 giorni ho evidenti secrezioni nasali. Ma la tosse, secca era presente già prima nella mia forma classica, per cui pensavo fosse, come dico io "da sforzo", mentre il catarrino in gola è arrivato una ventina di giorni fa quando ero a casa per la crisi ipertensiva, dopo 3/4 in cui la mia tosse secca era aumentata, facendomi pensare di essermi contagiata dai miei figli. All'epoca però non ero raffreddata, l'unico sintomo era la tosse, per questo la seconda opzione che ho pensato è che potesse dipendere dai farmaci ace inibitori che avevo aumentato da poco, sentendomi di escludere il reflusso perché prendo i farmaci per quello con Lansoprazolo e gastrotuss (aggiunto da poco più di mese a questa parte, proprio in vista dell' intervento) e perché non ho più avuto episodi di laringospamo. Mi chiedo, può convivere una somma di fattori? Ad esempio alla mia solita tosse si è prima aggiunto un virus e insieme anche ai farmaci e ora al raffreddore stanno portando avanti questa situazione? A suo parere la terapia per il reflusso è corretta? Buona giornata!
[#3]
Eh sì, la somma di fattori scatenanti un singolo sintomo sono frequentissimi in medicina. Non consideri però che lo sgocciolio retronasale che provoca tosse, solo con il raffreddore classico che si avverte facilmente. Se vi sono scarse secrezioni all'interno delle narici, non possono essere avvertite. Per questo serve la banale manovra di occludere una narice con un dito ed aspirare dall'altra e viceversa. Se così facendo si avvertissero anche poche secrezioni o ci si accorge così che le narici non sono perfettamente libere, sarebbe bene effettuare lavaggi delle stesse con acqua salina ipertonica 3% spray, tanto da migliorarne ulteriormente da pervietà ed asciugare quelle poche secrezioni prima che arrivino in gola determinando vellicchio faringo laringeo e tosse che può sembrare secca.
CORDIALMENTE
CORDIALMENTE
Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 27/12/2023.
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