Depressione /voglia di suicidarsi

Ho 34 anni, e da allora vivo depresso. Dall'età di 8 anni ho tentato più volte il suicidio.sono in cura per la depressione, faccio uso di venlafaxina 150 da 2 anni. Sembrava ne fossi uscito e ora mi sento di nuovo male, prego dio che mi faccia morire, nonostante che sono a lavorare come badante da una famiglia cheamo tantissimo e che se non mi suicido è solo per loro, perché li amo alla follia, solo loro mi danno la forza di andare avnti. Ora mi è sorta anche una forma di fame nervosa, anche se non ho fame, devo mangiare, specialmente di notte. Cosa posso fare? Se ne parlo con la mia psichiatra mi dice di trattenermi nel mangiare, e poi ho paura che mi voglia ricoverare.
Vi chiederete perché non parlo della mia vera famiglia?È proprio quella la causa del mio male, perché hanno sempre preferito mio fratello a me, perché lui è il perfettino della famiglia! Poi, una madre che ti dice "ancora prima che tunascessi, sei stato una dannazione per me!" Sin da bambino ho sempre avuto problemi di salute a causa del mancato affetto (così mi è stato detto da uno psicoterapeuta famigliare).
Sono stanco della vita, sono stanco dei miei insuccessi, ma soprattutto, vedo che nelle cose non ho più quella grande pazienza di prima.
Cosa mi consigliate di fare?
Forse proprio di farla finita? Boh, non so. Credo a volte di essere solo un peso per la società e per i miei "genitori" (se così posso definirli) di sangue.
Scusatemi tanto se vi faccio perdere tempo, ma non so più cosa fare.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

in presenza di sintomatologia persistente di tipo depressivo, è opportuno che esponga chiaramente la problematica alla sua psichiatra in modo che possa stabilire un percorso terapeutico più appropriato per la riduzione dei sintomi ed il suo miglioramento complessivo.

Per ciò che attiene alla fame, è comunque opportuno e necessario far valutare appropriatamente l'eventuale presenza di disordini metabolici che innescano un circolo vizioso fame-cibo.

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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Visto che l'anno scorso ho avuto un precedente tentato suicidio, e la dottoressa era quasi intenzionata a ricoverarmi, non è che se le comunico una cosa simile mi trattiene subito? Ho paura dottore, specialmente perché dovrei lasciare soli per chissà quanto tempo i miei due anziani che assisto. Si, c'è il figlio, ma non voglio essere un peso per questo mio problema.
Poi, se mi ricovera, cosa mi fanno? Ho paura anche di questo, ma soprattutto del giudizio di chi viene a sapere una cosa del genere.
Comunque le prometto che, al mio prossimo colloquio, cercherò di comunicarlo, sperando in bene.
Grazie.

P.s.: ho letto sul foglio della venlafaxina che porta a questi sintomi suicidi, può essere quello che mi risveglia questo istinto? Dato che, se salto un giorno a prenderlo, il giorno dopo sono come in "astinenza ", gambe molli e forti giramenti di testa.
Grazie ancora