Un disturbo d'ansia generalizzato ho iniziato una cura

Buongiorno

avrei bisogno di capire la mia situazione attuale. Dopo essermi stato diagnosticato un disturbo d'ansia generalizzato ho iniziato una cura con cipralex (10 mg/die) durata un anno e mezzo, dopodichè ho iniziato una lentissima riduzione del farmaco durata molti mesi (all'incirca 7). Purtroppo dopo la sospensione totale ed in breve tempo ho avuto una brutta ricaduta che mi si è manifestata con vertigini e stati ansiosi tipici (peso sul torace etc.). Così, dietro disposizioni mediche, ho ricominciato la cura con cipralex che ormai va avanti da 5 mesi.
Ho molti dubbi e diverse domande che mi pongo e alle quali avrei davvero bisogno di ricevere una risposta.
La prima è perchè ho avuto questa ricaduta. Anche se in parte la risposta me la son già data diciamo che mentre "gli stati" ansiosi ho imparato a gestirli per quel che riguarda le vertigini mi sento impotente e vorrei sapere da cosa dipendono praticamente queste vertigini.
La seconda è capire che effetti può avere una cura così lunga con questo medicinale (del quale mi fido e che ho sempre adottato con diligenza), vorrei capire se una cura con questo tipo di medicinale potrebbe destare delle problematiche se adottata a lungo termine. Infine visto che il mio disturbo ha "radici" in buona parte genetiche vorrei capire se potrò mai smettere di utilizzare i medicinali e riuscire a fare la vita che faccio ora, che ho 28 anni, senza aiuti farmacologici. Vi ringrazio.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Il disturbo può essere attivo per anni, quindi la ricaduta può semplicemente derivare dal fatto che il disturbo dopo un po' di autonomia si riesprime sulla base di un funzionamento che è sempre stato "sbilanciato" in quel senso, anche mentre si stava bene. Il farmaco oltre che correggere mentre c'è lascia anche una "scia", una memoria che si estingue gradualmente dopo la sua cessazione, e se il disturbo è ancora vivo ovviamente torna fuori.
Quindi niente la lega ai medicinali di per sé, se non la loro utilità e la cronicità spontanea del disturbo.
Se i trattamenti durano poco (meno di due anni diciamo) spesso alla sospensione ci sono ricadute, non c'è una regola, quindi è anche corretto assecondare in parte la volontà del paziente a sospendere, perché comunque alla ripresa si prevede una nuova risposta, e il disturbo non comporta rischi particolari.

Quando è durata la cura a dose piena, nel primo ciclo ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

tenga presente che la sua indicazione di "radice genetica", non esclude che un mirato approccio di tipo psicoterapeutico (magari combinato con la psicofarmacologia) possa "sradicare" del tutto il problema.

Per ulteriori informazioni provi anche a visitare il sito www.EMDRitalia.it

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie per la risposta tempestiva,

il dosaggio pieno è durato un anno e mezzo. Diciamo che solo dopo aver intrapreso la cura (a 26 anni)ho realizzato che soffrivo di stati ansiosi da quando avevo 16 anni (età in cui ho avuto il primo attacco di panico, senza rendermene conto).
La sospensione non è dipesa da un mio desiderio, ma il medico che mi ha in cura ha considerato che il ciclo potesse terminare, ed effettivamente mi sentivo "guarita".
L'altra mia domanda era quella di sapere gli effetti di lunga durata degli psicofarmaci di questo tipo. Non mi preoccupa il problema riguardante la sfera sessuale, nè tantomeno l'aumento del peso (ero in forte sottopeso prima di intraprendere la cura). Vorrei sapere però se può avere effetti sulla testa nel senso neurologico.

Vi ringrazio molto
[#4]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

In realtà non ci si sente guariti, è un modo di dire. Ci si sente bene, e si spera che non succeda più ovviamente. Però si dovrebbe con serenità sapere che non c'è un parametro che ci dica che sicuramente è finita anche senza cura, è una prova che dopo un certo tempo il medico fa anche per verificare questo, ed è bene che il paziente sappia che non dipende poi da lui prevenire le ricadute, è una questinoe legata al disturbo. Un anno e mezzo per un disturbo d'ansia generalizzata sono non molto, la recidiva è più che possibile. Gli effetti dei farmaci per quel che se ne sa sono neurologici ma di tipo benefico, salvo effetti collaterali durante l'assunzione. Questa preoccupazione è comunque paradossale, come se stesse sviluppando una paura di riprenderli e stesse cercando qualche modo di non farlo. Eviti questo spreco di energie e perdita di tempo. Si rivolga al medico o chieda un secondo parere ma se viene ritenuto indicato reinizi la cura che le verrà proposta.
[#5]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
La ringrazio molto per la sua risposta

la cura (post ricaduta) l'ho già ripresa 5 mesi fa e la sto portando avanti. La mia domanda era legata al fatto di essere "informata" dell'effetto a lungo termine di questi farmaci.
Grazie ancora.
Saluti
[#6]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
L'effetto a lungo termine (anni e anni) si sa con i farmaci più vecchi e meno con i farmaci più nuovi, ovviamente. Però in genere passa del tempo da quando un farmaco si studia e quando è messo in commercio, e se fosse emerso qualcosa "dopo" sarebbe stato segnalato. Si sa invece che i disturbi di solito non si concludono nell'arco di poco tempo, quindi va da sé la conclusione che le terapie, fino a prova contraria non nocive si proseguono specialmente se è provato che in loro assenza vi è ricaduta.
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