Psicosi indotta o tossica da cannabis
Buongiorno, mio figlio 22, anni ha avuto un episodio psicotico a fine aprile ad oggi segue terapia con 4mg di risperidone non ha più fatto uso di THC ma sente sempre una depressione o voglia di fumare anche se sa di non poter più usare io non riesco a credere che possa essere una astinenza effettiva, ma un'astinenza mentale la mia domanda è potrà ritrovare la sua serenità senza utilizzare quella roba ho paura che ci ricada al momento conduce una vita tranquilla ha una ragazza un lavoro e degli amici che io ritengo tossici per lui ma ci sono grazie spero in una risposta
Buonasera,
suo figlio è seguito da un servizio di salute mentale? E' stata effettuata una valutazione delle sua personalità? Ha una persona di riferimento (psicologo, psichiatra) che lo segue con visite periodiche? Il risperidone è fondamentale e va continuato, ma se suo figlio continua ad avere un disagio (non dovuto a sostanze o ad astinenza, il fumo di solito è un tentativo di autocurarsi) è importante che sia aiutato.
suo figlio è seguito da un servizio di salute mentale? E' stata effettuata una valutazione delle sua personalità? Ha una persona di riferimento (psicologo, psichiatra) che lo segue con visite periodiche? Il risperidone è fondamentale e va continuato, ma se suo figlio continua ad avere un disagio (non dovuto a sostanze o ad astinenza, il fumo di solito è un tentativo di autocurarsi) è importante che sia aiutato.
Franca Scapellato

Utente
Grazie,si è seguito da uno psichiatra e ha consigliato di sospendere per ora psicoterapia ad oggi non ha più voci nella testa ma da circa 6 giorni ma ha sempre sonno si sente stanco e un po' di ansia dice che si sente spento perché non fuma secondo lui se potesse fumare gli passa,vorrei sapere si può trattare di astinenza che con il tempo passa e se fosse in quanto tempo o una conseguenza della psicosi .lo hanno visto 4 psichiatra 1, psicologa 1neurologo e hanno detto tutti psicosi indotta da cannabis mancanza di sonno e alcool grazie
Se suo figlio non si sente bene ed è tutt'ora convinto che la cannabis possa aiutarlo è un problema, non di astinenza, ma di diagnosi non ancora precisata, perché "psicosi indotta da cannabis" è una descrizione provvisoria, da rivalutare nel tempo. È possibile che la terapia attuale non sia sufficiente, ma occorre una diagnosi precisa, che richiede un periodo di osservazione con visite regolari. In più c'è in anamnesi il consumo di alcol, un periodo di mancanza di sonno e ancora adesso la frequentazione di amici che lei definisce "tossici".
Franca Scapellato

Utente
Si certo ,le visite regolari con lo psichiatra le sta facendo,e assume regolarmente le medicine 4 mg di risperidone,ma la mia domanda come posso io a casa aiutarlo a fargli comprendere che non è la soluzione la cannabis al suo malessere ma la convinzione che non ha bisogno di THC per rilassarsi e essere sereno e se questa sensazione di ansia passa se lui si convince di non averne bisogno sto cercando di convincerlo ad andare in palestra e di impegnarsi in qualcosa di più salutare è collaborativo ma a volte si abbatte e pensa che la cannabis sia l'unica sua soluzione poi dice va beh ma non lo faccio non sono matto lo so ho capito ma mi manca
I periodi di umore depresso (non sto parlando di malattia depressiva, ma di mancanza di energia) in un giovane che ha passato una fase di esaltazione addirittura con allucinazioni possono spaventare il paziente. In realtà sono normali e possono essere addirittura positivi se il giovane inizia a chiedersi chi è veramente, cosa vuole diventare. Se cerca una via di fuga per non pensare, per non soffrire, non cresce, e la droga e l' alcol sono vie di fuga semplici e a portata di mano. Come madre le suggerisco di ascoltare, di farlo riflettere sulle conseguenze di un comportamento e di una scelta (meglio un "tu cosa pensi di quello che hai appena detto?" piuttosto di un lungo discorso) e di non spingerlo a fare attività se in questo momento non se la sente. Una crisi, anche dolorosa, è meglio della maschera sorridente di chi nega che è successa una cosa importante e grave. Il fatto positivo è che suo figlio si confida con lei e a modo suo le chiede aiuto.
Franca Scapellato

Utente
Grazie mille Dottoressa è stata molto gentile ad ascoltare sono seguita anche io per sostenere al meglio questa situazione ma vorrei avere un contatto 24,/24. Anche se so che non è possibile grazie mille
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 200 visite dal 05/07/2025.
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