Dal medico curante e nemmeno dallo specialista è emerso nulla di rilevante dalla semplice

Mi permetto di formulare un quesito un po' complesso.Sono una donna di 39 anni.Da qualche anno soffro di una problematica che non è stata ancora chiarita.In posizione supina, durante alcune fasi di inspirazione profonda,avverto un rumore interno, come se l'aria che risale trovasse un parziale impedimento.Non è sibilante,non è crepitante:tale "rumore" è qualcosa legato ad una percezione di ostruzione.Tale fenomeno è localizzato sulla parte centrale del torace,verso sinistra.Il tutto è avvertito dalla parte diaframmatica a risalire.Dal medico curante e nemmeno dallo specialista è emerso nulla di rilevante dalla semplice auscultazione (in fase supina,infatti,non è OGNI atto di inspirazione profonda a determinare questa sensazione,ma comunque è costante il suo ripresentarsi).Prima di incorrere cinque anni fa in questo disturbo,ho sofferto per due mesi di una tosse estenuante diurna e notturna,con evidenti segni di debilitazione senza riuscire a venirne a capo nonostante l'alternarsi di antibiotici,antistaminici,cortisonici...I RX davano esito di "diffusa trama bronchiale" con addensamenti sparsi,ma nulla più.Mi rimise in sesto uno pneumologo con un nuovo ciclo di antibiotici,diagnosticando una verosimile bronchite interstiziale.Dopo qualche mese cominciai a occuparmi delle pulizie in una piscina all'interno di una struttura sportiva,dove venivano nebulizzati prodotti per igienizzare l'ambiente.Avvertendo disagio di respirare quelle sostanze,dopo qualche mese mi licenziai.Da quel periodo cominciai a risentire del problema di cui sopra.Prima in modo meno intenso e più sporadico,poi sempre più,fino alla sua consolidazione nel tempo.Ricordo anche che da adolescente ho sofferto di una pleurite secca e qualche bronchite.Le ultime ricerche fatte fino ad oggi sono:ecocardio (piccolo prolasso alla mitrale) TAC di bronchi con mezzo di contrasto (si evincono caratteristiche di subìte situazioni pregresse)e gastroscopia per verificare lo stato di una piccola ernia iatale e reflusso gastroesofageo di cui soffrivo.Il tutto risale a due anni fa.Da qualche anno,la mia problematica respiratoria è anche diurna,con modalità diverse.Per inciso:difficoltà d'espansione del respiro.A questo è stata attribuita una causa ansiogena (a mio parere riconducibile all'esperienza notturna).Mi è dunque stato somministrato prima del DROPAXIN,poi dell'ALPRAZOLAM,dell'EN,della SERTRALINA.Il tutto ha dato pochi risultati,attenuando solo in parte il senso di "fame d'aria" (peraltro ora ho sospeso i farmaci).Altri sintomi correlati:stanchezza,affaticabilità,flatulenza,dolore pronunciato alle gambe e agli arti,con fitte alle dita delle mani,parziale insonnia,agitazione,oppressione al petto.Ho familiarità per cardiopatia ischemica e carcinoma tiroideo.I miei trascorsi esami del sangue (oltre un anno fa) indicavano una VES un po' alterata, valori ridotti di emoglobina e di ferritina).Non sono una fumatrice e attualmente non seguo attività lavorative a rischio.Ringrazio anticipatamente.
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Dr. Vito Di Cosmo Pneumologo 1.3k 77 2
Se non risulta nulla da auscultazione, Rx, Tc torace ecc. ed il "rumore" da lei percepito è ancora fastidio, potrà effettuare una fibro broncoscopia ed appurare, ad esempio, un prolasso bronchiale che metta "in vibrazione" il bronco stesso: non ci sarebbe terapia, ma consapevolezza e maggiore tranquillità; contestualmente, potrebbe effettuare un broncoaspirato per microbiologia. In merito alla ansia - "difficoltà all'espansione del respiro", effettui, quando dovesse capitarle, una espirazione profonda, massimale: la successiva inspirazione sarà sicuramente più prolungata, agevole e rasserenante.
Cordialmente

Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo

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