Un adeguata cura psicoterapica

da diversi anni soffro di depressione ed ansia , con un adeguata cura psicoterapica e farmaceutica la depressione è passata ma non l ansia che si è tramutata in attacchi di panico. sono perciò in cua da maggio da uno psichiatra sono in cura con lo xanax rp 0,50 trevv al giorno . 0,30 enctact una volta al giorno adesso mi è stato agiunto il trittico una pastiglia da 0,75 da dividere tre volte al giorno.
gli attachhi sono notevolmente diminuiti ma cmq non finiscono. ora ne ho uno al mese circa (prima li avevo almeno due tre vv a settimana) mi chiedo... guarirò prima o poi? grazie aspetto fiduciosa vostra risposta. saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Depressione e ansia non sono una diagnosi chiara. I disturbi evolvono, non è che "si tramutano". La cura attuale comprende inspiegabilmente ancora lo xanax, che nel lungo termine non svolge una precisa funzione. Non essendo l'unica possibile terapia, non dovrebbe essere un problema farla adeguare per coprire la condizione attuale. Quelli che chiama attacchi di panico devono comunque esser definiti come tali dal medico, altrimenti non è chiaro cosa di preciso intenda.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
la sua risposta mi lascia perplessa. la cura descritta la sto' facendo da maggio, prima prendevo il remeron 30 per la depressione.
adesso ho cambiato medico stò andando da uno psichiatra molto rinomato oltre ad essere un ricercatore scientifico...mi ha assicurato la guarigione con questa cura...la sua risposta mi lascia stupita .... dunque.
secondo lei che cura alternativa dovrei fare? grazie ancora
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Infatti sta assumendo una cura con un farmaco quale l'entact. Non è però chiaro perché lo xanax a lungo termine.
Poiché la cura è in corso da Maggio, ma gli attacchi pur ridotti non sono esauriti a distanza di 6 mesi, di solito si considera la possibilità di utilizzare cure alternative, dato che ce ne sono diverse.
La "guarigione" è un concetto un po' strano, in genere non ci si esprime così, anche perché ammettendo che Lei dopo esser stata benissimo sospenda la cura durata giustamente a lungo, "guarigione" dovrebbe significare che non c'è rischio di recidiva, e questo chi lo stabilisce ? Probabilmente guarigione va inteso nel senso di recupero completo del benessere, questo certo è l'obiettivo ideale e spesso riesce, ma al momento dopo 6 mesi non è quello che Lei riferisce, dice di avere ancora un certo grado di sintomi.