Ssri e sessualità

Egregi dottori,

da tre mesi mi sono stati prescritti escitalopram e alprazolam (quest'ultimo solo al bisogno) per curare un disturbo d'ansia con componenti ossessive associato a umore moderatamente depresso.
Attualmente sto assumendo 10mg al giorno di escitalopram e sto usando molto poco la benzodiazepina (finora solo due-tre volte).
L'escitalopram sembra essere piuttosto efficace sui disturbi che s'intendevano trattare, ma non appena ho iniziato ad assumere il dosaggio “pieno” di 10mg sono comparsi fastidiosi disturbi della sfera sessuale. Più precisamente riduzione della mia risposta fisica agli stimoli sessuali, non solo in termini erettivi, e assenza di piacere all'atto dell'eiaculazione: tutti sintomi che precedentemente non avevo mai esperito.
Naturalmente sarà lo specialista che mi segue a decidere il da farsi ma prima del prossimo appuntamento mi farebbe piacere, a titolo informativo, avere la vostra opinione sulle possibili strade da intraprendere per quantomeno attenuare gli effetti collaterali di cui sopra.
In particolare, il trazodone o la mirtazapina, farmaci che in passato mi sono stati somministrati per disturbi diversi (insonnia e depressione) e ho mostrato di tollerare bene potrebbero essere un'alternativa accettabile agli SSRI/SSNRI? Sarebbe opportuno proporli allo specialista?
Sono al corrente che l'efficacia del farmaco che assumo può avere il costo di alcuni effetti collaterali, ma mi sto domandando seriamente se nel complesso il miglioramento della qualità della mia vita dovuto alla maggior serenità che il farmaco mi ha regalato superi il peggioramento dovuto all'impatto dello stesso sulla mia sessualità, che purtroppo non è trascurabile.

Ringrazio fin d'ora i medici che vorranno gentilmente rispondermi.
Un saluto cordiale.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

la presenza di effetti collaterali sulla sfera sessuale può essere un fenomeno possibile.

Gli effetti potrebbero essere temporanei.

Ne riparli con lo psichiatra quando farà il controllo ed egli prenderà le decisioni opportune in merito.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottor Ruggiero,

la ringrazio per la sua pronta risposta. Ne parlerò sicuramente con il mio psichiatra.
Il punto però è che l'accordo terapeutico sul quale eravamo convenuti prevedeva che pazientassi per, appunto, tre mesi. Tuttavia durante questo periodo gli effetti collaterali sessuali non hanno accennato a diminuire. Quindi avendo già fatto tentativi con altri SSRI e SSNRI (a onor del vero tra tutti l'escitalopram è quello che ho tollerato meglio) a questo punto vorrei assolutamente evitare altri tentativi con farmaci di queste classi.
Mi rivolgevo agli specialisti di medicitalia proprio per capire (anche senza che si entri nei dettagli) se per i miei attuali disturbi esistano farmaci alternativi che, come quelli che per altri disturbi mi sono stati prescritti in passato, non mi causino disturbi sessuali o se invece debba rassegnarmi.

Cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
La variazione del trattamento è una scelta che spetta esclusivamente al suo curante.

Non è dato sapere se con la variazione possa evidenziarsi lo stesso un problema sessuale che prima non si era manifestato.