Affanno nel camminare e salire le scale

Buongiorno sono una donna di 65 anni, da un po' ho un respiro affannoso quando cammino e parlo, oppure nel salire due rampe di scale e anche se faccio qualche faccenda domestica più impegnativa.

Ho fatto una prima visita cardiologica con ECG, Ecografia, Holter cardiaco, prova da sforzo e il cardiologo non ha trovato nulla di anormale e mi ha consigliato di fare una visita pneumologica.

Il pneumologo mi ha prescritto alcuni esami fra i quali la spirometria globale (nella norma), radiografia al torace e test del cammino tutto nella norma.

Non soffro di pressione alta, ma da poco ho scoperto di avere una Leucemia linfatica cronica stadio 0 di RAI e stadio A di Binet (al momento senza alcun sintomo).
ho consultato il mio ematologo e mi ha rassicurata che la mia situazione è stazionaria e l'affanno non riguarda la mia malattia.
Soffro anche di cistite ricorrente.
Ed ora fra tutte queste patologie si aggiunge l affanno.
Da cosa puo' dipendere questo affanno.

Grazie.
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Dr. Vito Di Cosmo Pneumologo 1.3k 77 2
Gentile utente, se la funzionalità respiratoria e cardiologica sono nella norma con spirometria, saturazione ed esami cardiologici tutti normali, bisogna considerare che la dispnea ovvero l'affanno, sono sintomi molto spesso secondari semplicemente a situazioni emotive, come una banale tensione nervosa che determina tensione muscolare. Tutti i muscoli corporei vanno sotto tensione compresi i muscoli inspiratori. Se questi rimangono sotto tensione anche durante la fase espiratoria, i polmoni si svuotano meno della norma. Respiro dopo un respiro si va a respirare, senza accorgercene, a polmoni sempre più pieni. Di qui la dispnea perché in una situazione del genere dobbiamo allargare un sistema toraco polmonare che è già in parte dilatato. Consegue aumento della fatica muscolare nonché respiro "corto", che spesso preoccupa, determinando
ulteriore tensione nervosa, muscolare e così via. In situazioni come questa bisogna imparare a respirare soffiando a lungo a labbra socchiuse per poi inspirare altrettanto profondamente dal naso. Ovviamente le narici devono essere perfettamente libere ed asciutte. Se non lo fossero sarebbe utile effettuare analisi delle stesse con acqua salina in ipertonica spray.
CORDIALMENTE

Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta esaustiva. Ma questo disturbo sembra peggiorare. Le chiedo questo può dipendere anche dalla mia situazione attuale in quanto da settembre scorso sono in pensione? Ho cambiato un pó il mio stile di vita, la mattina sono sempre in movimento anziché stare seduta per 6 ore ad una scrivania. Inoltre vorrei chiederLe è il caso di fare la fisioterapia respiratoria? Grazie e cordialità.
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Dr. Vito Di Cosmo Pneumologo 1.3k 77 2
Dal cambiamento di stile di vita visto che ora è in pensione direi che non dipende, A meno che non sia in una fase iniziale del pensionamento a cui non si è ancora abituata. La fisiokinesiterapia respiratoria sarebbe senz'altro utile, anche molto utile: anche iniziare a soffiare a lungo a labbra socchiuse per poi inspirare altrettanto a lungo dalle narici ripetendo tale modo di respirare per alcuni minuti e già una fisiokinesiterapia respiratoria iniziale che potrebbe giovare, anche parecchio.
SEMPRE CORDIALMENTE

Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio di cuore. Seguirò i suoi consigli.
Cordiali saluti.