Disturbo d’ansia generalizzato e attacchi di panico: psicoterapia o terapia farmacologica?

Gentili dottori

Sono una donna di 29 anni e da diverso tempo soffro di disturbo d’ansia generalizzato e attacchi di panico.

Nell’ultimo anno ho anche iniziato a soffrire di agorafobia.


Ho visto due psichiatri, i quali mi hanno prescritto entrambi una terapia con antidepressivi e ansiolitici.

Non ho però mai iniziato la terapia perché sono gravemente ipocondriaca, e ho molta paura ad assumere farmaci perché temo gli effetti collaterali.

Ho particolarmente timore degli psicofarmaci, perché ho pura di qualsiasi cosa possa anche solo leggermente influire sulla mia mente (sono infatti astemia).


Nel mio affrontare il malessere quotidiano ho negli ultimi mesi imparato a gestire l’ansia, a bloccare gli attacchi di panico sul nascere, ad affrontare situazioni che mi mettono ansia.

Tuttavia soffro ancora molto, ho ansia quotidianamente e il solo pensiero di poter avere un altro attacco di panico mi annichilisce.

Mi rendo conto che non posso continuare a vivere così, sia perché soffro troppo, sia perché se dovesse capitarmi un problema di salute che richiede un intervento o qualcosa di invasivo, perderei la testa del tutto.

Vorrei anche diventare presto madre, ma mi rendo conto che non sarei assolutamente in grado di affrontare un parto, soprattutto se dovesse presentarsi la necessità di un cesareo.

Dovrei prendere un antibiotico per un’infezione genitale da Klebsiella pneumoniae, ma da mesi mi tengo l’infezione perché ho il terrore degli effetti collaterali.
Mi rendo conto così di stare compromettendo la mia salute.


Nei casi in cui ho attacchi di panico che non riesco a calmare prendo qualche goccia di Valium, che però cerco sempre di evitare perché la sensazione di sedazione che mi dà mi terrorizza.


Ho pensato di seguire un percorso di psicoterapia, visto che non voglio assumere farmaci.
Ma mi dico che forse non è la soluzione adatta a me, visto che tecniche di rilassamento e autocontrollo le uso già.
Conosco anche le cause della mia ansia (predisposizione genetica, traumi, una situazione di malattia di una persona amata).


Vorrei quindi chiedervi se riteniate comunque opportuno nel mio caso un percorso di psicoterapia, o se la terapia farmacologica sia per me l’unica soluzione.


Grazie e cordiali saluti
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
La psicoterapia non è una tecnica che viene applicata a tappeto, deve essere preventivamente valutata da uno specialista che possa stabilire eventuali percorsi appropriati.

Il problema che la riguarda attiene sia agli psicofarmaci che altri farmaci.

Ha una infezione genitale ma non la cura, eppure vorrebbe iniziare una gravidanza.

Se non cura l'infezione non può iniziare la gravidanza e se fa permanere il processo infiammatorio, esso può interferire con la sua fertilità ponendo anche un rischio di intraprendere una condizione cronica.

Il medesimo ragionamento va fatto per la sua patologia psichiatrica.

Non iniziando la terapia prevista, procrastina i tempi di trattamento e provoca inevitabilmente una cronicizzazione dei sintomi, rendendo più complicato il trattamento futuro.

Ciò può anche riguardare tutte le condizioni future che possono richiedere una assunzione continuativa di una terapia di qualche tipo.

Stabilisca, eventualmente anche attraverso una nuova visita psichiatrica, come iniziare un trattamento appropriato e si attenga alle decisioni dello specialista che la visita.

Resto a disposizione in caso di necessità, un caro saluto

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Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 1.3k 99
Gentilissima,

Nella descrizione di come stai dal punto di vista psichico emerge una buona consapevolezza, e questo è un punto di partenza fondamentale.

Vi è purtroppo molto spesso, nella società in generale, ancora una paura dei farmaci che "possano influire sulla mente", ed in parte è un sentimento comprensibile.

Il punto focale è però che, nel caso in cui si abbia un disturbo psichiatrico (come potrebbe essere un disturbo d'ansia generalizzato), la presenza di una eventuale patologia già influisce sulla mente, ed in modo molto impattante e potenzialmente anche grave, come ti rendi conto anche tu stessa quando scrivi:

"Mi rendo conto che non posso continuare a vivere così, sia perché soffro troppo, sia perché se dovesse capitarmi un problema di salute che richiede un intervento o qualcosa di invasivo, perderei la testa del tutto."

In quest'ottica, quando vi sono questi dubbi, cerco sempre di far riflettere i miei pazienti: è meglio assumere un farmaco che possa agire sulla mente ma in modo prevedibile, controllato, monitorato, cercando di migliorare la qualità di Vita - oppure è meglio lasciare che una patologia di base agisca influenzando in modo incontrollato la nostra mente, potendo causare squilibri imprevidibili e dunque potenzialmente molto più gravi anche di eventuali effetti collaterali dei farmaci?

Il mio è un discorso generale, perché è fondamentale che la valutazione venga fatta nel corso di una visita diretta da parte di uno psichiatra; è però fondamentale acquisire consapevolezza che i disagi psichici già alterano la nostra mente, dunque non curandosi in modo appropriato, la nostra mente risulterà certamente "più alterata".

Anche una eventuale indicazione ad una possibile psicoterapia deve essere eventualmente fornita da uno psichiatra, perché una valutazione medica primaria è sempre indispensabile; la psicoterapia è generalmente molto efficace nelle situazioni di lieve entità, ma se i sintomi sono molto impattanti ed invalidanti, generalmente non è sufficiente.

Il consiglio è dunque di affidarti al parere di uno specialista psichiatra. Se in passato ti sono stati prescritti dei farmaci da due colleghi, è perché molto probabilmente i sintomi sono intensi ed invalidanti, ed in quest'ottica agire farmacologicamente, anche sulla base di ciò che ho scritto precedentemente, è molto spesso la scelta più adatta.

Resto a disposizione per eventuali necessità e spero di aver chiarito i tuoi dubbi. Un caro saluto

dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
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Gentili dottori

Grazie mille per la risposta e i consigli.
Mi recherò nuovamente da uno psichiatra per ricevere una valutazione e una terapia adatta alla mia situazione.

Grazie ancora e cordiali saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
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