Una brutta dipendenza risolta tre mesi fa

Gentili dottori,

sono una ragazza di 30 anni,
5 anni a causa di forti attachi di panico sono stata curata con benzodiazepine che mi hanno portato a una brutta dipendenza risolta tre mesi fa.
Ero arrivata a 100 gocce di minias.
Oggi non ne prendo più.
Lo psichiatra che mi ha seguito mi ha introdotto il Cipralex 20 e grazie anche ad un ottima psicoterapia ho ritrovato un ottimo equilibrio e sto così bene da non crederci!
Ora la mia paura è rivolta alla dismissione del Cipralex.
Avrò gli stessi effetti della dismissione da benzodiazepine ( insonnia, angoscia, ansia )
Il mio buon umore resterà tale?
Quali sono i metodi di dismissione? Ovviamente mi farò seguire dal medico ma sono curiosa di conoscere l'evoluzione della terapia.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Il suo psichiatra le ha dato qualche indicazione in merito?

Consideri che con gli antidepressivi non si hanno manifestazioni di dipendenza.
Il trattamento deve essere sufficientemente lungo.

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dopo
Utente
Utente
Si certo,
mi ha detto che la terapia durerà circa sei mesi in totale, quindi almeno altri tre.
Questo visto che sto reagendo molto bene (per ora) e cerco di aiutarmi il più possibile anche con la psicoterapia cgnitivo comportamentale.

La mia paura è la sospensione poichè con le benzodiazepine ho avuto molti problemi.

Per il resto sono serena e fiduciosa.

Anzi vi ringrazio perchè grazie anche a voi mi sono decisa a chiedera iuto allo psichiatra.

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

sei mesi di cura per un disturbo di panico sono generalmente ininfluenti sul decorso successivo, cioè la percentuale di ricadute è elevata.
Il problema del disimpegno dal farmaco in sé non sussiste.

Sarebbe però meglio che chiarisse la diagnosi rispetto alle benzodiazepine, ovvero che ne prendesse fino a 100 gocce è un conto, che abbia sospeso senza problemi essendo il panico controllato torna, ma la "dipendenza" da benzodiazepine è una malattia a sé stante, altrimenti si trattava soltanto di una condizione di assunzioen continuativa di benzodiazepine che non rischia di ripetersi (rischio che non si stabilisce sulla base di come sta adesso ma dal fatto che vi fosse o meno una dipendenza prima).

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#4]
dopo
Utente
Utente
Mi spiego meglio scusatemi:

ho iniziato ad assumere benzodiazepine (xanax gocce) in concomitanza dei primi attacchi di panico.
In seguito a questa assunzione ho sviluppato una grave dipendenza dalla quale ho provato ad uscire cambiando benzodiazepine ( seguita da un primo medico ), purtroppo non sono riuscita a smettere fino ad un anno fa quando grazie ad un nuovo psichiatra e all'appoggio di una psicologa ho iniziato una lenta dismissione che è giunta al termine circa tre mesi fa.
In tutto questo lasso di tempo non ho più avuto attacchi di panico e da tre mesi assumo il cipralex prescrittomi per tenere a bada l'ansia che era sopraggiunta insieme alla dismissione delle benzo.

Ad oggi assumo un unica pastiglia di cipralex 20 alla sera e niente altro, nessun attacco di panico da anni oramai ma una diagnosi di dipendenza benzodiazepine.


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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Sei mesi non sono sufficienti per un trattamento con assenza di ricadute.

Se non ha più avuto attacchi di panico da anni, il motivo del trattamento quale sarebbe?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Quindi mi par di capire che lo psichiatra abbia ritenuto di mettere una terapia antipanico vista la storia e il progetto di sospendere le bdz, anche se di fatto gli attacchi non c'erano più da tempo. Può essere sensato.

La "grave dipendenza" non è un modo di dire, è una diagnosi che o c'è o non c'è. Non dipende dalle quantità in sé ma dalle modalità, se ha una vera (come la intendiamo in psichiatria) dipendenza da bdz tre mesi questa non si spenge quando si sospendono le bdz, perché significa "tendenza recidivante" ad assumere bdz.
Se invece intende semplicemente che era abituata ad assumerne una certa dose, e non riusciva a staccarsene agevolmente, e per inerzia proseguiva, questo è diverso.
Il fatto che fosse ovviamente assuefatta (cosiddetta dipendenza fisica) non equivale a dire "dipendenza da benzodiazepine" nel senso proprio del termine, è semplicemente una condizione di assuefazione con conseguente difficoltà alla sospensione in chi ha "sotto" il panico.
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