Nevrosi ossessiva

Salve. Il mio patrigno soffre da tempo di nevrosi ossessiva. La malattia gli è stata diagnosticata in tempi per noi non sospetti (2005), quando lavorava come infermiere militare. Per questo motivo è stato esonerato dalle armi con la seguente prescrizione medica:
fevarin 50 mg compresse
alprazolam gocce
Il mio patrigno ci ha tenuto nascosto questo disagio per moltissimo tempo. Purtroppo ha avuto sempre una personalità ipercritica e severa con me e mia sorella (sua figlia, siamo sorelle da parte di madre) arrivando a insultarci anche pesantemente per cose banali e presentando una mania esagerata per l'ordine e la disciplina. Ci ha letteralmente distrutto l'autostima, apre bocca solo per criticarci. Mi sono sentita dire centinaia di volte che sono imbranata e incapace, mentre mia sorella (sua figlia!) è stata apostrofata "donnaccia" solo per aver passato la notte con il suo ragazzo... C'è da dire che ce ne siamo anche andate via da casa a causa sua. E' moralista e integralista (ad esempio, ieri ha detto a mia madre che, siccome io e mia sorella abbiamo mangiato la carne il venerdì santo, abbiamo commesso peccato mortale...). Ha tantissime manie di accumulo (non butta mai niente, trova oggetti dalla strada, conserva i vecchi giornali senza leggerli e mangia cose andate visibilmente a male da mesi sostenendo che sono ancora buone!) e di persecuzione (sosteneva che una nostra amica avesse rubato dei gioielli, quando era stato proprio lui a nasconderli!). E' un maniaco dell'ordine. Ad esempio va letteralmente in crisi se un asciugamano è leggermente fuori posto e se la prende con noi; Prima di uscire controlla svariate volte se ha chiuso la porta a chiave o portato i documenti. Se vede giornali aperti o oggetti spostati li rimette come stavano prima. Ieri, ad esempio, ha detto a mia madre di non spostare più i cuscini del divano, intimandole "altrimenti non ti siedi più". Inoltre, nonostante siamo persone adulte, arriva a sgridarci e minacciarci se restiamo sveglie oltre le 23,30 perchè dice che "sente rumore", parliamo e la luce non lo fa dormire (nonostante teniamo la porta chiusa e ci separa un lungo corridoio... non facciamo rumore, ci limitiamo a parlare a bassa voce!). Chiude addirittura a chiave la porta del salotto a una certa ora, perché teme che possiamo entrarci! Una volta disse addirittura che voleva querelarmi solo perché parlavo al telefono a mezzanotte. Negli ultimi anni la cosa è andata peggiorando e mia madre, preoccupata, si è rivolta alla stessa persona che gli ha fatto la diagnosi. Questa l'ha confermata e ha invitato il mio patrigno a curarsi presso uno psichiatra. Il problema è che lui rifiuta di curarsi, sostenendo di non avere niente. Mia madre, da parte sua, è una persona ansiosa e non riesce a fare molto. Sostiene che il peggioramento avviene solo in presenza mia e di mia sorella, ma quando sta da solo con lei è un'altra persona. Chiedo una consulenza perché tutto questo ci rende la vita impossibile. E se peggiorasse?Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
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dopo
Utente
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Mi scusi, la domanda è: Come possiamo convincerlo a curarsi? Abbiamo fatto tutto il possibile, ma lui rifiuta di farsi curare perché ritiene di stare bene. Intanto la situazione a casa è insostenibile e ci sentiamo oppresse dal suo autoritarismo.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Gentile utente,

Essere autoritari non necessariamente può essere il sintomo di una patologia psichiatrica mentre diverso è il disturbo ossessivo di cui soffrirebbe.

Allo stato attuale, da quanto da lei descritto lei e sua sorella non vivete più in casa e sua madre afferma che i sintomi che descrive si presentano solo quando siete presenti in casa e non con lei.

Oltretutto, non vi è possibilità di costrizione al trattamento se non vengono soddisfatte delle condizioni imprescindibili per imporre l'obbligo di cura.

Non credo che abbiate le possibilità di convincerlo alla cura, proprio voi due con le quali il rapporto non è descritto come semplice.