Dispnea , rx e tac referto dubbio

Riprovo nella speranza di essere letta, questa volta.


Gentili Dottori, Sono una donna di 34 anni, ex fumatrice moderata, Coronavirus fortemente sintomatico 9 mesi fa.
Improvvisamente, circa 2 settimane fa, inizio a manifestare dispnea, nello specifico, impossibilita' di sbadigliare e di completare il respiro.


Attendo pazientemente passi ma dopo qualche giorno le cose degenerano, mi reco quindi, in pronto soccorso dove si concentrano immediatamente sull'aspetto cardiologico che risulta normale.
Decidono dunque di sottopormi ad RX torace che evidenzia un inspessimento della trama interstiziobroncovasale, più evidente in campo mediobasale, bilaterale.
Dimessa con consiglio di effettuare visita pneumologica.


Il giorno successivo, medico di base e pneumologa online mi prescrivono entrambi Terapia antibiotica ed aerosol cortisonica e, a fine terapia, Tac torace di controllo.


Dopo 8 giorni di antibiotico e cortisone, venerdì scorso, eseguo la TAC torace ad alta risoluzione, cito la parte " patologica" del referto: "...stria lamellare nel lobo superiore dx in sede periscissurale, svariati micronoduli aspecifici di 2- 3 mm...".


I miei disturbi permangono, con l'aggiunta di uno strano senso di pressione al collo.
Il medico di base mi ha prescritto visita pneumologica (l'ultima era stata online perché era sabato) con spirometria semplice.
Come devo interpretare il referto della TAC?
Quanto descritto, giustifica i miei sintomi?


Ringrazio e saluto cordialmente.
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Dr. Vito Di Cosmo Pneumologo 1.3k 77 2
Gentile utente, la stria lamellare del lobo superiore non ha alcun significato clinico: è del tutto verosimilmente esito di una vecchia patologia polmonare ormai risolta di Rivale solo la cicatrice. I micronoduri di 2 - 3 mm potrebbero avere un significato se davvero sono presenti su tutto l'ambito polmonare: andrebbero rivisti con ulteriore tac nel tempo. Se invariati nessun problema. Il suo sintomo legato alla dispnea, senso di oppressione e respiro corto suono più verosimilmente secondari ad uno stato di tensione nervosa che si traduce in tensione muscolare. I muscoli inspiratori rimanendo sotto tensione, mantengono il torace più dilatato della norma e non permettono, così, il normale svuotamento polmonare. Si inizia a respirare a polmoni sempre più pieni e si avverte la fastidiosa sensazione di respiro corto. Ad eliminare ogni dubbio effettuerà la spirometria, meglio se globale. Magari anche saturimetria e test del cammino. Se non si evincono particolari alterazioni, si conferma ciò che che ho scritto poc'anzi.
CORDIALMENTE

Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo

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dopo
Utente
Utente
Egregio Dottore ,

Esplicazione più soddisfacente ed esaustiva, non potevo sperare. La ringrazio di cuore anche per la tempestività.

Cordiali Saluti
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