Posso sperare in una vita normale?
Gentili dottori,
scrivo per chiedere un parere in merito alla mia situazione.
Dal 1 dicembre ho iniziato a soffrire di depressione e attacchi di panico.
Per tutto il mese di dicembre ho assunto Elopram, 30 gocce al giorno.
Poi, su indicazione dello psichiatra, dal 22 gennaio ho iniziato una terapia con Brintellix 20 mg, una compressa al giorno, che sto tuttora assumendo.
A inizio gennaio ho tentato un primo rientro al lavoro (insegno), precisamente l’8 gennaio, ma ho avuto un attacco di panico mentre mi recavo a scuola e sono quindi rimasta in malattia.
Ho fatto un nuovo tentativo il 5 maggio: sono riuscita a completare la mattinata, ma una volta tornata a casa ho avvertito nuovamente un forte malessere, con formicolii al petto, alle braccia e alla schiena, oltre a un senso di oppressione e disagio.
Al momento sono di nuovo in malattia.
Lo psichiatra ritiene che non fossi ancora pronta per riprendere.
Specifico che ho voluto riprovare a lavorare perché negli ultimi tempi mi sentivo leggermente meglio, anche se il percorso è stato molto altalenante.
Parallelamente alla terapia farmacologica, sto seguendo anche un percorso di psicoterapia: inizialmente online, poi da cinque settimane con una terapeuta in presenza, specializzata in EMDR.
Mi sento molto scoraggiata e ho la sensazione di non riuscire più a tornare a una vita normale.
Faccio fatica anche a guidare da sola e mi sembra tutto molto lontano.
Scrivo per chiedere un parere, un consiglio o anche solo un punto di vista che possa aiutarmi a capire se esistono strade che non ho ancora considerato.
Grazie per l’attenzione.
scrivo per chiedere un parere in merito alla mia situazione.
Dal 1 dicembre ho iniziato a soffrire di depressione e attacchi di panico.
Per tutto il mese di dicembre ho assunto Elopram, 30 gocce al giorno.
Poi, su indicazione dello psichiatra, dal 22 gennaio ho iniziato una terapia con Brintellix 20 mg, una compressa al giorno, che sto tuttora assumendo.
A inizio gennaio ho tentato un primo rientro al lavoro (insegno), precisamente l’8 gennaio, ma ho avuto un attacco di panico mentre mi recavo a scuola e sono quindi rimasta in malattia.
Ho fatto un nuovo tentativo il 5 maggio: sono riuscita a completare la mattinata, ma una volta tornata a casa ho avvertito nuovamente un forte malessere, con formicolii al petto, alle braccia e alla schiena, oltre a un senso di oppressione e disagio.
Al momento sono di nuovo in malattia.
Lo psichiatra ritiene che non fossi ancora pronta per riprendere.
Specifico che ho voluto riprovare a lavorare perché negli ultimi tempi mi sentivo leggermente meglio, anche se il percorso è stato molto altalenante.
Parallelamente alla terapia farmacologica, sto seguendo anche un percorso di psicoterapia: inizialmente online, poi da cinque settimane con una terapeuta in presenza, specializzata in EMDR.
Mi sento molto scoraggiata e ho la sensazione di non riuscire più a tornare a una vita normale.
Faccio fatica anche a guidare da sola e mi sembra tutto molto lontano.
Scrivo per chiedere un parere, un consiglio o anche solo un punto di vista che possa aiutarmi a capire se esistono strade che non ho ancora considerato.
Grazie per l’attenzione.
Dr. Francesco Saverio Ruggiero
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista
43.7k 1.1k
Inizia una terapia con un antidepressivo mantenuto per un tempo minimo di efficacia per poi ricevere una variazione con un altro farmaco che non ha indicazione negli attacchi di panico.
Oltre ai trattamenti che sta facendo, la diagnosi risulta fumosa e senza un trattamento mirato proprio alla riduzione della sintomatologia.
E' ovvio che se sta cinque mesi senza andare al lavoro, ha una sensazione di malessere al rientro.
La questione va rivista in modo appropriato e trattata attraverso una terapia mirata per la sintomatologia.
Cordialità
Dr. F. S. Ruggiero
Oltre ai trattamenti che sta facendo, la diagnosi risulta fumosa e senza un trattamento mirato proprio alla riduzione della sintomatologia.
E' ovvio che se sta cinque mesi senza andare al lavoro, ha una sensazione di malessere al rientro.
La questione va rivista in modo appropriato e trattata attraverso una terapia mirata per la sintomatologia.
Cordialità
Dr. F. S. Ruggiero
https://wa.me/390698234174
https://t.me/FSRuggiero_psichiatra
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Utente
Grazie per la sua risposta dottore!
Il medico che mi ha in cura ha detto che la mia diagnosi è depressione di grado medio.
Ho paura di non riuscire più a tornare al lavoro, che tra l'altro, ho ottenuto con grandi sacrifici e adoro!
La mia depressione e gli attacchi di panico però sono iniziati proprio a causa di un eccessivo stress lavorativo.
Prendevo 15 gocce di elopram già dal 2014 per un evento di ansia generalizzata acuta poi risolto piano piano. Diciamo che non ho più avuto alcun sintomo ansioso dopo aver partorito nel 2019.
Quindi a dicembre queste gocce mi sono state dapprima raddoppiate per poi passare al brintellix.
Mi sono dimenticata di dire che da un paio di settimane assumo due compresse di samefast up per l'umore. Però ecco, la situazione è sempre questa.
Non so se sono io che voglio raggiungere una stabilità che non avrò mai più o magari posso ancora sperare di riprendere in mano la mia vita.
L'unica cosa che so è che ce la sto mettendo tutta, soprattutto per mio figlio!
Il medico che mi ha in cura ha detto che la mia diagnosi è depressione di grado medio.
Ho paura di non riuscire più a tornare al lavoro, che tra l'altro, ho ottenuto con grandi sacrifici e adoro!
La mia depressione e gli attacchi di panico però sono iniziati proprio a causa di un eccessivo stress lavorativo.
Prendevo 15 gocce di elopram già dal 2014 per un evento di ansia generalizzata acuta poi risolto piano piano. Diciamo che non ho più avuto alcun sintomo ansioso dopo aver partorito nel 2019.
Quindi a dicembre queste gocce mi sono state dapprima raddoppiate per poi passare al brintellix.
Mi sono dimenticata di dire che da un paio di settimane assumo due compresse di samefast up per l'umore. Però ecco, la situazione è sempre questa.
Non so se sono io che voglio raggiungere una stabilità che non avrò mai più o magari posso ancora sperare di riprendere in mano la mia vita.
L'unica cosa che so è che ce la sto mettendo tutta, soprattutto per mio figlio!
Dr. Francesco Saverio Ruggiero
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista
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Se ha anche ansia ed attacchi di panico la terapia attuale non è adatta.
L’indicazione di brintellix è depressione maggiore resistente, invece lei stava meglio con l’elopram ed è aumentata l’ansia, per cui, pur volendo fare un cambio di molecola, si poteva valutare una terapia più specifica.
Il ritorno alla normalità dipende anche dalla terapia oltre che da altri fattori, per cui la questione va rivista.
L’indicazione di brintellix è depressione maggiore resistente, invece lei stava meglio con l’elopram ed è aumentata l’ansia, per cui, pur volendo fare un cambio di molecola, si poteva valutare una terapia più specifica.
Il ritorno alla normalità dipende anche dalla terapia oltre che da altri fattori, per cui la questione va rivista.
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 208 visite dal 08/05/2025.
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