Ansia e ipertensione

Da circa due mesi sono in cura per ipertensione con 1/4 di carvipress la mattina e 1/4 la sera.
il mi cardiologo mi ha diagnosticato anche uno stato ansioso e da circa 15 giorni assumo 4 gocce la mattina e 8 la sera di xanax.
Dopo l'assunzione serale subisco una forte sonnolenza mentre durante la notte ho almeno due risvegli ,questa notte ho avuto anche un incubo.
lo stato ansioso si è innescato per i problemi ipertensivi tra l'altro abbastanza lievi,adesso mi preoccupa l'ansia.
Il mio cardiologo mi ha consigliato di aumentare a 10 gocce la sera io sono preoccupata perchè ho paura di diventare dipendente e vorrei eliminare il farmaco e assumere un prodotto naturale.la cura prescrittami è per 40 giorni.
Vorrei un parere .e un consiglio.
devo continuare con lo xanax?
Il pomeriggio a volte mi sento un pò agitata.E' il caso di consultare uno psichiatra?
Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Sì è il caso di sentire il parere di uno psichiatra.

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dopo
Utente
Utente
Quindi lei pensa che solo xanax non possa risolvere il mio problema ;a parte l'episodio di ieri notte per il resto sono tranquilla ,pensavo che risolto il problema della pressione lo stato ansioso potrebbe migliorare.
Secondo lei non posso aspettare qualche altro giorno per vedere come si evolve la situazione?
Grazie e cordiali saluti
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Se lei fa una domanda sull'opportuità di una visita specialistica, poi non può cambiare idea e fare la domanda opposta.

La scelta di recarsi o meno da uno psichiatra resta sua, ma sarebbe il caso di non attendere oltre e di provvedere ad una visita psichiatrica.
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

il cardiologo ha fatto un'ipotesi diagnostica (rispetto ad una competenza che non ha, correttamente non ha fatto una diagnosi) e, altrettanto correttamente, le ha dato motivo di riflettere sul fatto di approfondire la questione dal punto di vista psichiatrico.

Al fine di non creare confusione credo anche io che sarrebbe molto opportuna una consulenza psichiatrica in cui verificare, con le visite cardiologiche già effettuate, le aree eventuali di disagio psichico.

E a quel punto eventualmente adottare le strategie terapeutiche più opportune, seguendo quindi le indicazioni dello specialista.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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