La paura mi sta uccidendo.

Salve Dottori,
Vivo in Germania da un anno e purtroppo è un grosso problema trovare uno psicoterapeuta italiano, cosa che mi sarebbe molto gradita.
Nella mia vita ho sempre amato i ragazzi, fantasticato su di loro e avuto innamoramenti. Le ragazze? Ottime amiche, oggetti di invidia, sorelle, nulla di più. Mai avute esperienze preadolescenziali con compagne di classe, mai baciata una donna che non fosse mia madre e anzi, mi faceva abbastanza impressione vedere amiche del cuore che lo facessero. Mai stata contro gli omosessuali, ovviamente. Negli ultimi tre anni sono stata più volte presa dalla depressione. Un primo periodo avuto dopo la morte di un familiare stretto con conseguente rottura del clima familiare sereno.Uscivo poco e mangiavo tanto, ma quelle poche amiche che avevo riuscivano comunque a farmi stare abbastanza bene. Anche qui nessuna attrazione fisica e/o sentimentale per donne, solo invidia perché ho una bassissima autostima. Mi ripresi, ma sei mesi dopo i miei mi dissero che ci saremmo trasferiti in Germania. Nel frattempo io ebbi i miei bei innamoramenti e infatuazioni per ragazzi visti a scuola. Trasferitici qui, dove stiamo adesso, ho subito una chiusura emotiva. Poco prima entrai in un gioco di ruolo e interpretai vari personaggi, conobbi anche molte persone che ci stavano dietro, la maggior parte ragazze lesbiche o bisex che tra l'altro ci provarono anche con me. Io, mai attirata nè sfiorata dall'idea di stare con una ragazza, dicevo di no in modo tranquillo.Per un anno mantenni le amicizie virtuali e vissi praticamente nei ricordi della mia vita passata, non uscivo e incontravo gente solo a scuola, nel frattempo ebbi un ragazzo. Pur essendo una relazione durata poco, il mio corpo reagiva parecchio ad ogni suo gesto, tutto nella norma. Comunque arrivai ad un punto in cui dovetti affrontare lavoro, esami, solitudine e depressione, poi un'amica dall'Italia venne su e stette da me, mi sembrò di essere tornata alla mia vecchia vita, uscivo e mi divertivo. L'accumulo di ansia iniziava a farsi sentire e da prima che arrivasse lei mi domandai se non mi fossi scoperta omo all'improvviso. Delle volte mi testai anche su di lei, ma non provavo nulla come d'altronde ogni volta che stavo con le mie amiche o che loro palpavano per scherzo come succede fra amiche, nessuna reazione. L'inferno arrivò dopo la partenza: tutto ciò che ho trattenuto in un anno è uscito, in più guardavo le donne e mi ero convinta fermamente che fossi lesbica così, di botto. Ansia, depressione ai massimi livelli, insonnia, panico, non dormivo più. Uscire mi aiutava, ma sempre entro i limiti. Spesso, durante l'autoerotismo mi capita che escano fuori immagini di sesso fra donne che sembrano farmi effetto, ma dopo ogni pensiero di tipo sessuale o romantico (mai avuto nei confronti di una donna) mi sento male. Ora non piango, ma prima ero soggetta a vere crisi isteriche e ansiose. Con tutto il rispetto, non voglio essere lesbica o bisex, una volta provai a fare outing in casa e mi sentii ancora peggio, più che sollevata.. Cosa ho che non va?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Outing di cosa se non è una cosa che vuole essere ? Mi sembra stia confondendo, per effetto forse di un meccanismo ossessivo, due cose che altrimenti non avrebbero alcuna somiglianza, ovvero il pensiero-timore e l'orientamento. Fa perfino delle prove, con un risultato che è contemporaneamente quasi nullo (le immagini durante la masturbazione "sembrano farle effetto" e però non nullo (sembrano farle effetto), la qual cosa non le fa capire più niente, inevitabilmente. Lei sta dicendo che il pensiero di poter essere diventata omosessuale la tormenta. Si faccia quindi visitare per questo, e le sarà proposta una cura probabilmente. E' una forma comune di preoccupazione. E' possibile che questo tipo di pensieri venga fuori in concomitanza con episodi depressivi, e che questi si alternino a fasi umorali opposte. Questo aspetto va tenuto in considerazione al momento della scelta della cura.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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