Tavor da 2,5 mg. è possibile che non faccia molto effetto?

Salve a tutti.
Vi scrivo per un dubbio sulla mia terapia farmacologica.
Da 6 anni circa ho iniziato a soffrire di disturbi di panico, e da quando avevo 12 anni (ora ne ho 29) soffro di una fobia che si è via via cronicizzata e fortificata: sto parlando di emetofobia.
Dal 2021 seguo anche una terapia farmacologica, oltre che psicoterapeutica, terapia che è stata spesso modificata.
Attualmente, assumo due compresse di sertralina da 50 mg al dì, e la psichiatra mi ha prescritto il Tavor da 2, 5 mg al bisogno.
L'ha definito un farmaco molto forte, e anche il dosaggio è abbastanza alto, in quanto ha detto che solitamente già il Tavor da 1mg è molto potente.
Il fatto è che di tutti questi vari ansiolitici "al bisogno" (Xanax, Lexotan, ansiolin, tranquirit, etc) nessuno mi ha mai consentito di fronteggiare un momento d'ansia ingestibile.
Laddove, cioè, momenti di agitazione/tensione non erano particolarmente violenti, un farmaco come il Lexotan poteva aiutarmi, ma arrivando sempre al massimo delle gocce indicate dal bugiardino (quindi 30ml).
Quando in alcune crisi di panico (che sono molto sporadiche) ho provato con i 30 ml di Lexotan l'effetto era quello di bere un bicchier d'acqua.
Motivo per cui la psichiatra mi ha suggerito di prendere il tavor nei momenti altamente ingestibili.
Ora, il Tavor l'ho sempre con me, e mi è capitato ogni tanto di prenderlo, anche in circostanze di ansia leggera, e se devo essere sincero non ho percepito un "brusco" calo di ansia... Mi sono fatto venire il dubbio che a tot quantità di ansia (bassa) l'effetto di un ansiolitico possa corrispondere al relativo ridimensionamento dell'ansia stessa, quindi se ho ansia 4/10, se con il farmaco arrivo a 1 o a 0, non sentirò questa grande differenza, questa eclatante sensazione di tranquillizzazione.
Tuttavia, proprio oggi ho sperimentato un momento di ansia che non era estremo, ma era sicuramente medio/forte, e il risultato è stato sempre quello: sì, una leggera diminuzione di tensione, ma mai arrivando al debellamento del momento ansiogeno.
Io, forse, da ignorante, avevo pensato che essendomi, il Tavor, stato descritto come un farmaco altamente efficace e potente, laddove lo avessi assunto, la sensazione di "scarico", quindi di ansia che cala sarebbe stato molto più immediato e tangibile.
Eppure ciò non è avvenuto.
Può dipendere dal Tavor in sé o ci sono altre varianti che vanno prese in considerazione?
Magari non tutti reagiscono agli stessi ansiolitici allo stesso modo?
Ricordo, anni fa, che solo un farmaco aveva il potere di indurmi una fortissima sonnolenza ma senza abbassare i livelli di ansia, il trittico in gocce.
Per il resto, è stato tutto molto palliativo, e ho paura che il Tavor stesso (figurato come l'extremis degli ansiolitici) possa in realtà non attecchire.
Vorrei far presente che gli attacchi di panico sono molto sporadici, ma per delle attività che faccio ho bisogno di un rimedio che nel minor tempo possibile faccia calare l'ansia drasticamente se si presentasse
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
L’utilizzo di ansiolitici non ha molto senso nel lungo termine neanche sporadicamente.

È più utile che la terapia generale sia a dosaggi adeguati.

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dopo
Utente
Utente
Buonasera, dottore. Intanto la ringrazio per la risposta. Intende dire che la cura giornaliera che faccio di sertralina non è adeguata? O meglio il dosaggio è troppo basso?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Sicuramente il dosaggio è basso ma lei chiede come mai la benzodiazepina non sortisce effetto quando lo utilizza

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