Ciclotimia, doc o cos’altro?
Salve, intanto ci tengo a ringraziarvi per l’utilissimo servizio che svolgete ogni giorno; scrivo qui per avere delle delucidazioni sulla mia problematica che ormai da un decennio mi invalida l’esistenza, prometto che cercherò di essere il più sintetico possibile.
Tutto è iniziato 8 anni fa e riassumere il vissuto a grandi linee con una scaletta per essere il più sintetico e specifico possibile:
-8 anni fa: inizio di un periodo terribile della durata di circa 2 anni che mi costrinse a rivolgermi ad uno psichiatra che mi diagnosticò quella che a suo avviso era una depressione e mi prescrisse una cura farmacologica a base di cipralex e xanax (non ricordo esattamente dosaggi o se ci fossero altri farmaci, ma ricordo che venne inserito o a sostituire qualcosa o in aggiunta il prozac).
Nessun beneficio dato dai farmaci e il periodo si risolse in seguito a degli eventi positivi in maniera totale.
Fondamentale sottolineare che tale episodio era caratterizzato si da un umore basso, ma ciò che più era intrusivo e debilitante era la sensazione di scarse capacità cognitive presente per l’intero arco della giornata per l’intero periodo di due anni.
-5 anni fa: durante il Covid (febbraio 2020 circa) tale sintomatologia si ripresenta (non in modo graduale, ma piuttosto netto) per la durante di circa 4 mesi finché uno psichiatra non sospetta un disturbo ciclotimico, prescrive una cura a base di fluoxeren e resilient 83 e dopo esattamente 2 settimane il tutto si risolve completamente anche qui in maniera netta senza eventi particolari.
-Qui ho un buco di cui parlerò dopo, il litio viene sospeso dallo psichiatra, continuo però con il fluoxeren.
-Inizio 2024: il sintomo si ripresenta, lo psichiatra mi consiglia una psicoterapia psicodinamica che svolgo da circa fine gennaio a giugno 2024 finché il sintomo scompare di nuovo.
-Gennaio 2025 ad oggi: il sintomo riappare di nuovo e ciò mi porta di nuovo dalla psicoterapeuta la quale mi consiglia di continuare il lavoro con lei e aggiungere una terapia farmacologica, vado quindi da un altro psichiatra (quello di mia fiducia che mi sospettò la ciclotimia è in malattia) il quale sentito il mio vissuto sospetta anche egli un disturbo ciclotimico oltre all’ ADHD, prescrive di nuovo il resilient con l’aggiunta di alprazolam e circadin.
Vado a fare i test per l’ADHD e lo psichiatra lì presente ascoltando il tutto sospetta anche lui un disturbo ciclotimico e aggiunge alla terapia il lamictal e la quietiapina (i due psichiatri sono in contatto tra loro e collaborano perciò sono entrambi a conoscenza di variazioni della terapia).
-Tornando al buco di prima, in questo lasso temporale ho molta confusione a ricordare cosa avvenne: mi venne sospeso il litio e continuato il fluoxeren (o alprazolam, non ricordo bene) e ricordo che mi venne aggiunto il depakin al posto del litio poi smesso anch’esso.
Ricordo che alcuni episodi simili si manifestarono lo stesso, ma non ricordo l’intensità o la durata.
Concludo nella risposta.
Tutto è iniziato 8 anni fa e riassumere il vissuto a grandi linee con una scaletta per essere il più sintetico e specifico possibile:
-8 anni fa: inizio di un periodo terribile della durata di circa 2 anni che mi costrinse a rivolgermi ad uno psichiatra che mi diagnosticò quella che a suo avviso era una depressione e mi prescrisse una cura farmacologica a base di cipralex e xanax (non ricordo esattamente dosaggi o se ci fossero altri farmaci, ma ricordo che venne inserito o a sostituire qualcosa o in aggiunta il prozac).
Nessun beneficio dato dai farmaci e il periodo si risolse in seguito a degli eventi positivi in maniera totale.
Fondamentale sottolineare che tale episodio era caratterizzato si da un umore basso, ma ciò che più era intrusivo e debilitante era la sensazione di scarse capacità cognitive presente per l’intero arco della giornata per l’intero periodo di due anni.
-5 anni fa: durante il Covid (febbraio 2020 circa) tale sintomatologia si ripresenta (non in modo graduale, ma piuttosto netto) per la durante di circa 4 mesi finché uno psichiatra non sospetta un disturbo ciclotimico, prescrive una cura a base di fluoxeren e resilient 83 e dopo esattamente 2 settimane il tutto si risolve completamente anche qui in maniera netta senza eventi particolari.
-Qui ho un buco di cui parlerò dopo, il litio viene sospeso dallo psichiatra, continuo però con il fluoxeren.
-Inizio 2024: il sintomo si ripresenta, lo psichiatra mi consiglia una psicoterapia psicodinamica che svolgo da circa fine gennaio a giugno 2024 finché il sintomo scompare di nuovo.
-Gennaio 2025 ad oggi: il sintomo riappare di nuovo e ciò mi porta di nuovo dalla psicoterapeuta la quale mi consiglia di continuare il lavoro con lei e aggiungere una terapia farmacologica, vado quindi da un altro psichiatra (quello di mia fiducia che mi sospettò la ciclotimia è in malattia) il quale sentito il mio vissuto sospetta anche egli un disturbo ciclotimico oltre all’ ADHD, prescrive di nuovo il resilient con l’aggiunta di alprazolam e circadin.
Vado a fare i test per l’ADHD e lo psichiatra lì presente ascoltando il tutto sospetta anche lui un disturbo ciclotimico e aggiunge alla terapia il lamictal e la quietiapina (i due psichiatri sono in contatto tra loro e collaborano perciò sono entrambi a conoscenza di variazioni della terapia).
-Tornando al buco di prima, in questo lasso temporale ho molta confusione a ricordare cosa avvenne: mi venne sospeso il litio e continuato il fluoxeren (o alprazolam, non ricordo bene) e ricordo che mi venne aggiunto il depakin al posto del litio poi smesso anch’esso.
Ricordo che alcuni episodi simili si manifestarono lo stesso, ma non ricordo l’intensità o la durata.
Concludo nella risposta.
Gentile utente,
Mi dica in che modo posso aiutarla, qual è la domanda nello specifico?
Mi dica in che modo posso aiutarla, qual è la domanda nello specifico?
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
WhatsApp 3406693506
https://www.instagram.com/docfabiotortorelli?
Utente
Grazie mille per la risposta, concludo e passo alle domande.
Questa è a grandi linee l’intero accaduto, ora volendo analizzare il tutto: il sintomo che più è invalidante è la costante percezione di capacità cognitive molto ridotte presente in tutto gli episodi negativi (non saprei dire se anche in riferimento a quel buco temporale di cui parlavo).
Questa è a grandi linee l’intero accaduto, ora volendo analizzare il tutto: il sintomo che più è invalidante è la costante percezione di capacità cognitive molto ridotte presente in tutto gli episodi negativi (non saprei dire se anche in riferimento a quel buco temporale di cui parlavo).
Utente
Mi spiego meglio: il sintomo si manifesta attraverso una difficoltà di comprensione di qualsiasi situazione io mi trovo davanti (un dialogo, una lettura, il capire dei sentimenti, capire il senso delle cose). Ciò che non saprei dire è se ciò avvenga per un pensiero scatenante (ad esempio se penso: sono diventato stupido, con conseguente angoscia e difficoltà di seguire il filo del discorso)
Utente
Oppure non è influenzato appunto da un pensiero ossessivo; non so distinguere.
Aggiungo considerazioni e concludo:
gli eventi che scatenano tali periodi non sono sempre chiari e volte potrebbero essere casuali.
Riguardo a tali eventi sono presenti umore basso e ideazione suicidiaria, ma li riconduco al sintomo cognitivo, cioè dato che con esso non riesco a fare nulla subentra la disperazione.
Aggiungo considerazioni e concludo:
gli eventi che scatenano tali periodi non sono sempre chiari e volte potrebbero essere casuali.
Riguardo a tali eventi sono presenti umore basso e ideazione suicidiaria, ma li riconduco al sintomo cognitivo, cioè dato che con esso non riesco a fare nulla subentra la disperazione.
Utente
Aggiungo inoltre che durante tali periodi tendo a masturbarmi moltissimo (compulsione?); anche qui però devo dire che la mia libido è sempre stata molto alta di suo anche nei periodi in cui tale sintomo non c’è.
Altro elemento da aggiungere: nel tempo ho sviluppato una fobia per l’HIV (solo hiv, nessun altro virus o malattia) la quale spesso mi porta ad eseguire test per poterla placare.
Altro elemento da aggiungere: nel tempo ho sviluppato una fobia per l’HIV (solo hiv, nessun altro virus o malattia) la quale spesso mi porta ad eseguire test per poterla placare.
Utente
Tale paura per l’HIV avviene in contesti di dubbio o lieve rischio (non ho paura di hiv toccando una mano o oggetti, deve esserci per lo meno un contatto dubbio, seppur minimo). Passo alle domande:
Possibile che tutto ciò sia effettivamente riconducibile ad un disturbo ciclotimico? Può avere senso il DOC? (Riferimento al disturbo cognitivo e paura hiv?)
Possibile che tutto ciò sia effettivamente riconducibile ad un disturbo ciclotimico? Può avere senso il DOC? (Riferimento al disturbo cognitivo e paura hiv?)
Utente
Perché nel primo caso
Il litio fece effetto dopo 2 settimane (0.29 litiemia) ed ora a distanza di quasi un mese invece no (litiemia 0.50 di 3 giorni fa)? Il doc si può manifestare a intermittenza come nel mio caso, quindi per determinati periodi o è sempre presente e per l’intera giornata?
Il DOC non mi è stato diagnosticato da nessuno, è figlio di una mia ipotesi.
Il litio fece effetto dopo 2 settimane (0.29 litiemia) ed ora a distanza di quasi un mese invece no (litiemia 0.50 di 3 giorni fa)? Il doc si può manifestare a intermittenza come nel mio caso, quindi per determinati periodi o è sempre presente e per l’intera giornata?
Il DOC non mi è stato diagnosticato da nessuno, è figlio di una mia ipotesi.
Il fatto che sia stato visitato da diversi psichiatri che non hanno riscontrato sintomi di DoC potrebbe in teoria escluderlo, a meno che la sintomatologia non sia cambiata nel corso del tempo.
La questione cognitiva sembra preminente e probabilmente ha qualche difficoltà nel corso di questi episodi, che la portano a sviluppare la sintomatologia dubitativa.
La terapia ha funzionato, sembra strano che abbia avuto un effetto repentino, e poi più nulla, ma anche le continue sospensioni potrebbero portare ad un quadro come quello lamentato.
La questione andrebbe ridefinita in funzione di questa sintomatologia che non sembra avere risposta alla terapia farmacologica.
La questione cognitiva sembra preminente e probabilmente ha qualche difficoltà nel corso di questi episodi, che la portano a sviluppare la sintomatologia dubitativa.
La terapia ha funzionato, sembra strano che abbia avuto un effetto repentino, e poi più nulla, ma anche le continue sospensioni potrebbero portare ad un quadro come quello lamentato.
La questione andrebbe ridefinita in funzione di questa sintomatologia che non sembra avere risposta alla terapia farmacologica.
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Gentile utente,
Innanzitutto da parte mia è fondamentale premettere che ci sono dei limiti intrinseci nei consulti scritti perché non rappresentano visite dirette.
È dunque impossibile comprendere a pieno la sintomatologia, soprattutto quando si tratta di una storia con molte situazioni da raccontare come la sua.
Premesso ciò, la sua storia descrive episodi ricorrenti di ridotte capacità cognitive, tono dell'umore deflesso, compulsioni (come la masturbazione eccessiva) e fobia per l’HIV.
Il disturbo ciclotimico è plausibile per il pattern di episodi che si risolvono con stabilizzatori, ma la difficoltà cognitiva e la fobia per l’HIV suggeriscono anche un possibile DOC.
L’ADHD potrebbe contribuire ai problemi di concentrazione, ma va confermato con test specifici.
Il consiglio è di proseguire con la psicoterapia e la terapia farmacologica, affidandosi alle prescrizioni dei suo specialista di fiducia.
È importante anche un monitoraggio da parte sua dei sintomi e segnalare eventuali persistenze e/o assenze di miglioramenti nel tempo, così da avere una ottimizzazione del trattamento nel lungo periodo.
Resto a disposizione, le porgo Cordiali saluti
Innanzitutto da parte mia è fondamentale premettere che ci sono dei limiti intrinseci nei consulti scritti perché non rappresentano visite dirette.
È dunque impossibile comprendere a pieno la sintomatologia, soprattutto quando si tratta di una storia con molte situazioni da raccontare come la sua.
Premesso ciò, la sua storia descrive episodi ricorrenti di ridotte capacità cognitive, tono dell'umore deflesso, compulsioni (come la masturbazione eccessiva) e fobia per l’HIV.
Il disturbo ciclotimico è plausibile per il pattern di episodi che si risolvono con stabilizzatori, ma la difficoltà cognitiva e la fobia per l’HIV suggeriscono anche un possibile DOC.
L’ADHD potrebbe contribuire ai problemi di concentrazione, ma va confermato con test specifici.
Il consiglio è di proseguire con la psicoterapia e la terapia farmacologica, affidandosi alle prescrizioni dei suo specialista di fiducia.
È importante anche un monitoraggio da parte sua dei sintomi e segnalare eventuali persistenze e/o assenze di miglioramenti nel tempo, così da avere una ottimizzazione del trattamento nel lungo periodo.
Resto a disposizione, le porgo Cordiali saluti
dott. Tortorelli Fabio M.P.
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Utente
Innanzitutto vi ringrazio per le risposte. Vorrei precisare inoltre che si la masturbazione è effettivamente eccessiva nei periodi in cui tale sintomo è presente, ma non è troppo differente rispetto ai periodi in cui esso non c’é. Inoltre tale impulso non nasce con lo scopo di rimuovere il pensiero sulla difficoltà cognitiva, ma perché è praticamente l’unica cosa che riesco a fare mentre è presente
Utente
Inoltre la paura dell’HIV scatta in presenza di possibili rischi (o se assenti, comunque c’è un incontro a sfondo sessuale con qualcuno) Ciò che mi chiedo è: il DOC (anche senza compulsioni, quindi solo ossessivo) può essere presente a tratti, solo in determinati periodi? E poi, la ciclotimia, o disturbo bipolare in generale, può avere solo fasi depressive e assenza delle maniacali? Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 750 visite dal 18/04/2025.
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Approfondimento su Covid-19
Il Covid-19 è la malattia infettiva respiratoria che deriva dal SARS-CoV-2, un nuovo coronavirus scoperto nel 2019: sintomi, cura, prevenzione e complicanze.
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