Chiedo cortesemente se lexotan può agevolare il sonno
Ho provato con 10 ma senza esito.
Mi confermate che oltre 20 non si può andare?.
Così mi ha detto il curante.
Ovviamente non le assumo mai di giorno e sto vivendo un periodo di stress.
Due anni fa ho terminato una cura con Zoloft per ansia ed insonnia.
Vorrei provare ad aspettare un pochino ad assumere di nuovo antidepressivi.
Purtroppo lo Xanax mi lascia al risveglio molto intontito.
Grazie della risposta
Non esiste un "massimo dosaggio assoluto" oltre il quale non si può andare.
Questo perchè il dosaggio dei farmaci dipende da tantissimi fattori interpersonali, come ad esempio: l'età, il peso, la risposta individuale alla terapia, l'eventuale comparsa o meno di effetti collaterali, e molto altro.
Sono tutti fattori che influiscono sulla decisione del medico e che possono emergere solo nel corso di un accurata visita specialistica.
Cordialità, resto a disposizione.
dott. Tortorelli Fabio M.P.
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Ho il sospetto che l'effetto cura sia terminato ( ultimo farmaco assunto a settembre 2023).
Dovremo valutare se iniziare di nuovo una terapia con sertralina. La terapia all'epoca e' durata 18 mesi.
Condivido la necessità di effettuare una visita di controllo dal suo specialista di fiducia, considerando che sono passati ormai 2 anni dall'ultima volta.
E' sicuramente opportuno rivalutare i sintomi ed eventualmente mettere a punto un nuovo protocollo farmacologico.
Auguri per tutto, resto a disposizione.
dott. Tortorelli Fabio M.P.
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Si, è possibile mantenere una terapia antidepressiva eventualmente anche nel lunghissimo periodo.
Mi è capitato di vedere nella mia pratica clinica pazienti che facessero lo stesso antidepressivo anche per più di 20 anni.
La stessa terapia nel lungo periodo viene mantenuta in genere quando la risposta terapeutica è ottima e non ci sono ricadute di malattia.
Ovviamente, quando si assume una terapia antidepressiva nel lungo periodo, fondamentali sono sempre le visite di controllo psichiatriche.
Spero di averla aiutata, porgo nuovamente cordiali saluti
dott. Tortorelli Fabio M.P.
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Per quanto attiene all’insonnia, l’utilizzo di benzodiazepine é sconsigliato nel lungo termine.
Attualmente sono disponibili prodotti che possono agire sul sonno di tipo non benzodiazepine o.
Ne parli con uno specialista.
Dr. F. S. Ruggiero
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Ovviamente i risultati in un paziente della sua età possono non esserci o comunque potrebbe non essere in condizioni di eleggibilità
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Grazie per la risposta
L'Olanzapina, anche se appartiene alla classe dei farmaci antipsicotici, assunta al dosaggio di 2,5 mg può essere un trattamento efficace per l'insonnia grazie al suo effetto sedativo,
A questa dose bassa gli effetti collaterali sono generalmente attenuati, ma restano possibili.
Se ha dei dubbi specifici è opportuno riferirli sempre allo specialista di riferimento che ha effettuato la prescrizione, perchè solo la visita diretta può fornire informazioni che siano personalizzate sulla base della sua storia clinica.
Resto a disposizione e porgo cordiali saluti
dott. Tortorelli Fabio M.P.
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Puo' essere presto per vedere ulteriori miglioramenti?
La sertralina, usata per la depressione ansiosa, richiede generalmente 4-8 settimane a dosaggio pieno per mostrare effetti positivi sull' umore e pensieri negativi.
Il leggero miglioramento nel sonno con il Lexotan è positivo, ma è importante ricordare che non è indicato assumere benzodiazepine per un periodo superiore a 3-4 mesi per l'elevato rischio di generare fenomeni di dipendenza e tolleranza, ovvero perdita di efficacia del farmaco.
La persistenza di umore basso e pensieri negativi potrebbe indicare che la dose di sertralina è ancora in fase di adattamento o non ottimale, anche considerando che 50 mg è un dosaggio generalmente basso, sebbene esista una grande variabilità nella risposta individuale.
È dunque possibile che sia ancora presto per ulteriori miglioramenti.
In tali considerazioni è fondamentale una visita di controllo diretta con il suo specialista che può valutare, sulla base del suo quadro clinico, se mantenere la dose, aumentarlao integrare altre terapie.
Resto a disposizione, cari saluti.
dott. Tortorelli Fabio M.P.
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Gli effetti a breve e lungo termine dell'utilizzo di questi farmaci sono noti ed anche riconosciuti a livello scientifico.
Lei ha un'età per cui proprio l'utilizzo di questi prodotti può essere responsabile di conseguente, incluse le apnee del sonno, che possono peggiorare il suo quadro di sonno.
La questione andrebbe rivalutata con prodotti più adatti per la sua fascia di età, ed in attesa del funzionamento della terapia con l'antidepressivo che potrà dare dei risultati, anche sul sonno, entro 8 settimane.
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Anche il medico mi ha spiegato che andra' lasciato; l'olanzapina per ora non l'ho assunta.
Per mia esperienza, ed anche sulla base di ciò che recitano le linee guida, esistono terapie più indicate per favorire il riposo notturno sia rispetto all'Olanzapina che rispetto al Lexotan.
Non è possibile consigliare terapie sulla base di un consulto scritto, perchè le visite psichiatriche dirette sono fondamentali per valutare la sintomatologia nello specifico e il suo profilo di sensibilità individuale.
Posso dirle, sulla base della mia esperienza, che non utilizzerei nè un farmaco impegnativo come l'Olanzapina (nel caso in cui la problematica sia essenzialmente solo il riposo notturno) nè il Lexotan, perchè nel medio-breve periodo il Lexotan non è indicato a causa delle note problematiche di dipendenza e tolleranza delle benzodiazepine.
Resto a disposizione, cari saluti
dott. Tortorelli Fabio M.P.
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Cordialmente
Riguardo agli Z-drugs, questi ultimi sono farmaci talvolta considerati per l’insonnia a breve termine, con un profilo di minor rischio di dipendenza (seppur il rischio sia comunque presente) rispetto alle benzodiazepine come il Lexotan, associate ad un elevato rischio di dipendenza e tolleranza.
Tuttavia, non intendevo riferirmi specificamente a essi, ma mi riferivo soprattutto al fatto che la scelta di un trattamento per il sonno dipende dalla causa sottostante - ad esempio sintomi ansiosi o depressivi - e dalla sua storia clinica.
Il trattamento più adatto è dunque quello che viene prescritto considerando la causa dell'insonnia, cercando di evitare se possibile le benzodiazepine.
Se la causa dell'insonnia è ad esempio una sintomatologia ansiosa, esistono farmaci ansiolitici in grado di trattare efficacemente l'insonnia e che non causano dipendenza; se la causa è invece ad esempio una sintomatologia depressiva, esistono farmaci antidepressivi con un ottimo profilo di efficacia anche nell'insonnia; inoltre, la causa dell'insonnia potrebbe anche essere legata a condizioni mediche generali.
Sono tutte considerazioni necessarie da affrontare e che possono essere valutate solo nel corso di una visita specialistica diretta.
Rinnovo cari saluti restando a disposizione
dott. Tortorelli Fabio M.P.
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La sertralina è indicata per i per disturbi ansioso-depressivi, ma non è un trattamento specifico e generalmente efficace per l’insonnia .
Potrebbe potenzialmente migliorare il sonno indirettamente poiché regola l’umore e riduce l’iperattivazione ansiosa, ma è una valutazione che si può effettuare solo nel corso di una visita diretta perchè dipende molto dalla sua risposta individuale al farmaco.
Rinnovo cordialità
dott. Tortorelli Fabio M.P.
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Il fatto di aver risolto tre anni fa con Sertralina è certamente un fattore positivo, ed è possibile che su di lei la Sertralina riesca a sortire anche un buon effetto ipnoinducente.
Il fattore più importante è non fare affidamento al Lexotan nel lungo periodo per le note problematiche delle benzodiazepine, soprattutto per il fatto che l'insonnia possa potenzialmente peggiorare più che migliorare con il passare dei mesi con una terapia a base di Lexotan.
Cari saluti
dott. Tortorelli Fabio M.P.
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