Dap e agorafobia

Buonasera,
Soffro di Dap con agorafobia da diversi anni.

Da subito ho intrapreso un percorso psicoterapico con una terapeuta della mia città, durato più di due anni.
Dopo questi anni ho cominciato a valutare i farmaci in quanto la psicoterapia non bastava.

A giugno 2023 inizio con Escitalopram, che però non dà risultati.

A novembre 2023 passo a Venlafaxina, che mi aiuta leggermente ma porta con sé un effetto collaterale molto pesante: l’aumento di peso.

Da sempre sportiva e con un'alimentazione equilibrata, comincio a prendere peso in modo continuo.

Il medico decide quindi di scalare la Venlafaxina e affiancare altri farmaci: Pregabalin (inefficace) e poi Brintellix, che mi provoca nausea quotidiana.

Il peso continua ad aumentare: +10, +15 fino a quasi +20 kg.

Mi sento demoralizzata.


Mi affido allora a un nuovo medico che sospende Brintellix e Pregabalin e mi prescrive Fluoxetina, che mi causa effetti collaterali fortissimi: acne, stanchezza, sudorazione, amenorrea, pressione alta e perfino coaguli.

Nonostante tutto continuo a impegnarmi, ma ogni attività diventa uno sforzo immenso.


A maggio 2025 cambio ancora: inizio Sertralina, mantenendo una bassa dose di Venlafaxina.

Le prime settimane sono difficili: ansia, derealizzazione, attacchi di panico isolati.

Ma poco dopo comincio a sentire un piccolo miglioramento dell’umore.

E, per la prima volta, nessun aumento di peso.

L’ansia però non sparisce: resta sotto forma di nausea, crampi allo stomaco e pensieri intrusivi legati alla respirazione, emozioni piatte e forte angoscia e tristezza soprattutto la sera.

tempistiche e dosaggi:
11 maggio 2025 (inizio sertralina) 25 mg al giorno.
Aumentando di 25 mg ogni 7 gg.


Dal 04 luglio assumo 150 mg sertralina al mattino e 37, 5 mg + 18, 75 mg venlafaxina la sera.
Tuttavia, sto vivendo una serie di effetti collaterali che mi preoccupano molto.
Mi sento svogliata, apatica, con poca energia e umore piatto.
Non provo né felicità né tristezza, ma una sensazione di vuoto emotivo.
Quando l’ansia si manifesta, avverto mal di pancia e nausea, che mi costringono a correre in bagno (cosa che prima non mi succedeva).
La sera è particolarmente difficile: mi sento agitata e faccio fatica ad addormentarmi, nonostante l’ansia sembri leggermente migliorata durante il giorno e sembro avere meno pensieri.

Le mie abitudini quotidiane sono cambiate: procrastino molto, mi sento svogliata e con poche energie.

La mia alimentazione è peggiorata.
La nota positiva è che il peso, però, non è aumentato, oscillando leggermente.

Sebbene durante il giorno, quando sto a casa, l’ansia sembra migliorata, quando esco peggiora, soprattutto in luoghi come il supermercato, dove avverto nodo in gola, attenzione sul respiro, tosse nervosa e caviglie intorpidite.

La libido è calata ulteriormente rispetto a prima che era già bassa.
Piangere mi aiuta a sentirmi un po’ più presente, anche se ho difficoltà pure nel fare quello.
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
La titolazione della terapia è avvenuta in modo troppo veloce per cui è anche logico che in questo momento possano essere presenti fenomeni di tipo paradosso.

Più preoccupante é riuscire ad assumere la venlafaxina a 18,75 mg visto che le compresse di farmaco brand non sono divisibili ed il generico ha dosaggi di farmaco impropri.

Deve quindi attendere che la terapia possa dare un effetto terapeutico più stabile nel corso delle settimane.

La sertralina può portare comunque aumento di peso.

Nel frattempo chiarisce come assume 18,75 mg di venlafaxina?

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Alcuni degli effetti sono tipici, come il calo della libido.
Non si capisce perché associare sertralina e venlafaxina, quest'ultima ad una dose inefficace e soprattutto tale per cui funziona con lo stesso meccanismo della setralina.
Ha provatro alcune cose che niente hanno a che vedere con il Disturbo di Panico (brintellix, pregabalin), non si capisce perché, al di là del ritardo con cui le è stata indicata una terapia farmacologica.
Per il trattamento del disturbo ci sono altre opzioni. Però Lei nella descrizione fa riferimento ad aspetti che sembrano riportare altrove: umore, pensieri intrusivi... Io farei ridefinire anche la diagnosi.

Dr.Matteo Pacini
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Per la Venlafaxina non è impossibile ottenere tale dosaggio in quanto le capsule sono apribili, basta solo munirsi di una bilancina di precisione. È stato necessario fare questo passaggio graduale in quanto scalandola mi ha dato sintomi da rimbalzo (
es. scosse al cervello ecc) davvero davvero fastidiosi.
Mentre per la Sertralina abbiamo aumentato di 25 mg ogni 7 giorni più o meno, fino ad arrivare alla dose di 100 mg (dose iniziata il 5 giugno). Dopo l’incontro con il medico, siccome stavo ancora veramente male, si è deciso di alzare ancora: prima a 125 mg per le prime due settimane e poi a 150 mg (attuale dosaggio). Capisco che anche la sertralina possa dare aumento di peso, ma adesso la preoccupazione più grande è che ci sia un farmaco efficace per me. Avendo avuto questo calo dell’umore non capisco se possa trattarsi di un effetto temporaneo o non va proprio bene per me. Anche perché ormai l’ho iniziata l’11 maggio (anche se a dose minima).
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La Venlafaxina non mi è stata inserita come terapia da prendere con la sertralina, la assumo da quasi due anni e gradualmente la sto scalando per lasciare spazio solo alla sertralina.

Il medico precedente a questo mi spiegava che ci sono dei farmaci label off , creati per una cosa ma ritenuti efficaci anche per altro (come brintellix e pregabalin). Inoltre mi era stato detto che davano meno probabilità di aumentare di peso.

Prima di iniziare con sertralina ho avuto un calo dell’umore in quanto oltre a non riuscire ancora a fare cose come prendere i mezzi o altro, percepisco ancora ansia e ho ancora attacchi d’ansia. Oltretutto i farmaci mi hanno rovinato il fisico, sono sempre stata sportiva e super magra e ora ho un sacco di liquidi accumulati che mi hanno fatto prendere parecchi kili. Dopo aver provato così tante soluzioni e non esserne arrivati a una penso sia normale demoralizzarsi. Cosa non normale è l’angoscia, l’umore piatto e i sintomi che descrivevo sopra , da quando prendo sertralina. E non capisco se bisogna dargli più tempo oppure se non va proprio bene questo farmaco per me.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Le capsule sono apribili ma il contenuto è costituito da materiale inerte e prodotto terapeutico ed i granuli non sono distinguibili tra di essi.

Quindi sta assumendo un dosaggio ignoto, il non avere effetti dipende da due fattori, il primo che assume altro il secondo che può avere dei fenomeni di suggestione sull’uso del farmaco in questo modo.

Anche il fatto di non sentirsi bene può dipendere da quello.

La titolazione ogni 7 giorni è da considerarsi troppo veloce, gli effetti vanno valutati circa ogni 3 settimane minimo per poi stabilire una nuova variazione.

È quindi abbastanza normale che abbia tutti questi sintomi.

Anche io ritengo che comunque la diagnosi vada ridefinita.

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Se possibile, le chiederei gentilmente cosa l’ha portata a pensare che possa essere utile una rivalutazione psicologica più ampia.
Ci sono elementi nel mio modo di funzionare, nel tipo di sintomi che descrivo o nelle reazioni ai farmaci che le fanno pensare a un quadro diverso, o magari a una comorbilità?
Le sarei molto grata se potesse aiutarmi a chiarire questo punto.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Si tratta di una rivalutazione psichiatrica che possa inquadrare in modo più appropriato la diagnosi poiché la risposta ballerina alla terapia andrebbe capita meglio.

Bisogna anche ammettere che in questo momento sembra sottoposta a sollecitazioni di dosaggio in modo inappropriato, incluso l’uso del bilancino di precisione, per cui dopo una fase di assestamento va capito meglio come orientarsi anche dal punto di vista diagnostico.

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
"La Venlafaxina non mi è stata inserita come terapia da prendere con la sertralina"

Si, la prende insieme. E' chiaro che c'era prima, adesso le prende insieme. E' a questo ovviamente che mi riferivo. Sì, ci sono farmaci che sono risultati utili anche al di là delle indicazioni, ma non mi risulta per quelli su quelle specifiche situazioni, al di là di una generica (ma allora si va nel vago) comunanza di alcuni sintomi. In più, ci sono i farmaci più noti e conosciuti e indicati in quelle diagnosi, quindi perché andare come prima cosa sugli altri ?

Dr.Matteo Pacini
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