Pensiero ossessivo

Buongiorno,
Vi scrivo per potermi liberare da dubbi su una terapia che sto seguendo.
Molti anni fa, alla fine di un percorso analitico durato 8 anni, all'improvviso un mattino mi chiesi per la prima volta nella mia vita "a cosa sto pensando?"..e mi sorpresi che in quel momento non stessi pensando a niente. Da quel giorno in poi la domanda
divenne un'ossessione e non mi dette piu' pace, provocandomi anche insonnia grave. A quel tempo, lavoravo, avrei dovuto iniziare a vivere in una nuova casa, avevo una relazione e amici. Ma inizio' un'odissea. Il disturbo mi porto' una fortissima ansia, era
un'incubo, non uscivo piu' di casa, sospesi l'attivita' lavorativa e ogni relazione sociale. Poi mio fratello che si separo' dalla moglie mi convinse a stare insieme nella mia nuova casa. Le cose non migliorarono, dormivo pochissimo, pensieri confusi e senza nesso. una notte mi sentì alzarmi e vedendomi guardare la finestra mi porto' al p.s.psichiatrico del Forlanini, dove rimasi una notte, sedata, ma dal quale venni via subito, vedendo cio' che mi circondava.Forse lo stesso giorno mi visito' lo psichiatra che oltre ad un sonnifero ed un ansiolitico, mi prescrisse il Fevarin (credo...ma fu
poi quello che presi per molto tempo).
Era nov 1996. Subito cominciai a dormire, tornarono le mestruazioni scomparse da 5 mesi e il 1.1.97 tornai al lavoro, RINATA! L'ossessione non c'era piu'. Ma non ricordo affatto se scomparse lentamente o pochi giorni. NON ricordo niente.
Ricominciai a fare tutto da sola, con entusiasmo, e da allora in poi NON MI POSI MAI PIU' QUELLA DOMANDA.
Sono successe tante cose da allora. Per farla breve dopo piu' di un anno passato a dismettere cose mie e dei miei genitori per prepararmi ad emigrare a Tenerife, nel settembre scorso quella che poi sarebbe stata la mia compagna di avventura, mi disse di cominciare a sospendere gli antidepressivi, perchè non ero depressa..lo feci gradualmente(prendevo il cymbalta, ma non ricordo perchè cambiai un'anno prima),e a parte strane scossette elettriche alla testa non avevo altri disturbi. Ma da novembre sospesi completamente. D nuovo insonnia e ansia. Partimmo a gennaio.
Arrivate la gioia era grande, ma qualcosa mi rendeva come distaccata da cio' che stavo vivendo. Insomma, gradualmente ho ricominciato a sentire "il vuoto del pensiero" e a chiedermi ossessivamente a cosa stessi pensando.
Ho tentato di spiegarmelo con il cambiamento, la paura del nuovo. Ma ogni tentativo di ignorare o sostituire quell'ossessione falliva. Alla fine di maggio sono tornata a Roma, e ho tentato terapie naturali pensando ad una intossicazione dai tanti farmaci. Peggio. Mi hanno condotta al S.Andrea che ripetevo in continuazione che volevo uscire dall'incubo, in uno stato d'ansia da non riuscire a star ferma. Lo psichiatra mi ha prescritto Xanax e di nuovo Cymbalta. Ora riposo bene, ma non ho voglia di far niente. Chiusa in una stanza d'albelgo mi chiedo: SUCCEDERA' ANCORA IL MIRACOLO E SARA' PER SEMPRE? PERCHE' TANTA PAURA?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
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dopo
Utente
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Grazie per il sollecito riscontro.
Mi scuso per non aver chiarito per bene, ma non restava abbastanza spazio.
In sintesi la mia paura è che avendo ricominciato con un dosaggio di 60 mg di Cymbalta mentre la terapia prima che la sospendessi era di 120 mg, l''effetto possa non essere lo stesso o ritardato chissà per quanto altro tempo. E sono esausta di questo tormento.
L''attività che ho appena intrapreso a Tenerife richiede la mia presenza e io ho paura che invece dovro'' restare qui per un tempo molto piu'' lungo di quello che ci volle la prima volta che il disturbo si e'' manifestato nel 1996 ed era scomparso nell''arco di poco piu'' di un mese. Per me allora fu una specie di miracolo, mentre adesso ho paura di tornare a farmi la domanda quasi per abitudine o perche'' mi ricordo di essermela posta sempre in quest''ultimo periodo (cosa della quale non mi preoccupai affatto a suo tempo) . Il dottore che mi sta seguendo mi ha detto di mantenermi al dosaggio di 60 x die, e non modificarlo. Ho un grande desiderio di liberarmi al piu'' presto di questo disturbo x tornare a quella che avrebbe dovuto essere la mia nuova vita. E vedermi chiusa in una stanza d''albergo ad aspettare che il farmaco dia i primi segni d''efficacia mi mette molta ansia....non c''è niente della mia vita qui...se non un''autostrada e spazi vuoti che aumentano ancora di piu'' l''ansia. Quindi anche camminare, che mi farebbe bene, e'' ansiogeno perchè mi vedo vagare senza meta lungo strade senza altre persone e quasi deserte e sempre con il solito chiedermi a cosa penso.
Dopo aver assunto il farmaco con dosaggio di 120xdie x tanto tempo e'' proprio impossibile ritornare un po'' piu'' velocemente a quei livelli o puo'' essere controproducente?
Mi scuso per la confusione e i dubbi forse assurdi....ma la paura è tanta e stranamente piu'' della prima volta che accadde.
Grazie per la disponibilita'' e a presto.