Depressione o altro?

Buonasera,

sono in cerca di aiuto nuovamente a circa un anno di distanza dall'ultima volta.
Sempre in questa prima parte dell'anno, ogni anno, da circa 15 anni sto male.

Ho la nebbia dentro, sono svogliata, senza forze, senza serenità nè tranquillità. La prima avversità mi spaventa e a lungo andare mi "devasta".

Ho degli obiettivi importanti davanti e una vita apparentemente tranquilla ma io sono tutt'altro che tranquilla.
Quest'anno al mio periodo no si é aggiunto anche un bisogno irrefrenabile di mangiare e "disfarmi "fisicamente... sono già molto in carne e sto pian piano peggiorando sempre di più.

Ho deciso di ricominciare una terapia psicologica perché non trovo altre alternative. Credo però di aver bisogno anche di psicofarmaci. Ho abbandonato il cipralex circa un mese fa perché pensavo di farcela ma eccomi di nuovo nel buio.
Vorrei farcela senza, in un periodo tranquillo sono riuscita a scalarli pian piano ma adesso sono ancora nello schifo più totale.

L'anno prossimo mi dovrei sposare... ne ero felice. Ma in questi giorni neppure quel pensiero riesce a rendermi felice nè a darmi un obiettivo per dimagrire e curarmi...
Se la situazione non migliora penso che potrei mandare a monte tutto (se non lo fa prima il mio fidanzato che potrebbe anche terminare la pazienza).


Ho letto della "depressione atipica"... potrei avere quella?
Sono alla ricerca del problema per poter arrivare alla soluzione.

Aiutatemi vi prego...

Grazie
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
il cipralex Le è stato prescritto da uno psichiatra ?

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#2]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente

Risulta piuttosto non consono che lei, come risulta dalle sue richieste, sia stata in trattamento psicoterapeutico e farmacologico da oltre 4 anni ed ancora stia a chiedersi quale sia la sua diagnosi.

A parte il fatto che dovrebbe comunicarla chi l'ha curata, la sua storia clinica è caratterizzata da assunzioni di cipralex da maggio a gennaio tutti gli anni e poi sospensione del farmaco con conseguenti ricadute.
A ciò si aggiungono trattamenti psicoterapeutici, di durata non definita, che dovrebbero fornirle strumenti appropriati per l'affrontamento dei suoi disturbi.

Non è ben chiaro se l'assunzione di cipralex sia autogestita dopo la prima prescrizione del 2010.

Ad ogni modo, decida seriamente di affidarsi alle cure di uno psichiatra e ne segua le indicazioni di trattamento senza provare ad autogestire le terapie.

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[#3]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,

innanzitutto rispondo a Lei, Dr. Gukov... sì, il Cipralex mi é stato prescritto da uno psichiatra e anche la sua sospensione.

Per quanto riguarda la seconda risposta... sono rimasta abbastanza stupita del fatto che uno psichiatra usi così poco "tatto" nel rispondere ad una persona che scrive per chiedere un consulto, nel mio caso esplicitamente un AIUTO e che quindi sta passando un periodo difficile.
Sembra quasi che alcuni medici non si siano mai trovati al di là della loro scrivania, che non siano mai stati pazienti... Che non si rendano conto che un medico é bravissimo solo quando "ci prende" e che, invece, in moltissimi dei casi si sbagli... A me é successo, ai miei familiare ma anche a tante persone che conosco. Fidarsi di un medico é una cosa che mi riesce molto difficile, soprattutto dopo esperienze negative.
Avevo bisogno di un consiglio "amorevole" non di una sgridata. Trattare una persona che sta male come Lei ha fatto con me, per quanto mi riguarda, non credo sia il modo giusto. Piuttosto non risponda...

Un'ultima cosa... non solo i medici spesso si sbagliano, il problema fondamentale é che una visita da un medico costa quasi la metà di quello che io prendo in un mese di lavoro. Forse se una persona che sta male non si rivolge a medici ma chiede un consulto GRATIS su internet é anche perché non può permetterselo non solo emotivamente ma anche economicamente.

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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
<<..Ho letto della "depressione atipica"... potrei avere quella?
Sono alla ricerca del problema per poter arrivare alla soluzione..>>

Non si può fare la diagnosi via internet. Per fare la diagnosi sono necessarie l'osservazione e la conoscenza dirette della persona. La "depressione atipica", dal punto di vista dei criteri che la catalogano, ha qualche elemento in comune con il quadro che descrive (ad esempio, il ricorso al cibo), ma bisogna essere attenti a non cadere nella trappola del fare una diagnosi solo in base ai sintomi (soprattutto se questi sintomi attraggono la nostra attenzione in modo sproporzionato rispetto ad altri dettagli).

Se è seguita (o è stata seguita) da uno psichiatra, questo, anche come una delle necessarie motivazioni delle cure, penso che Le abbia fatto una diagnosi. Che diagnosi Le sono state già fatte ?

Se Lei, giustamente, vuole cercare il problema (per poter arrivare alla soluzione), forse la diagnosi "nel senso stretto" e semplificato non è l'unico problema. Ad esempio, i "dubbi" che esprime sul percorso possono essere essi stessi il frutto della Sua malattia ? Cioè, può essere caratteristico per Lei il cambiare le decisioni, il ripensare alle decisioni prese ?

Anche nel seguente paragrafo ci sarebbero alcuni problemi che conviene cercare (per poter arrivare alla soluzione):

Lei scrive:
<<..il problema fondamentale é che una visita da un medico costa quasi la metà di quello che io prendo in un mese di lavoro. Forse se una persona che sta male non si rivolge a medici ma chiede un consulto GRATIS su internet é anche perché non può permetterselo non solo emotivamente ma anche economicamente..>>

Non vorrei che Lei abbia un'impressione scorretta delle finalità di questo servizio. Su questo sito si fanno le consulenze a scopo orientativo e informativo, ma non le consulenze che possano essere equivalenti alle visite dal vivo, perché via internet non si può fare la diagnosi, (né prescrivere una cura).

Anche sullo spendere in consulenza speciaistica quasi la metà di quello che Lei guadagna in un mese di lavoro mi soffermerei un attimo. Significa che Lei guadagna poco o che i medici prendono tanto ? Forse si riferisce agli specialisti di ptestigio, professori, primari ? Può spiegarlo ?

Scrive anche che non se lo può permettersi "emotivamente" (prima ancora che economicamente) ?