Non so come definire

Salve, sono un ragazzo di 26 anni, sin da piccolo sono stato molto timido ed introverso e crescendo non è cambiato nulla, anzi ho evitato quasi del tutto le esperienze che ogni giovane adolescente compie durante la sua crescita, tipo avere una ragazza, uscire con gli amici ecc.. Ho sempre pensato di non essere capace, di non essere "abbastanza" , con il tempo questo pensiero è diventato quasi una convinzione. Durante questi anni sono riuscito a nascondere quasi del tutto le mie difficoltà, le mie paure a tutti coloro che mi circondano, ho faticato tanto per riuscirci, soprattutto per nasconderle alla mia famiglia, infatti quando sono con la mia famiglia il lato "cattivo" del mio carattere ha il sopravvento, divento più orgoglioso, permaloso "aggressivo", freddo. Tutti questi aspetti del mio carattere li metto quasi del tutto da parte quando sono fuori casa, il perchè non mi è molto chiaro, forse ho paura della reazione degli altri ai miei comoprtamenti "aggressivi". Durante il mio percorso di vita ho sempre incontrato difficoltà, sono nato già "stressato" infatti circa cinque mesi prima della mia nascita morì mio nonno materno e quando naqui avevo la pelle un po arrossata e con qualche ruga. Il medico disse che poteva dipendere dal lutto di mia madre. Mia madre mi ha raccontao che ho cominciato a camminare presto non avevo ancora compiuto un anno, solo che un giorno mentre correvo intorno ad un tavolo caddì e prima di ricominciare a camminare mi ci volle un po. Poi venne il tempo della scuola e nenche qui mi andò meglio. Ricordo che quasi mai riuscivo a copiare l'assegno dalla lavagna prima che la maestra lo cancellasse, ho sempre avuto difficolta nella lettura (soprattutto in pubblico) e le ho ancora oggi, così come ho difficoltà con la grammatica e la mia proprietà di linguaggio fa pena. Tutte queste difficolta unite ad altre lacune me le sono portate dietro fino alle superiori dove si sono ingigantite diventando pesantissime facendomi diventare sempre più svogliato e pigro nello studio e così mi bocciarono per tre volte.Qusto racconto non è che una breve sintesi della ma vita alla quale ho rininciato e sto rinunciando per mancanza di forza di volontà. Sono stato da uno psicologo per circa un anno ma è servito a ben poco. Quello che chiedo e che mi aspetto da questo consulto online è un pò di chiarezza, so che dovrei rivolgermi ad uno professionista di persona e so anche che voi tutti che risponderete mi consiglierete la stessa cosa ma vorrei prima iniziare a capire. Ho ormai 26 anni è quasi l'ultima spiaggia per ricominciare o meglio cominciare a vivere.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

per quale diagnosi è stato da uno psicologo per un anno?

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