Ansia o ossessione?

Salve. Sono una donna di 33 anni e in passato ho sofferto di forti crisi di ansia con agorofobia. Ho sofferto l'incubo di sintomi d'ansia per quasi 5 anni.Curata con lo Xanax e beta-blocanti per tachicardia ed extrasistole al bisogno che disturbi si fascevano sentire periodicamente. a 25 anni e passato tutto. Mi ricordo il momento quando dentro di me mi sono detta (non ci posso credere sto bene ) L'incubo di ansia era sparito. Fino a qualche mese fa vivevo come una persona normale. Senza paure, ansie eccesive, vivevo bene....
A meta di settembre dopo continue misurazioni di pressione arteriosa perche una volta lo ho trovata un po alta 140/90 sono finita al pronto soccorso con la pressione 180/100 con diagniosi crisi ipertensiva da nevrosi d'ansia.Dopo un calmante EN la pressione a casa 110/70. Però purtroppo la mia fissazione sulla pressione e rimasta. Nelle due settimane successive sono andata al pronto soccorso due o tre volte dopo avermi misurato la pressione in continuazione con la pressione alta 180/110. Cominciavo ad es. 130/80 e mi dicevo non doveva essere più bassa? e mi spaventavo e questa saliva. Dopo avermi fatto tutti i analisi del sangue, ecografia tiroidea e ecografia del adome che mi ha prescritto mio medico curante in collaborazione con mio psichiatra. Risultati alla perfezione. Sono sana come un pesce. Hanno escluso ipertensione secondaria anche quella essenziale. Ipertensione emotiva o da nevrosi d'ansia come ha definito l cardiologo quale mi ha visitato. La mie cura farmacologica e seguente: 20 gocce di SedaNam 3 volte al giorno. 5mg.Lobivon 1 volta al giorno e Xanax al bisogno. Di solito Xanax lo prendo di pomeriggio 7 gocce e prima di andare a dormire 10 -12 gocce per adormentarmi senza paura che la pressione mi salisse come se dipendesse dallo xanax... perche tutte le oscilazioni pressorie che ho avuto la sera tardi.Dopo più di un mese di cura la pressione vria da 100/60 a 130 /80. La cosa che mi e rimasta e la paura tremeda di misurare la pressione nello studio di medico che di solito e nella norma e nei momenti quando penso che sia alta. Quando vedo l'aparecchio per misurari la pressione mi viene ansia pero non riesco fare al meno di misurarla. Il mio pensiero sta sempre li la prssione Quando lavoro quando gurdo la televisione ho sempre paura che mi puo salire da in moento all'altro. A volte corro a casa quando mi prende l'ania che ho la pressione alta e mi tranqulizzo quando vedo che non e cosi. a vplte capita che ho un po altina es.140/85 e vado in crisi che si puo alzare. E assurdo ma mi potete aiutare come fare a no pensare ossesivamente ala pressione che daltronde e normale. Non sono depressa lavoro mi diverto esco con amici mi prendo cura della casa ecc.pero cè sempre l,unico pensiero la pressione. Cosa devo fare? avete visto un caso come il mio? Potete darmi un cosiglio? grazie anticipatamente.
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Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22 3
Gentile utente,
questa eccessiva preoccupazione per un eventuale rialzo pressorio, può essere certamente gestita insieme ad uno Psichiatra.
Per cui, oltre al Cardiologo che le ha dato un ansiolitico per alleviare i sintomi dell'ansia, consulti anche uno Psichiatra che saprà come consigliarlla.

Cordialmente
Dott. Vito Fabio Paternò

www.cesidea.it
info@cesidea.it

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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo a rispondermi. Ho scritto chiaramente che la terapia mi ha dato il mio psichiatra insieme al mio medico di base. Vorrei un'altro parere su quel disturbo.
Grazie
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo a rispondermi. Ho scritto chiaramente che la terapia mi ha dato il mio psichiatra insieme al mio medico di base. Vorrei un'altro parere su quel disturbo.
visto che non sto miliorando quanto vorrei.
Grazie
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Gentile signora,
io descriverei la sua situazione, in base a quanto ha scritto, come 'crisi ipertensive' (od 'oscillazioni pressorie') da causa sconosciuta (finora). Attribuirle a 'nevrosi d'ansia' è una congettura per esclusione, quindi non una diagnosi sicura.
Che lei reagisca in maniera ansiosa alla situazione, o che possa aver avuto altre manifestazioni d'ansia è un altro aspetto.

Ho visto che ha avuto altri sintomi cardiaci, in passato, per cui le era stato consigliato di tenersi sotto controllo cardiologico.

Le consiglierei di separare le cose: si occupi di cuore e pressione presso specialisti esperti (e pazienti), si occupi della sua ansia (o paura) separatamente, senza per forza mescolare le cose. Il fatto di sentirsi seguita bene è di per sè rassicurante, di solito.
Cordialmente

Dr. Gianmaria Benedetti

http://neuropsic.altervista.org/drupal/

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Utente
Utente
Carissimo dottore.
Non so se ha letto bene. ho fatto tutte le analisi possibili. Sto sotto controllo dei medici. Mi hanno esclusa ipertensione secondaria e quella esenziale. Non ho problemi cardiaci. Ho avuto delle extrasistole che non è ho più e piccolo prolasso mitralico. Ho fatto il test sotto lo sforzo ecodopler al cuore e tutto va bene. Penso di aver sbagliato scrive quel post perche dopo aver letto la sua risposta sono andata in panico. Lavoro di tre medici di mio curante del mio cardiologo e del mio psichiatra che mi stanno dicendo che io non soffro di ipertensione e andato via in un secondo.
Uno ha paura di di tachicardia e dei dolori al petto quando ha un attaco di panico io della pressione alta. Può capitare rialzo pressorio quando uno ha crisi di panico? Io ho chiesto solamente come fare a non pensare sempre alla pressione arteriosa. E lei come medico non mi puo negare che a volte i picchi pressori si possono verificare quando uno sta stressato, ha dei probblemi ecc e non deve per forza essere iperteso. Ripeto come fare a non pensare più.? E poi conocse il sindrome da camice bianco?????
Con tutto il rispetto!
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Gentile signora,

Cos'è che l'ha fatta impaurire ed arrabbiare? Un parere diverso da quello che si aspettava? che mette dei dubbi sulle 'sicurezze' che cerca di costruirsi?

E' probabile che starà meglio più facilmente se, invece che cercare 'sicurezze' impossibili e tanto più illusorie e precarie, cercherà di abituarsi a sopportare l'insicurezza.

Se, come dice lei, i picchi pressori sono dovuti a stress, problemi, ecc, è possibile che siano questi a dover essere affrontati, che magari invece rischiano di venire nascosti dalle altre paure.
Cordialmente
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Utente
Utente
Gentile Dr.
Non lo dico io lo dicono i medici. Io ho posto tante volte la domanda ai miei medici ;ma siete sicuri che io non soffro di ipertensione? tutti e tre hanno detto no. Per me sarebbe più facile se fosse cosi. Nonsarei la prima nr l'ultima persona ipertesa. Visto che i miei valori pressori sono tornatoi nella norma il mio medico dice di sospendere il Lobivon e io ho paura. I problemi nascosti forse ma quali. Hp fatto la psicoterapia..... Cercare di costruirisi le sicurezze ma certo. Chi vorrebe vivere senza. Io ancora non ho capito dove sbaglio? per cercare di costruirmi il modo in cui posso vincere le mie paure?
Grazie
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Beh, forse se pensasse che le paure non bisogna 'vincerle', ma solo conviverci, magari starebbe meglio. Non si deve essere perfetti, "basta che funzioni", come dice Woody Allen (ha visto il suo film, "whatever works"?).
(e anche i medici, non sono perfetti, basta che funzionino....)
Cordialmente
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Utente
Utente
Tutti abbiamo le nostre paure anche Lei Dr. La vita ci porta sepmpre alle preocupazioni putroppo. Ma se quelle paure ci condizionano la vita non va più bene. Le spiego. Io non riesco a vivere senza misurarmi la pressione. Lo faccio la mattina quando mi alzo e Ho ad es. 105/65 va bene qunado torno dal lavoro me la misuro dinuovo ad esempio 110/70 prima di uscire al lavoro dinuovo 125/80 e non va più bene perche penso che si sta rialzando che e la pressione perfetta. Come spiegare come se per una persona normale sa 2+2=4 e va bene e per me 2+2=4 e non va bene. Capisce adesso il concetto? E poi quando torno dal lavoro ho già paura di misursrmi la pressione e quella un po si rialza e se non lo faccio ho paura che sia alta e mia agitò ugualmente e io ni chiedo come fare a spezzare questo cerchio???????????? il film me lo sto gia scsaricando lo vedro di sicuro .
Saluti.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Ovviamente non ho la formula magica per dirle come uscire dal circolo vizioso che si è creato e che lei non osa interrompere.
Però qui probabilmente c'è un rapporto di forze: se lei venisse chiusa in una stanza senza possibilità di uscire, e magari 'legata' per non farsi male, probabilmente la 'crisi di astinenza' la farebbe stare malissimo ma poi passerebbe. (vecchia psichiatria...)
Il paragone è utile: lei è come se fosse drogata dal suo misurarsi la pressione, e sta male se non lo fa, una vera e propria dipendenza (psichica).
Mi sfugge perchè la 'droga' scelta è il misurarsi la pressione: come è cominciata?

Un altro film che le consiglierei è quello sullo psicoanalista C G Jung e la sua paziente Sabina Spielrein, "A Dangerous Method", recente, o - secondo me migliore - "Prendimi l'anima" di Roberto Faenza di una decina di anni fa.
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Utente
Utente
Droga scelta misurarsi la pressione!! Uno si droga per stare meglio e poi peggio!!! Io che voglio stare bene mi drogo sapendo per poi stare peggio!!! Questo che mi fa debbole e mi fa impazzire.
adesso le spiego come e cominciata la soria con la mia pressione se ovviamente ha voglia di leggere.
14 anni fa è nata mia figlia co il taglio cesareo. La grvidanza era sofferta pero poi alla fine è nata bambina bellissima sana e adesso posso dire fantasticamente inteligente.
Dopo una settimana dopo il parto nel giorno di uscira a casa dal ospedale ho avuto rialzo pressorio 150/100 il mio primo pensiero era sono malata di cuore. Invece di essere contenta di stare a casa io pensavo se al ospedale anno sbagliato un qualcosa ed io adesso morirò? e fu il primo attacco di panico. Lasciai con la mia madre la bamina e cori al ospedale anzi acompagniata dala vicina di casa, guarda caso psichiatra che ha detto subito un attacco di panico. Al ospedale mi hanno misurato la pressione ed era altissima 210/110 . la pressione poi con dei calmani e tornata alla norma. Però io non mi ero preocupata che h la pressione alta che mi potrebbe far venire un ictus o un infarto io mi ero preocupata che sicuro ho una malatia nascosta del cuore che quella che mia fa salire la pressione. Ovviamente era l'ignioranza nella materia che mi faceva far pensare cosi. a 19 anni e dificile capire molte cose. Nel momento quando avevo la pressione alta e medici cercavano capire perche al mio fianco cera una paziente che poi dopo mi aveva detto; io pensavo che lei no sopravivera. Questa cosa mi ha spiazzato. Poi tutti esami del cuore, nefrologi, niente ero sana . La pressione a casa nella norma dal medico alta. Quindi si era capito che era sindrome dal camice bianco. Poi depressione con agorofobia convinta che se esco di casa mi capita qualcosa che morirò come e uscito di casa mio padre ed e morto al improviso. Non si sa perchè. o era un infarto o un neurisma o un ictus. Lo ho trovato io qando avevo 13 anni e mezzo. Ci ho impiegato 1 anno per capire che ho il cuore sano: le mie extrasistole sono cominciate dopo che un miliardo di cardiologi mi hanno detto che ho cuore sano sono arivate queste come se fossi per dire gurdate non ho il cuore sano. E poi altri quatro anni per capire ke per le extrasistole non si muore e sono scomparse anche quelle. Però misurarmi la pressine dal medico mi ffasceva andare in panico. A casa molto di meno. Il periodo in cui mi e passato tutto dopo nesima visita di controllo da un cardiologo ke mi fesce fara test da sforzo. E mi ricordo avevo tanta paura. Però lo fatto. Era eccelente extrasistole sparite sotto lo sforzo massimo con la pressione 120/70. e mi ha detto visto che sul holter sono uscite 8000 extr. che non quantita ma la qualita fa il pericolo. e da li mi sono detta basta medici voglio vivermi la vita. E cosi vivevo anni sereni e tranquilli.
Questo anno a settembre dopo una giornata al mare ho pensato mi misuro la pressione che mi faceva anche piacere a farlo perche tenevo sempre bassa (ovviamente a casa dal medico un po piu alta )
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Utente
Utente
Scusa o inviato non finendo..
Ed era 140/90 non so perche sono andata in panico. Si rialzata ancora 150/100 Poi 160/100 e poi sono andata dal mio compagno gridando porata mi al ospedale ho la pressione alta non voglio morire e cosi e cominciato tutto dal capo. Al PS 180/100 e ci siamo. Adesso non ho paura per il cuore che sia malato ho paura che la pressione alta mi faccia male veramente se non controllo le mie reazioni . E mi creda se vedo 135/85 mi prende il panico e questa creszce picresce più mi prende il panico ecc. adesso che con semplici rilassanti a base di erbe e lo Xanax e 5 mg di lobovon al giorno non si puo tenere sotto controllo la pressione cosi alta. Cie io non ho la pressione alta sempre: la pressione mi sale dopo un attacho di ansia. e si mantiene poi scende da sola dopo 15 minuti venti senza medicine adesso anche con Lobivon non sale neanche e io non riesco non pensarci alla pressione come se qella doovesse dare l'inizio alperiodo del incubo della depressione che ho vissuto dopo il parto della mia figlia. Non so se mi sono spigata bene e mi scuso per errori ma non rilleggo mai qesto che ho scritto e poi l'italiano non è la mia lingua madre. Ci vivo qui da 9 anni. Spero di essere chiara e ringrazio molto che mi sta aiutando a capire quell caos che mi sono creata nel mia testa, purtroppo sul cerrvello non ho il controllo ma sulla mia mente dovrei. Magari non sono ancora tanto matura per poter non avere bisogno di nessuno per superare tutto questo.
Piu ci penso su di me concludo che cè veramente quqlcosa che non va in me.
Grazie per il supporto e sopportazione
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
"Droga" nel senso che non ne può fare a meno, e che anzi tende a doverlo fare sempre più spesso, come succede non solo con le sostanze, ma col cibo e con certi comportamenti: sono abitudini (dannose) da cui uno diventa dipendente.
Lei parla di 'depressione' e agorafobia dopo la nascita della figlia quando aveva 19 anni, che è anche l'inizio della sua cosiddetta "sindrome da camice bianco".
Non è raro che la nascita di un figlio faccia scatenare una 'crisi' nel periodo post-partum, più o meno prolungata, con sintomi diversi. Lei dice che si preoccupava di avere una malattia di cuore, anche per il ricordo della morte improvvisa di suo padre. La nascita di sua figlia coincise quindi con l'arrivo di paure di morire lei stessa... (non si offenda anche qui, Lei sembra ipersensibile a commenti o parole che non si aspetta...)
Poi a un certo punto stette meglio fino a qualche mese fa quando ricadde nel comportamento 'sintomo', la curiosità di misurarsi la pressione e da lì è ripartito il circolo vizioso paura / controlli. Ricordo che anche in altri campi della medicina si vedono comportamenti simili, con esecuzione di esami che, fra errori e variazioni e controlli tengono i pazienti in altelene molto ansiogene per periodi prolungati.
E' una conseguenza dell'ipermedicalizzazione attuale della vita quotidiana che di èer sè è diventata una fonte di ansia diffusa. Per la 'prevenzione' si rischiano conseguenze dannose, è un dibattito aperto.
Per allargare il campo di osservazione rispetto al sintomo, che ritengo sempre utile, le chiederei se c'è qualche evento nel suo ambiente di vita in questo periodo, qualche cambiamento o altri fatti che riguardino lei o i suoi familiari o l'organizzazione di vita. Ha accennato di essere arrivata in Italia nove anni fa. Immagino che non sarà stato facilissimo affrontare immigrazione e cambiamenti, con una figlia e con tutte le difficoltà ...
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Utente
Utente
Ho capito il discorso della droga questa volta non mi ha capita Lei. Lo so di "drogarmi". Ha usato il paragone perfetto! Intendevo a dire che so che la droga mi fa male che sto bene in questo momento quando mi drogo e poi sto peggio per astinenza.E questo mi fa rabbia non qello che ha detto Lei. Mi perdono Dr. non sono una persona ke si arabbia quando sente quello che non vuole. difendevo solamente le mie ragioni.
Ho visto il film Prendimi L'anima. Film bellissimo. L,amore e fiducia in qualcuno fa dei miracoli, Freud e il mio preferito. Potrei parlare tanto di quel film dico solamene che Sabina aveva la forza di lasciar andare la sua droga che la fatta uscire dal incubo e cominciare. Io ho la forza ma non ho il coraggio.
Alla sua domanda di quello che ho intorno le respondo più tardi. Mi dispiace però devo scappare al lavoro. Lei mi è stato di grande aiuto e mi da un supporto di quale ho bisogno.
Grazie gentilissimo.
P.s Iri dopo avermi visto il film non avevo piu bisogno sapere niente della mia pressione fino a sta mattina. Per un po ha funzionato
[#15]
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Utente
Utente
Carissimo Dr.
Si coincide perfettamente la nascita di mia figlia con la paura che potessi morire io stessa. E non mi offendo assolutamente, perche ha perfettamente raggione. Come se avessi paura di lasciarla come mi ha lasciata mio padre. Come se avessi paura di uscire di casa (anni fa) e lei mi trovasse morta come io ho trovato morto mio papà dopo che è uscito di casa lui. Questo lo presumo io dopo tanti anni che il problema di agorofobia non cè più. Non posso avere la certezza delle mie idee però penso che era dovuto a quel fatto.
Mi chiede della mia vita eventualmente dei cambiamenti. I cambiamenti non ci sono stati. Cè una situazione in qui non vorrei mai trovarmi però purtroppo ci sono. Rigurda mio fratello. Ha 36 anni. Una persona che amo da morire ma da quando non cè più nostro papà lui non ama me. Persona ricca di soldi e secondo me povera dei valori della famiglia. Mi ha fatto passare l'infanzia e sopratutto il periodo della mia gravidanza e dopo il parto facendo mi capire che non valgo niente come persona.Non sono mai stata una persona ad altezza delle sue aspettative. La gravidanza nella givane età, matriomonio fallito, l'universita non finita ecc. problemi economici ecc. A 24 anni ho preso la decisione di trasferirmi in Italia. Da 3 anni abbiamo raporti diciamo civili ci parliamo, quando ci vediamo anche qualche abbraccio. Adesso non le dico dei particolari però lui mi sta aiutando a pagare un debito che non sapevo di averlo. Il fatto è che per me è nesima sconfitta davanti a lui e me stessa.
Si non è facile vivere in paese che non è tuo. Ci devi mettere il doppio in qualsiasi cosa tu fai. Io vivo in piccolo paese del sud della Puglia quindi può immaginare quanto tempo ci è voluto di avre il rispetto della gente del posto e che ti accetino come fosse una di loro. Quando ricominci qualsiasi cosa e dificile. La lingua, mentalita, abitudini lavorativi, amicizie però sono riuscita a stare bene. Sa che cosa mi fa sembrare strano. Ho affrontato il tragurdo della mia vita cambiandola completamente , venedo da sola in un paese straniero non avendo qui nessuno, ne un soldo in tasca non conoscendo la lingua, con un flaconcino Di Xanax(quello non poteva mancare mai haha) e mi preocupo della ipertensione che non ho o mi somatizzo da sola. Questo non riesco a capire. Essere forti cosi tanto e deboli sotto altri aspetti.
Io vorrei tanto ad aiutarla a capirmi ma non so cosa scriverle che potesse essere d'aiuto. Non e facile parlare di se in questo aspetto. Non ne facile parlare di se a prescindere. Se vole mi chieda Lei, le rispondo . magari cosi riesce a darmi una "dritta" da uscirne da tutto qesto. Mi creda sono stanca di non sentirmi libera dalle medicine e tuuto il resto. Vorrei finalmente stare serena ne ho abbastanza fingire davanti me stessa che va tutto bene che poi passa da solo....
Cordiali saluti.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Non è importante che 'capisca' io, è importante che lei esca dallo stato d'animo in cui entra in quei momenti, o impari a evitare di entraci quando ce n'è il rischio.
Mi sembra che suo fratello le ha fatto un po' da padre, quasi sostituendolo come figura da cui 'dipende' in questo momento per il debito... (di fronte a cui si sente ancora sconfitta)
Il giudizio di lui pesa
"...non valgo niente come persona.Non sono mai stata una persona ad altezza delle sue aspettative. La gravidanza nella givane età, matriomonio fallito, l'universita non finita ecc. problemi economici ecc. "

E' un legame con la sua famiglia di origine (però mi pare non abbia nominato sua madre), un legame a doppio taglio, sembra... E i suoi sentimenti devono essere complessi, verso la sua origine.
Indubbiamente con la sua paura sembra rivivere l'esperienza di suo padre: quasi un modo di mantenere il ricordo, di non staccarsi dalle sue origini?, anche se un modo appunto piuttosto complicato, forse come i suoi sentimenti
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Utente
Utente
Salve Dr,
Si il giudizio i mio fratello pesa tantissimo. Tante volte penso che cosa direbbe lui come se avrei bisogno di sua approvazione la sua "benedizione" o che vorrei che lui capsse che persona veramente sono. Penso che lui veramente non mi conosce e mi fa rabbia che non vuole realmente conoscermi e penso che sarebbe orgolioso. Non capisco che vuole dire il legame a doppio taglio. Odio e amore per caso? Che i miei sentimenti sono molto complicati si molto. Sia nei confronti di mia madre sia di mio frayello sia di mia famiglia intera. Mia mamma e una donna non saprei come definirla. I raporti con lei da qualche anno sono ottimi. Ci sentiamo varie volte al giorno per tel. parliamo di tutto e inizimo anche parlare dei legami tra me lei e mio fratello. Inizia a parlare con noi come dovrebbe parlare una madre. Peccato che lo fa dopo 33 anni. Ieri mi ha detto ho sbagliato tanto con te e tuo fratello ma sai cera negozio da portare avanti e io so che solamente una scusa. per farla liberale dalle sue colpe le ho permesso di finire discorso con questa scusa, al meno lei si sente più libera. A volte mi sembra di capirla cio è i suoi comprtamenti quando avevo bisogno di lei e lei non cera. A volte la vita ti porta di fare delle scelte che non vorresti mai fare e ne sei costretta o non hai la forza di fare diversamente. Mia madre si era risposata. Ero mlto contenta per lei pero poi quando tua mamma mette un uomo "davanti ai suoi figli non va più bene. Le dico solamente questa. Erano alle otto di una sera d'inverno: Ho corso da casa mia a casa sua perche avevo una forte crisi d'ansia sapendo che non sono benvenuta a casa sua da parte di suo marito e sono stata li sulla panchina sotto il palazzo dove vivevanno gurdando nelle finestre della sua casa ad aspettare che la crisi passasse. La cosa che no riesco a capire perche quell uomo mo odiava cosi tanto. Io che ero la prma ad accettarlo nella famiglia. Adesso liu non cè più. E morto anni fa di un tumore al polmone con metastasi sul cervello.
quasi un modo di mantenere il ricordo, di non staccarsi dalle sue origini?, anche se un modo appunto piuttosto complicato. Come faccio a staccarmi dalle mie origini? e tutto quello che ho. Ricordo di mio padre mi da serenita e speranza che vero amore esiste sulla faccia di questa terra. Mi fa ricordare che vera famiglia esiste e il calore dentro di essa esiste veramente.
Lei la seconda volta volta mi fa piangere. Non mi succede spesso.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Spero non sia un pianto di disperazione. Non vorrei farla star male.
Crescendo uno impara (anche se è difficile accettare) che i genitori sono persone con i loro difetti e le loro incapacità. Se ha avuto molta sfortuna i genitori possono essere stati quasi incapaci se non peggio. E si trova magari a doversene occupare quando loro, vecchi, hanno bisogno. Su questo ho visto un film molto bello e molto duro, di recente (quanti film, in questo thread...): "Beyond" di una regista svedese che aveva lavorato con Bergman, Pernilla August.
E' duro a volte trovare un equilibrio fra la famiglia di origine e la nuova famiglia che uno ha costituito, i figli, ecc. I sentimenti a volte si mescolano, le accuse e i sensi di colpa si confondono, capita che uno va nel pallone.
La crisi d'ansia che lei ha descritto, sotto casa di sua madre, lei fuori e sua madre dentro con il nuovo marito mi sembra abbastanza significativa, accanto all'impressione che lei si identifichi con suo padre nella paura di morire improvvisamente, come se si fosse messa al suo posto...
Spesso i figli si oppongono al nuovo compagno del genitore morto - anche se apparentemente lo accettano. Ho seguito il caso di una ragazza diventata anoressica, per un periodo, per l'ambivalenza verso la madre e il nuovo marito, che lei viveva ( senza volerlo ammettere) come un tradimento di quello perduto, anche in quel caso una morte improvvisa. Dopo un lavoro abbastanza lungo, più di un anno, in cui sia la ragazza che la nuova coppia genitoriale ha potuto esplorare un po' meglio i sentimenti soffocati, la ragazza è uscita dalla crisi.
Può darsi che anche lei, signora, debba fare i conti con i sentimenti ambivalenti, di odio e amore, verso sua madre, complicati forse dal fatto che anche il nuovo marito è morto...
PS Doppio taglio intendevo che taglia e fa sanguinare anche chi lo tiene, come un coltello con una lama anche al posto del manico... pensavo come se uno si tenesse a un legame che 'taglia' e fa sanguinare la mano che lo tiene... quindi certo, odio e amore insieme sono i sentimenti connessi
[#19]
dopo
Utente
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A volte stare male fa stare meglio. Come se dopo la pioggia arriva il sole. No non è un pianto di disperzione forse di liberazione. Lei mi è di grande aiuto e non sa quanto. Mi aiuta di chiarire le idee su tante cose. Ne ho veramente bisogno.Immagina che sono riuscita di togliermi la dose mattituna di Xanax. Come Sembra che non è ho piu tanto bisogno di prima. Mi sento molto più tranquilla di prima. La pressione la misuro ugualmente ma con meno peso di prima. Prima di avere pressione alta mi dava un ansia terribile come se un sintomo della morte. Adesso penso invece se la trovo alta ci sono delle medicine che ma la fanno abassare senza un terrore. Mi e capitato pochi minuti prima gurdando l,apparecchio ma se mi arriva a 300 che faccio? ansia ....poi ho pensato che veramente non sono normale mi sono fatta una risata dentro me stessa. Ho visto il film i "dangerous method" sempre un circolo vizioso. Problematica uguale come nem Prendimi L'anima vista da due punti di vista. Dovrò rivederlo di nuovo per capire meglio i particolari. Ho finito di guardarlo 5 minuti fa. A caldo no riesco ci devo pensare. Mi chiedo quanto si rispecchia Lei in questi due film (anzi il concetto sempre quello il medico e sempre lui la peziente e sempre lei. La psocoterapia e partita da loro) ivviamente sotto i aspetti lavorativi. Che abbia una grande umanita questo è senza dubbio per qesto la ringrazzio. Per la sua umanita. Perche a volte noi persone con dei probblemi con delle fobie siamo trattati con troppa leggerezza e veramente ci è dificile vivere cosi.
Grazie con tutto il cuore per la sua profesionalita, atenzione ed umanita.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
La ringrazio per le gentili parole, ma non esageri: se ne viene qualcosa di buono, non è merito mio ma del metodo che cerco di applicare. E' questo metodo che cerca di cogliere l'umanità delle persone, e non solo le loro singole funzioni meccaniche. A volte è necessario occuparsi anche di quelle, però.
[#21]
dopo
Utente
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Caro dr.
Adesso io lo so che "fare mama" e un impegno più dificile di questo mondo, siamo anche donne quindi, mia mamma in fondo la capisco. Non era neanche facile per lei. Non le ho detto che mia mamma ha dinuovo un compagno. Non lo fatto perche non mi sembrava importante. Adesso invece si. Le mie nuove crisi d'ansia sono cominciate più o meno nel periodo che mi ha detto che hanno preso la decisione di vivere insieme o forse un po prima. La domanda che mi sono posta in quel periodo se avro bisogno di andare vivere da mia mamma come faccio? E vero mi sono posta questa domanda..... Perche oltre lei ed mia nonnna non ho un posto dove andare se dovrei o vorrei tornara al mio paese. Sembro una bambina capriciosa ma mi crede non è cosi. Io dalla vita non pretendo molto. Vorrei stare solamente più serena e tranquilla.
Grazie.
[#22]
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Utente
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Singole funzioni mecchaniche, a volte bisogna ocuparsi di quelle, però. Che cosa vuol dire? Che cosa intedde per le funzioni mecchaniche? Se è cosi gentile a spiegarmi.
Grazie
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
E' come quando fischia la valvola della pentola a pressione: può darsi che sia un problema meccanico della valvola ma di solito è perchè c'è un eccesso di pressione quando la pentola è sul fuoco...
Quanto all'ultima informazione, che le recenti crisi sono cominciate in coincidenza con la presenza di un nuovo compagno di sua madre, e che il suo pensiero va al non aver un posto per lei a casa, mi sembra un elemento importante che mostra come in lei, che è madre di una ragazza già adolescente, mi sembra, c'è ancora una bimba che si sente cacciata via dal lettone dei genitori, o della mamma, ed è preda di paure, rabbie, gelosie... La pressione è alta e la valvola fischia, in vari modi o sintomi...
Mi ricorda un contemporaneo consulto di una mamma che non ha dato il suo seno alla figlia per una sua ipersensibilità al contatto fisico... la figlia non lo sa ma forse si sente respinta dalla madre, e ne è disturbata...
La vita è complicata
[#24]
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Utente
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Si la vita è complicata.
Da qando mi ricordo ho avuto sempre dubbio se mia mamma mi avesse amato veramente. Cera un periodo nella mia vita che mi domandavo se non sono adottata da miei genitori. I dubbi mi venivavano quando vedevo la diferenza in cui mia madre trattava mio fratello e come trattava me. Come se in lui vedeva di più. Non so come spiegare. Come se lo amasse di più. Lo dicevano anche le mie zie. Pensando ci adesso che le cose vanno molto meglio tra me e mia mamma e succesu anche che mia ha scritto nel auguri di buon compleanno che mi ama in fondo non ho fiducia se e sentimento suo e sentito veramente. Vede mia mamma a volte non ci diceva mai le cose come stavano. Non diceva le bugie ma quasi. Come se avesse paura ad affrontare le cose con me con mio fratello. Diceva le mezze verita coperte con piccole buggie giusto per .....prendeva la vita vada come vada.....Mi diceva una cosa poi faceva l'altra..Da quando ero adolescente mi facieva capire che gli umini in genere sono una cosa sbagliata. Io i primi miei amori ho vissuto sempre con paura, non accetazzione, di nascosto come se fosse una cosa sbagliata. Anche se ho un compagno da 9 anni ancora ho questa sensazione. E una cosa assurda visto che mia medre si era sposata 2 volte purtroppo e mi dispiace per lei che è rimasta vedova e ancora ha una persona . Dove e la logica di tutto questo. Andare a ballare per me era sempre la guerra per mia madre la cosa sbagliata e lei adesso va a ballare due volte la settimana e come faccio non essere arrabiata con lei???????????
Non mi ci ritrovo in niente. La amo tantissimo ma forse e ora di lasciare il passato alle spalle e di acontentarci di quello che si ha. Ieri e oggi mi sento più ansiosa del solito. Ho bisogna di misurmi di più la pressione. Ieri mattina mi sono alzata ho preparato la colazione per noi e peri gatti ho misurato lapressione e avevo 80/60 mi sono spaventata che era bassa e piano piano e risalita su 90/60 poi 100/60. Durante la girnata sempre nella norma .Ieri non riuscivo di addormentarmi avevo la sensazione come la prima volta quando ho avuto la crisi con rialzo pressorio. Mi sono alzata ho misuato di nuovo ed era nella norma. i chiedo perche questa ossesione? Perche non riesco non misurarmela. Tanto sto prendendo il Lobivon sono più omeno coperta. Ho questa ansia in fondo che sparisce con lo Xanax ma pensiero rimane sempre quasi fisso. Ogni tanto ultimamente pero come se la barira che ho nel cervello si abbasasse e vivo attimi di normalita. Ieri e oggi quella barira di tensione o forse insicurezza non si vuole abassare. Forse sto facendo troppi conti con il passato o forse finalmente. Questa volta spero di farli bene e chiuderli una volta per sempre che fanno troppo male per viverli quotidianamente. Non riesco ad uscirne di questo cerchio! Mi chiedo cose devo eliminare prima dal cerchio? Mi aiuti dr. la prego.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
I conti col passato non si possono chiudere una volta per sempre: bisogna accontentarsi di trovargli un posto dove non diano troppo noia e non impediscano di vivere nel presente. (Per inciso anche il futuro bisogna lasciarlo dov'è, pensarci troppo non serve a granchè, poi spesso le cose sono diversissime da come si pensava...). Comunque invece che 'eliminare' io sarei per 'archiviare'. Eliminando si elimina anche una parte di noi.
E forse lo stesso vale per l'ansia: non credo si possa annullare, senza annullare anche altre importanti facoltà mentali. Bisogna trovare un modo per renderla meno potente, conviverci imparando a sopportarla. A volte vale quel detto orientale: sedersi sulla riva del fiume e aspettare che passini i cadaveri dei nemici, ma io credo si riferisse alle ansie e a tutto il resto che ci disturba. Spesso se si aspetta e si riesce a resistere molte cose passano e cambiano aspetto...
Imparare ad aspettare, a vedere meglio le cose senza precipitarsi a fare qualsiasi cosa (che spesso le peggiora), spesso aiuta molto. E' quanto ricordava un grande psicoanalista inglese, di nome W.R. Bion, che era nato in India e forse aveva assorbito qualcosa della cultura orientale, che è così lontana dalla nostra frenetica concezione di vita.
Cordialmente
[#26]
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Grazie per tutti consigli.
Le faccio l'ultima domanda e prometto che lle lascio in pace. La persona come me (visto la mia "cartella clinica":) ogni quanto tempo dovrebbe misurarsi la pressione? La domanda forse stupida ma importante per me. Il mio medico curante dice anche che potrei sospendere il Lobivon, Lei che cosa ne pensa?
Spesso se si aspetta e si riesce a resistere molte cose passano e cambiano aspetto...
Provero questo metodo....La ringrazio infinitamente per il tempo che mi concede e consigli che sono utilissimi.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
La domanda sulla pressione è come la lingua che batte dove il dente duole, o come un'ultima piccola trappola.
Penso che occuparsi della pressione serva per non pensare a tutti i suoi pensieri... Se invece riesce a pensarci e metterli un po' a posto, come si diceva, probabilmente la pressione passerà in secondo piano, quasi senza accorgersi.
Cordialmente
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La crisi d'ansia che lei ha descritto, sotto casa di sua madre, lei fuori e sua madre dentro con il nuovo marito mi sembra abbastanza significativa, accanto all'impressione che lei si identifichi con suo padre nella paura di morire improvvisamente, come se si fosse messa al suo posto...

Puo sviluppare il concetto dr. Ci sto pensadno da un po su questa affermazione, Messa al suo posto in che senso?

Grazie
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Nelle righe subito sotto sviluppavo:"Spesso i figli si oppongono al nuovo compagno del genitore morto - anche se apparentemente lo accettano. ...
Può darsi che anche lei, signora, debba fare i conti con i sentimenti ambivalenti, di odio e amore, verso sua madre, complicati forse dal fatto che anche il nuovo marito è morto..."

E inoltre: "Quanto all'ultima informazione, che le recenti crisi sono cominciate in coincidenza con la presenza di un nuovo compagno di sua madre, e che il suo pensiero va al non aver un posto per lei a casa, mi sembra un elemento importante che mostra come in lei, che è madre di una ragazza già adolescente, mi sembra, c'è ancora una bimba che si sente cacciata via dal lettone dei genitori, o della mamma, ed è preda di paure, rabbie, gelosie... La pressione è alta e la valvola fischia, in vari modi o sintomi..."

"Messa al suo posto", o meglio come se avesse assunto la difesa dei 'suoi interessi', come un avvocato o un agente testamentario, o come l'erede di suo padre, che però teme di ereditarne anche la morte improvvisa.
Forse se lascia andare suo padre (una volta c'era l'idea che le anime non potevano trovare pace se non i morti non avevano avuto onoranze funebri secondo certe procedure...) lei può rinunciare anche a un'eredità troppo scomoda (quella di dover controllare la madre e di portare il rischio di una morte improvvisa...)
Ma sono solo congetture che mi vengono leggendo le cose che scrive...
Però ho l'impressione che lei sia 'occupata' da cose simili e non possa avere posto abbastanza per la sua vita.
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Salve Dr

Ci sto pensando di quello che ha scritto. non ci ho pensato mai sotto quel punto di vista. Attaccamento morboso a mia madre. Presumo che di quello si parla. Forse ha ragione. La chiamo 3 o 4 volte al giorne. Pensavo che il raporto di "amicizia" invece ripensandoci non è cosi. Quando la chiamo e per un motivo o l'altro non risponde mi vengono subito i ipensieri che è capitato qualcosa di brutto. Ansia per mia madre. Magari solo paura per perdere l'altro genitore.
Però ho l'impressione che lei sia 'occupata' da cose simili e non possa avere posto abbastanza per la sua vita.
Anche qui cè un pò o tanto di verita.Io, spirito libero, spesso devo stringere i denti e amettere che nero sia bianco pur è nero. Ciò è vivere nel modo avolte chiuso e ottuso. adesso da sola mi pongo la domanda. Che ci faccio qui. Forse sono più incasinata che sospettavo. O forse io sono ipocrita verso me stessa di più quanto gli altri sono verso di me...
Che cosa ne pensa Dr di medicina orientale ? oggi comincio agopuntura.... Tanto la risposta la so già....Basta.Che.Funzioni....:) e un capolavoro:) Borisov fantastico, Avrei dovuto vederlo prima....le punture di zanzare no asociavo mai al morbillo hhahah.....a parte scerzi il film ti fa pensare e riflettere tanto,ma veramente tanto.Sembra che ogni tratto della nostra vita che lo viviamo intensamente con ansie, preocupazioni e le felicita e solamente un pasaggio a un qualcosa che andiamo a scoprire giorno per giorno....
La domanda sulla pressione è come la lingua che batte dove il dente duole, o come un'ultima piccola trappola.
NON VOGLIO PIù LE TRAPPOLE .....
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
A noi da piccoli insegnavano che "l'erba VOGLIO non cresce neanche nel giardino del re"... Mi viene da ricordarlo ogni volta che qualcuno usa quel verbo, in questo periodo in cui bisogna essere invece "sempre allegri" come cantava Jannacci e volitivi ('assertivi' va di moda...) per non dire decisionisti e senza timori, dubbi ansie e incertezze... con le conseguenze che si vedono anche nella crisi economica che spazza via tutte le certezze di ieri...
E' un mondo storto, questo, a mio parere, e diventiamo storti anche noi, se ci adattiamo alla pubblicità e alla propaganda.
Penso che l'oriente abbia molto da insegnarci, specie nel rapporto col passato e col futuro, e vedo che lei anticipa già le risposte...

Ma chi è Borisov? non la seguo
[#32]
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"l'erba VOGLIO non cresce neanche nel giardino del re"...qesta mi piace molto...e non sono mai cresciuta con dei valori "VOGLIO."
Boris mi scusi non Borisov o scritto male . Boris -"Basta che funzioni", il ruolo fondamentale nel film.
Mi scusi non anticipo le risposte,non volevo offenderla, mi sono permessa di scriverlo perchè una volta mi ha scritto(e anche i medici, non sono perfetti, basta che funzionino....) "
Cordialmente
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Non era un'offesa, anzi, mi ha fatto divertire che lo avesse scritto, 'anticipandomi': aveva imparato bene! era una battuta!

Mi sa che la paura di offendere è come il timore di varcare un limite, violare un tabù. In effetti secondo me la paura (l'ansia, il panico) viene quando uno pensa di aver violato un tabù, di aver violato una proibizione, un luogo 'sacro'.
E' vero che ci sono persone che si offendono facilmente, (anche i medici si sentono 'sacri', a volte...)ma di solito la paura viene da una proibizione interna, che uno si porta dietro come la classica nuvoletta sulla testa...
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Secondo Lei il mio TABU quale è?

Oggi sto andando in pallone . Da un periodo i tempo ho problemi di deglutazone, visto che soffro di ernia iatale e reflusso gastroesofageo non mi ero molto preocupata. Il disturbo veniva e andava. Erano periodi che non avvertivo proprio il problema. Ultimamente a volte non mi fa finire di mangiare come se qualcosa mi ostruisse la gola, come se non avessi la forza di mandare giù il cibo. Sensazione bruttissima. Oggi ho letto un articolo che disfagia può essere un sintomo del tumore. Ho paura. Un pizzico di razionalita mi dice solamente che prendendo ansiolitici i sintomi del ernia possono pegiorare. Ciò non cambia che ho sensazione contina di avere incollato qualcosa da parte di destra della gola e ma la sento piu stretta. Vado in ansia no so che cosa fare. Ho preso Xanax pensanso che forse l'ansia mi fa i scerzi con altro sintomo ma non sta passando..........Ho paura.....
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Beh, non so se questa paura dà il cambio a quella della pressione alta. Quasi un nuovo semaforo che le impedisce di andare avanti e la ferma, a occuparsi solo della sua paura. E impedisce di pensare quale potrebbe essere il suo tabù.
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Ho penasato anche io su questa cosa....Qualcosa sto imparando....
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Imparare a conoscersi (e 'guidarsi' in base alle proprie caratteristiche) credo proprio che sia una buona cosa.
Lo diceva anche Socrate ed era scritto sul tempio di Delfi, dove c'era il famoso oracolo: "conosci te stesso". (uno psicoanalista ante-litteram?)
Anche se non 'moderne' e aggiornate, forse sono cose valide ancor oggi.
[#38]
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Socrate "sapere o non sapere" Il primo "martire" della liberta del pensiero....
Qualcosa della filosofia ancora mi ricordo...
Mi sono presa una pausa di riflessione. Il mio tabù che mi impedisce di condurre una vita" normale" a dire la verita non so se voglio sapere che cosa è. Mi chiedo se sapessi che cosa cambierebbe? Sto scavando nel passato, che è anche doloroso, sto pensando di presente. Sa ho la sensazione che manchi qualcosa. Sa io ho una vita monotona. Ho impressione di voler esprimermi in modo diverso di quello in adesso. Sa, ho imparato tantissimo nei ultimi anni. Ho un lavoro stressante e responsabile, ma vorrei di più. Però sembra, per farle spiegare bene, che quello che so che faccio come vivo non mi basata. ma non è la questione economica. Sembrerebbe che qando arrivo al massimo, spremo il massimo e non mi basta più. Vorrei imparare ancora di più come se mi mettesi sempre alla prova, come non so lo so che non basta ....I miei pensieri le mie ambizioni nei ultimi mesi cambiano, a volte sembra che ho dentro un qualcosa che vorrebe essplodere, un grido una scarica di energia che non so come e dove farla esplodere. Tutto e un casino nella mia testa. Un momento ho paura della pressione, un'altro paura della gola stretta, poi mi fa male il braccio.... e se no ho paura di niente ho paura che qualcosa andra male. Avrei bisgno che qualcuno mi aiutasse mettere tutto in ordine. Però vede la domanda tira la domanda, cosa devo mettere in ordine? Sa, io lo so che tutti questi sintomi sono somatici, e se lo so non dovrei non averli? tanto poi comparirebbero l'altri ma perchè??????????? Mi pongo qesta domanda da tanto.... SAPERE O NON SAPERE che cosa e meglio? Magari sapere e fare un buon uso? Imparare a gestire ne avrò la forza? Guardi scrivo tutto che ho nella mente. Forse lei capira qualcosa. Forse il mio problema è che voglio capire troppo? Sicuro leggendo si farà delle risate ma ne ho bisogno di comunicare con la persona che mi capisce e che io capisca...
Grazie infinite.....
[#39]
Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Sapere di non sapere... diceva Socrate. E s'accorgeva che quelli che sembravano sapere in realtà non sapevano più di lui. Per provare a conoscere se stessi bisogna prima accettare di non sapere quasi niente, neanche di sè. Se uno può sopportarlo, probabilmente andrà avanti. Altrimenti sbatterà a destra e a manca a cercare spiegazioni, rimedi ecc, probabilmente ingarbugliandosi in un sapere falso e inutile, se non a imprigionarsi da sè.
[#40]
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Ha raggione. Non è dificile accettare che non si sa quasi nulla, perche è la verita. Io non volevo sapere, volevo capire il perchè? Ma mi creda ne ho abbastanza di perchè come e quando....sarà quello che sarà. Magari col passare del tempo capirò. Non voglio più forzare niente ne tempo di guariggione ne niente, l'unica cosa buona di tutti miei sforzi di scavare nel passato che finalmente riesco parlare con mia madre con sincierita e delicatezza di non ferirla che ci ha feriti, ma non fa niente siamo una famiglia, siamo già grandi e la vita va avanti, sperando che possiamo darci aancora del'amore e sostegno che ci mancava prima e spero che non mancera mai più.)!!!!!!
Cercerò di vivere la vita intera e non solo me stessa. Stamattina mi sono alzata stanca di mie malatie inessitenti, dei ingrandimenti delle piccolezze ecc. come un fumatore dopo aver fumato troppo e decide di smettere di fumare. cosi mi sento oggi e speriamo che duri....ho la speranza in miglior domani (come si dice nel mio paese- la speranza è la mamma dei stupidi, ma ogni mamma ama i suoi bambini.....)

Saluti.
[#41]
Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
La speranza è anche l'ultima a morire, si dice, o anche, "finchè c'è vita c'è speranza'.
Ovviamente con un po' di sale in zucca (cioè in testa), si deve aggiungere.

Saluti anche da parte mia
[#42]
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Salve Dr.
Da un po che non mi faccio sentire Oggi invece ho un pò bisogno di srivere. La settimana e andata bene. Ovviamente non sono riuscita non misurarmi la pressione ma non ero ossessiona come prima. Non stavo fissa con il pensiero sula pressione. Ci stavo pensando invece quando vado alla prossima visita al mio medico curante(lui che mi fa trattamenti di agopuntura e mi fa conoscere il mondo della medicina e dalla vita orientale) di iniziare a togliermi la pastigla x a pressione Lobivon, visto che i miei valori pressori variano da 100/60 a massimo 120/70 fino a ieri però. Sono tornata dal lavoro sera tardi ho misurato la pressione 110/70 e sono andata al letto navigando sul internet, cercando di scoprire di quanto il Lobivon può abassarmi la pressione per capire quale e veramente la mia pressione senza pastiglia. e guarda caso leggendo tutti articoli sulla pressione a tutto un tratto ho sentito ansia, peso sul petto, giramento di testa ho iniziato a tremare, ho preso 10 g0cce di xanax sono andata a misurarmi la pressione 150/80 poi subito dopo il bagno con aqcua calda e mentre cercavo di rilassarmi mi sentivo la paura di impazzire forse la parola troppo grossa ma quasi. Esco dalla vasca misura la pressione 170/ 90 ho pensato non posso farmi prendere completamente dal panico che visite al PS non mi fanno più"piacere" la misuro dinuovo 120/70- 65. Tutto in un arco di 15 minuti. Mi chiedo ma questo era un atacco di panico?Non ci capisco più niente...Mi sono adormentata calma e tranquilla sta mattina 110/ 70 dopo la colazione e una sigaretta (non nascondo che 5-7 al giorno le fumo) la pressione ancora scesa 100/60. Adesso anche 105/60. A dire la verita come si fa stare bene a tutto un trato stare male e poi fare finta che era solo un atacco di panico? Un sfogo del mio corpo dopo la girnata abbastanza pesante emotivamente e stressante? Mi aiuti a capire Dr.
La ringrazio infinitamente.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
C'è ricascata...

"La strada dell'inferno è lastricata di buone intenzioni...", dicono. E' molto più difficile, o meglio direi 'faticoso' passare dalle intenzioni ai fatti.
Cioè resistere alle abitudini e alle 'tentazioni' da cui è diventata come ammetteva lei stessa, dipendente.
In effetti per uscire dalla dipendenza bisogna fare molta fatica, per opporsi alla tentazione (nel suo caso di misurarsi la pressione). Immagino che lei faccia pensieri tipo "è l'ultima volta che lo faccio" ecc , che è appunto tipico di chi è schiavo del bicchiere di alcool o del gioco, ecc.
A mio avviso il passo decisivo, il giro di boa, è quello di riuscire a "resistere" e non obbedire alla tentazione, che ovviamente è faticosissimo.
Un aiuto psicologico può servire da rinforzo...
Cordialmente
[#44]
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Utente
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Salve Dr.
Grazie per il suo di aiuto. ho fatto la psicoterapia con lo psicologo clinico dela ASl. Purtroppo non è stata sotisfacente, ma non è che lui non era bravo ma che io non riuscivo a dare fiducia che penso sia la cosa fondamentale. Entravo e non mi sentivo al mio aggio e uscivo più incerta e ansiosa di prima quindi ho deciso di sospendere.... Visto che uno psicoterapeuta privato ancora non mi posso permettere, quindi girno per giorno costruisco fiducia in me stessa e nelle mie forze e ovviamente con suo di supporto visto che era sempre disponibile e stato molto d'aiuto. Ovviamente la strada e lunga ma ci proverò.. e lo so che in un modo o l'altro dovrò superare... Lo sa quando lamprima volta sofrivo d'ansia avevo terrore di uscire di casa pero talmente tanto amavo vita intensa che uscivo con la paura ma uscivo perche non sopportavo essere dipendente ne da qalcosa ne da nessno.Dovevo avere sempre le gocce in tasca ma uscivo. Stavo in un pub con tachicardia ma ci superavo, qesta volta dovrò fare ugalmente con tutti mi possibili gli aiuti.....
Oggi sono andata alla laurea di mia amica in una cita grande. Ieri pensavo ,come faccio senza misrarmi la pressione e se mi sale che faccio ecc. Qundo sono arrivata al posto mi sentivo benissimo, la cita grande caos vita e lo sa ho sentito un solievo, un benessere mentale e fisico che non sentivo da tanto. Non mi interesava niente ne di pressione, ne del ansia ne di niente mi sentivo vivere....Forse non devo scavare nel passato ma nel presente.....
Si ogni volta che misuro la prassione penso oggi non la misuro più magari domani mattina ma purtroppo torno a fare stessa cosa....

Come sempre un cordiale saluto.....
[#45]
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Salve Dr

Ci sono ricascata anche oggi...
Secondo Lei dovrei prendere antidepressivo?
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Ricascare e rialzarsi. Certo, è faticoso, ma evidentemente per Lei è meno faticoso che 'trattenersi'... Cos'è che le impedisce di trattenersi e resistere?
[#47]
dopo
Utente
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Grazie per averi risposto
.Cos'è che le impedisce di trattenersi e resistere...? La paura di averla alta e non sapere, che mi acade qalcosa. Se la misuro ed e normale mi tranqilizzo e sto bene. Quando ho una crisi d'ansia prima cosa e la pressione e vado a misurarla. Quando e a valori un po elevati x ansia vado in panico e questa si rialza....
Quando non sto ansiosa la presione è sempre bassa. Sapere che mia pressione sta bene mi da tranquilita se non so ho ansia finche non la misuro.. Non sapere mi fa paura. Sapere se la trovo un po rialzata ancora di più. Ieri al lavoro ho sentito n sintomo strano ho asocciato subito alla pressione e sono corsa a casa a misurala...
Ho trovta 150/80 dopo aver visto che non era molto alta mi sono tranquilizata e la misurazone sccessiva 115/70 e non so più come non pensare alla pressione. Quando vado a misurarmi la pressione, penso mi siedo al lostesso posto di prima che li avevo la pressione bassa tipo "portafortuna" mi preocupo veramente che sto perdendo controllo di lucidita, che associo il mio benessere a un posto o non metto più quel vestito che con qello mi sono sentita male e meglio di evitarlo. E una paranoia che sto vivendo. Come se la pressione fosse più importante della mia vita... Non ci capisco più niente. Io sono contro in generale ai farmaci ma veramente mi pongo la domanda se riesco a superare tutto qesto solo con lo Xanax e Lobivon?
Grazie dr

[#48]
Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
"Non sapere mi fa paura". Beh, direi che è una frase che esprime tutte le paure umane da che mondo è mondo...
E lei la risolve con la 'pentola magica' della pressione..., come se tutti i suoi problemi, passati, presenti e futuri, potesse conoscerli e controllarli 'misurandosi la pressione'.
Provi a vedersi un attimo a distanza: forse se lo trasforma in un business può fare fortuna, pubblicizzandolo come un sistema che caccia via tutte le (altre) paure.
Non la sto prendendo in giro, anche se l'ultima frase è ovviamente una battuta.

Se ne accorge anche Lei, nell'ultima parte del suo post: " Come se la pressione fosse più importante della mia vita..." . In fondo non è diverso da rimedi superstiziosi o miracolosi... Il problema è che poi resta schiava di questo rituale... o di altri che può sostituirvi...
[#49]
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Utente
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Buongiorno Dr.

Ci ho ripensato di tutto questo che ci siamo scritti e mi sto ponendo la domanda ma perche la pressone? ???????????
E lei la risolve con la 'pentola magica' della pressione..., come se tutti i suoi problemi, passati, presenti e futuri, potesse conoscerli e controllarli 'misurandosi la pressione'.
I problemi li ho avuti li ho e li avrò perchè questo che ci porta la vita insieme ad altre cose belle. La vita e questo, quindi concludendo sono "spacciata"?..."... o di altri che può sostituirvi... " se smetto di misurarmi la pressione mi trovero qualcosa altro..... E qiundi? Che devo fare? lo so che una domanda probabilmente che non avvrò la risposta ma ma mi viene spontaneo a fare...Se magari qulacuno mi potrebbe anche dare una diagnosi di che cosa soffre veramente il mio cervello forse sarebbe un buon punto di partenza. Il mio psichiatra mi ha detto soffri di ansia è sei anche un pò ossessiva. Ma il mio disturbo ha veramente un nome?A volte mi chiedo ma non si trova un medico che è in grado di dirmi soffri di questo e questo, bisogna traprendere questa e questa strada, questi e questi farmaci e cosi semplice no? Mi dico per adesso prendi xanax poi vediamo come va, per adesso prendi Lobivon poi lo togliamo ecc. E mi sa che di conclusivo qua non cè niente!!!!!!!!
Mi scuso per un pò di rabbia ma ne ho abbastanza di essere la schiava di me stessa e essere impotente nel probblema che ho, e non sapere come uscirne.
Imparare a conviverci? Perchè?! Sono uscita dla ansia una volta e perche non osso uscirne la seconda? Lei alla sua ipotetica paziente cosa proponerebbe? ovviamente se pso chiedere?
un cordiale saluto...

[#50]
Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Riguardo al 'cervello'. A volte la stessa 'macchina' viaggia molto diversamente a seconda di chi la guida. Quindi forse direi che dovrebbe fare un po' di scuola guida come aggiornamento, perchè forse non ha imparato a guiidare bene la sua macchina. Magari ha una Ferrari, ma la guida come se fosse una cinquecento...
Alla mia ipotetica paziente proporrei di proseguire l'esplorazione, alla scoperta di se stessa e di come guidare la sua macchina, per uscire dall'area di parcheggio e riprendere la strada.
[#51]
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Utente
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Carissimo Dr.

Oviamente grazie per la risposta e consigli come sempre. Mi scuso per il ritardo ma avevo l,internet fuori uso e volevo anche staccare un po da infinite ricerche sulle risposte il perchè ecc...
Sono contenta di scrivere che sto molto meglio ma non abbastanza di dire e finita la sofferenza. Non ho più forti crisi di ansia e riesco a limitarmi di non misurarmi più la pressione di continuo. Lo faccio una due volte al giorno ma senza ansia. Visto che non sono riuscita da sola ad uscirne completamente, altro giorno ho fatto la visita psichiatrica.
Diagniosi: disturbo d'ansia che si manifesta con ossesione di misurare la pressione e con gli attacchi di panico. Dovrei iniziare a prendere DAPAROX(paroxetina) e non nascondo che dopo aver letto il foglio iilustrativo sono rimasta terrorizata da efetti inedesiderati. Già che ho paura di prendere in genere i farmaci e sopratutto di quel tipo. Non so che devo fare. Lo vorrei prendere tanto per finire di soffrire ma ho il terrore vero e proprio di prenderlo. Mi sembra che sto dinuovo al punto da capo con tutto. Che cosa ne pansa Dr?
[#52]
Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Penso che non riesce a non cacciarsi nei guai... A volte accontentarsi è la soluzione magica per far andar bene le cose, o abbastanza bene... Se uno vuole il massimo, a volte perde quello che ha...
Bisogna proprio eleminarla, l'ansia, o si può cercare di conviverci e allenarsi a sopportarla?.. Io penso che sia come la fatica , più si è allenati e meno si sente.
Certo se uno vuole forzare al massimo le sue prestazioni o non sopporta imperfezioni rischia a volte di cacciarsi nei guai.
"Finire di soffrire" è una frase per cui a volte si fanno gli scongiuri....
Imparare ad affrontare e sopportare la "sofferenza" ( ma io penso che sia più "fatica", in realtà...) è invece una cosa vitale.
Cordialmente
[#53]
dopo
Utente
Utente

carissimo Dr

Quindi secondo Lei prendere la Paroxetina è caciarsi nei guai? Deve sapere anche che miglioramenti gli ho avuti prendendo sempre 5 mg del LObivon e 8 gocce di Xanax 3 volte al di. Io anche ci posso sopportare ma senza Xanax ancora non credo che potrei farciela e anche mi rendo conto che mi sto "affezionando" troppo a questa benzodiazepina. Non vorrei neanche che il mio disturbo diventasse cronico. Avere massimo? non voglio il massimo voglio stare meglio al meno quello vorrei dalla vita se non posso avere altro....

Si e comunque vero i guai nella vita sono la mia specialità;)


Cordialita come sempre......e grazie come sempre...
.
[#54]
Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Lobivon è un anti-ipertensivo, se non vado errato...

Particolare la sua espressione "... 'affezionarsi' a una benzodiazepina". Sembrerebbe quasi un'avventura esotica... (scherzo)

Cos'è che non può avere dalla vita?
[#55]
dopo
Utente
Utente
Si Lobivon è un anti-ipertensivo, no va errato (nebioviolo)....

Però non è giusto che Lei non mi risponda alla mia domanda riguardo alla Paroxetina, credo che sarebbe giusto di chiarirmi la sua opinione su di cercare i guai...Io Le rispondo sempre anche se a volte in questo contesto e dificile. Non sto chiedendo sicurezze su i miei sintomi e se fosse, farebbe bene a non rispondermi senza creare ancora il circolo vizioso. Comunque ho percepito che ho fatto male cambiando è chiedendo il parere di uno specialista. Non è quello che dovrebbe fare ogni persona con dei disturbi o siano gravio o meno per valutare la situazione????

Affezionarsi alla benzodiazepina sensa di dire in modo crudele sono dipendente dallo Xanax...anche se le dosi sono basse....

Che cosa non posso avere dalla vita??????? Le cose materiali non anno molta importanza, quelli sentimentali invece si.....E la cosa che più mi manca e la pace con me stessa.....

Bona serata....

[#56]
Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Io non credo che Le sia utile avere una mia opinione sui farmaci che usa. E' anche abbastanza impossibile farlo perchè non bastano Ie notizie che si possono avere in internet. Ci vuole una visita diretta.
Se le interessa, sul mio sito personale trova molte mie prese di posizione sull'uso dei farmaci in psichiatria, in generale.

Invece le cose che uno scrive, i pensieri che esprime, anche in internet, sono sufficienti spesso per fare ipotesi sul suo modo di pensare, sul valore che uno dà a certe cose, sulle possibili trappole, logiche e di pensiero, in cui può cadere costruendosi da sè un ingorgo di convinzioni (sbagliate) che lo confondono e gli fanno perdere l'orientamento. Molti aspetti della personalità e modi di funzionare emergono bene anche a distanza, forse non meno che a contatto diretto.
Sulla base di ciò può essere utile e possibile individuare e discutere anche in Internet questi aspetti, approfondendo e allargando l'attenzione ai vari elementi che emergono.
Uno può vedere così aspetti diversi, che non aveva forse visto, e può farsi idee più allargate delle cose e fare valutazioni e scelte, che solo lui può fare .

Il mio commento che lei continuava a cacciarsi nei guai non si riferiva a una medicina o a un'altra, ma a un modo di pensare e di fare che mi sembra la tenga in un circolo vizioso, creandosi delle convinzioni che non è detto che siano vere, ma uno a forza di ripeterlo finisce per crederci...

Lo so che uno vorrebbe sentirsi dire, "prendi questo, o fa questo, e tuttosi risolve", ma mi sembrano aspettative e parole più adatte al mondo delle fiabe che alla realtà. Non ingannarsi da sè, e non farsi ingannare, mi sembra la prima cosa da fare.


Cordialmente
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Utente
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lei e un dr fantastico. Le scriverò appena avrò un minuto disponibile. Grazie

[#58]
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lei e un dr fantastico. Le scriverò appena avrò un minuto disponibile. Grazie

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Utente
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Carissio Dr.

Ho letto con atenzione tutti articoli al riguardo ai psicofarmaci.
Devo dire che sono d'accordo al 100%, ma non perchè che sono in grado di dire ha raggione o meno ma dalla mia stessa esperienza. Come ho già scritto nei post precedenti avevo sofferto di extrasistolia (9000 extrassistole ventricolari su 24 ore rilevati dal holter ecg). prima però di farmi tutti i controlli cardiologici, sto parlando di circa 4 anni fa ho avuto piccola ricaduta di ansia. sono andata dal mi medico curante diciendo che non vorrei arivare di avere di nuovo a stare veramente male e mi ha prescritto entatct. Ho presi 4 mesi non stavo ne meglio ne peggio, ovviamente mi sentivo stordita e extrasistole come le sentivo prima della cura le sentivo dopo. Ho sospeso entact perche sono ingrassata 14 chili in 4 mesi. dopo interruzione del farmaco mi sono sentita libera e sentivo emozioni.Tornado al discorso Le extrasistole era il mio pallino come la pressione adesso e dificolta di deglutire. Entact i miracoli non ha fatto extrasistole cerano ne soffrivo da 10 anni. Sono andata farmi tutti i accertamenti dopo la cura con entact al centro cardiologico, visto che holter a registrato la quantita abbastanza alta delle extra eho fatto tutti test per capire la "qulita" di esse e se non erano peicolose per il mio cuore visto che temevo sempre quello. Mi ricordo il primario della cardiologia mi disse... suo cuore è sano, extrasistole spariscono sotto sforzo massimo, sono begninie, non ha niente da temere. non importa la quantita ma qualita delle extra e io a lei non do nessun farmaco.. guardo caso dopo qualche giorno le extra sono sparite da sole dopo il mio combattimento per 10 anni di vai e vieni dai medici. Quindi il morale della favola era la questione psicologica che antidepressivo non ha risolto....ma ha risolto il modo giusto di affrontare la questione. Adesso come prima devo risolvere la questione senza farmaci perchè lo so che è possibilissimo ma mi serve un pò ccome dire un aiutino per affrontare e una guida giusta.
Neanche io non ci credo nelle fiabe. Non più....
ha ragione l'ignioranza nella materia noi ansiosi ci porta a credere nelle cose che veramente non hanno senso creando si il circolo vizioso e ne ho la piena consapevolezza mi creda....soffro di ansia ma non sono malata lo so ma devo capire che cosa mi porta a credere che lo sono piutosto che non lo sono....


un saluto;)
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Non so perchè, per un po' non potevo vedere le ultime repliche di questo consulto: a volte i computer fanno i capricci, è un altro rischio di internet...

Vedo che la lettura del mio sito le ha fatto un effetto esagerato (..:>)...), Comunque la ringrazio, ma la avviso che la lunga esperienza (e l'età) mi fanno restare abbastanza calmo sia di fronte alle denigrazioni che di fronte agli elogi (specie se sono eccessivi sia le une che gli altri).

Quindi capisco che lei resta sotto controllo medico e cardiologico per la pressione, mi sembra una scelta prudente. Un po' alla volta cercherà di uscire dalla necessità di controllarla troppo spesso.
Un consiglio potrebbe essere: butti via ( o consegni ad altri) l'apparecchio per misurarsela da sè, e al limite vada a misurarsela dal medico o dove vuole, ma in modo da doverlo far fare a qualcun altro. Forse così un po' alla volta comincerà a decondizionarsi... Al limite se va in crisi meglio parlare con qualcuno (umano...), che non rivolgersi a un apparecchio disumano o altre cose ugualmente 'disumane'...
Cordialmente

drGBenedetti
[#61]
dopo
Utente
Utente
Non si preoccupa. Sono prudente riguardo alla mia pressione e ovvio.già sto progettando la visita cardiologica. da sempre sono contro i farmaci ma se ho davvero bisogno li prendo. Il sito non mi ha fatto effetti esagerato ma solo ha confermato la mia esperienza personale con entact. Il antidepressivo non ho ancora preso e lo prenderò quando e se stato veramente male. Da quando sono ricaduta ad oggi anche se sto prendendo lo xanax sono migliorata 10 volte, quindi magari lei mi può capire perché non voglio p;)rendere paroxetina.poi leggendo i post dei suoi pazienti virtuali mi sono resa conto che io veramente non sto male visto che lavoro, faccio tutto a casa, ho la vita sociale echi letto i post dei ragazzi con i problemi di suicidi anoressia bulimia ecc. e devo dire che mi
vergognata nei loro confronti.

Mi sono dimenticata dire ho una frattura al polso.
Venerdì finalmente mi tolgono il gesso spero...

Prima devo trovare un umano per parlare e poi lo farò...purtroppo non ho la fortuna di essere ascoltata in casa e dire a chi veramente potrei farlo come e diventata la mia casa sarebbe un'altra sconfitta da ammettere...
[#62]
dopo
Utente
Utente
Non si preoccupa. Sono prudente riguardo alla mia pressione e ovvio.già sto progettando la visita cardiologica. da sempre sono contro i farmaci ma se ho davvero bisogno li prendo. Il sito non mi ha fatto effetti esagerato ma solo ha confermato la mia esperienza personale con entact. Il antidepressivo non ho ancora preso e lo prenderò quando e se stato veramente male. Da quando sono ricaduta ad oggi anche se sto prendendo lo xanax sono migliorata 10 volte, quindi magari lei mi può capire perché non voglio p;)rendere paroxetina.poi leggendo i post dei suoi pazienti virtuali mi sono resa conto che io veramente non sto male visto che lavoro, faccio tutto a casa, ho la vita sociale echi letto i post dei ragazzi con i problemi di suicidi anoressia bulimia ecc. e devo dire che mi
vergognata nei loro confronti.

Mi sono dimenticata dire ho una frattura al polso.
Venerdì finalmente mi tolgono il gesso spero...

Prima devo trovare un umano per parlare e poi lo farò...purtroppo non ho la fortuna di essere ascoltata in casa e dire a chi veramente potrei farlo come e diventata la mia casa sarebbe un'altra sconfitta da ammettere...
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Vedere le cose da punti di vista diversi aiuta sicuramente a farsi un'idea più realistica. Anche le 'sconfitte' e le delusioni appaiono a volte un po' diverse, se uno le guarda appunto da più punti di vista e tiene conto della realtà e non solo dei suoi desideri...
Auguri per ilsuo polso, speriamo che non le faccia troppo male, quando toglie il gesso....
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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