Dipendenza da minias

per circa 4 anni ho fatto uso di minias gocce. Sono partito con una dose terapeutica fino a quando una boccetta mi durava 3 o 4 giorni. Lo prendevo per dormire sia al pomeriggio che alla sera. Ho deciso di smettere e sono arrivato sulla soglia delle 100 gocce al giorno. Sentivo di non farcela da solo e mi sono rivolto ad un neurologo psichiatra famoso della mia zona. Lo psichiatra mi ha fatto smettere in un baleno il minias togliendo 5 gocce al giorno. dopo 46 giorni circa sono arrivato a 10 gocce per sera, il delirium tremen mi è arrivato dopo 15 giorni adesso inesistente, la nausea si è attenuata, l' intestino funziona benissimo, il mal di testa si è attenuato, l' ansia si è attenuata, tachicardia attenuata, pressione minima e massima nella norma, battiti oscillanti tra 70 e 90 battiti al minuto. Tuttavia continuo ad avere dei fastidi come leggera ansia, senso di confusione mentale, dolore alternante alle tempie, sensibilità alla luce, e mi vergogno molto faccio fatica a incrociare li sguardi. Il mio psichiatra non ci da molta importanza e mi ha detto che i sintomi tra un po' spariranno, SONO SULLA GIUSTA STRADA?? La terapia che seguo sono: una puntura al giorno intramuscolo di liposom forte, 10 gocce la sera di minias, mezza pasticca di paroxetina 20 mg quest' ultima presa per circa 30 giorni poi smessa perché non voglio diventare dipendente di un altro farmaco. Quale può essere il vostro suggerimento?
Grazie porgo i miei più sentiti saluti e mi complimento del servizio da voi offerto.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
"Il mio psichiatra non ci da molta importanza e mi ha detto che i sintomi tra un po' spariranno"

La sospensione brusca del minias senza altro farmaco antiastinenziale è pericolosa, delirium tremens significa che ci può essere delirio, che non è cosa da poco, e tremore fino a crisi epilettiche, anche mortali.


La dipendenza da benzodiazepine ha altro trattamento, di cui una parte può essere la paroxetina, ma non vedo la necessità di questa sospensione brusca e inutilmente rischiosa (l'effetto di 5 gocce in meno al giorno si accumula, trattandosi di un prodotto a lunga durata, e si sente quindi tutto insieme in crescendo nei giorni successivi).

Se ha un disturbo d'ansia sarà dipendente (che lo faccia o meno) da un trattamento per un disturbo d'ansia. Se ha una dipendenza da minias sarà dipendente (che la faccia o meno) da una cura per la dipendenza da minias.
Non capisco esattamente cosa voglia dire passare da una dipendenza a un'altra. Chi si cura con una medicina per evitare di abusare di minias non ha alcuna dipendenza.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Grazie per la gentile risposta dottore,
con la frase " passare da una dipendenza ad un' altra" volevo dire che la paroxetina da dipendenza, sul foglio illustrativo ho letto che da una forte dipendenza ed è difficoltosa da togliere per questo essendo già dipendente del minias non volevo passare alla dipendenza da questo farmaco per cui ho smesso di prenderlo (se avessi letto anche prima quello del minias). Il delirium tremens, non riuscivo a mangiare con la forchetta da come mi tremavano le mani, mi era venuto circa 15 giorni fa adesso è passato senza delirio. Lo psichiatra che mi ha in cura mi ha detto che le crisi convulsive, se non sono un soggetto che in passato ne ha avute, non mi vengono. Secondo lei che terapia dovrei seguire? Ho sentito, tempo fa, un medico (medicina delle dipendenze) mi aveva suggerito che non serviva fare strada per andare in visita da lui e mi aveva consigliato di scalare due gocce al giorno prendendo del revotril 5 gocce la mattina e 5 gocce a sera e poteva bastare così (non eseguita perché la cura del mio psichiatra è diversa). Adesso ho i seguenti disturbi dopo 46 giorni da inizio sospensione: dolore alternante alle tempie, sensibilità alla luce intensa, leggera ansia, dormo poco la notte con incubi, mi è ritornato l' appetito e mangio tantissimo, posso avere conseguenze?
Cordialmente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
Gentile utente,

Difficoltosa da togliere per la possibilità di sintomi da sospensione, più che difficoltosa, fastidiosa da togliere, ma questo non c'entra nulla con il concetto di dipendenza.

"se non sono un soggetto che in passato ne ha avute, non mi vengono. "

No, sono un rischio dell'astinenza in sé.

La sostituzione con il rivotril è corretta, ma la dose rispetto a 100 gocce di minias non è quella, e comunque il rivotril si usa piuttosto per frenare la voglia ad assumere benzodiazepine, piuttosto che solo per sostituire e scalare (comunque per questa funzione è giusto).

I problemi sono due. a) che abbia una cura efficace per il disturbo d'ansia di partenza; b) che sia valutato se aveva un'abitudine al minias o una dipendenza in senso proprio, in tal caso la terapia va modificata in considerazione del rischio di ricaduta, indipendente.


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Utente
Utente
Gentilissimo dottore,
prendevo il minias per abitudine più che da dipendenza, non davo importanza a quanto scritto nel foglio illustrativo detto anche bugiardino. Adesso ho imparato a leggerli tutti e comportarmi di conseguenza. Pensavo che fosse facile smettere. Tuttavia è stato un insieme di circostanze negative. Ho iniziato ad assumerlo sotto controllo di un neurologo per problemi di insonnia. Ero arrivato a 60 gocce e il neurologo mi disse che si toglievano con un altro farmaco. Questo neurologo è morto di leucemia fulminante e per un periodo sono stato solo allo sbando, si era instaurato un ottimo rapporto di fiducia. Mi sono auto-curato male, fino a che sono arrivato da solo ad una dose più ragionevole e poi mi sono deciso di rivolgere ad uno psichiatra, che mi ha fatto smettere in un baleno. sono passati 46 giorni e sono arrivato a 10 gocce a sera, penso di non tornare più a prenderlo perché ho preso molta paura e ho ancora paura di avere crisi convulsive, cerco di convincermi che andrà tutto bene, il mio psichiatra non vuole prescrivermi né rivotril né En né exotan per calmare l' ansia che si è calmata ma prima o poi per rincominciare ad affrontare la vita. da 46 giorni sono stato a casa senza muovermi autorecluso solo letto, psichiatra, e qualche giro in bici per svagarmi, non fumo più sigarette e ho toccato solo un bicchiere di birra, non bevo più caffè, bevo molta acqua e prendo della camomilla alla valeriana e melatonina per dormire. Ho imparato la lezione e non vogli più ricaderci. Mi sono reso conto di quello che stavo facendo, per me, ma anche per le persone a me care che non meritano che li faccia soffrire a causa mia.
Cordialmente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
"prendevo il minias per abitudine più che da dipendenza,"

Questo riguarda il passato. Le cose cambiano, per effetto del minias stesso. Cambiano nel cervello per effetto del minias così come di altre sostanze.

Come dicevo, calare il minias è l'uovo di Colombo, ma non sempre funziona perché una dipendenza non consente un disimpegno facile e stabile da questo tipo di sostanze.

Non è questione di calmare l'astinenza, ma di calmare l'istinto a prendere minias, oltre che ovviamente l'astinenza.
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Utente
Utente
Grazie per la sua risposta dottore,
Adesso sono quasi due mesi che ho iniziato a togliere il minias, fino a due giorni fa prendevo 5 gocce a sera. Il mio psichiatra me lo ha tolto definitivamente e mi ha prescritto 20 gocce di exotan da prendere alla sera prima di andare a letto, per un po' di tempo fino alla scomparsa dei sintomi da sospensione, dopodiché scalaggio dell' exotan ( una goccia al giorno) fino ad esaurimento, adesso soffro di insonnia dormo poco la notte per via di movimenti involontari dei muscoli che mi svegliano . Paroxetina sospesa e sospese punture di liposom forte.
Cordialmente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
Gentile utente,

Toglie il minias e mette un farmaco equivalente, mi sembra abbia poco senso, di fatto è come se avesse riaumentato la dose di minias. Non vedo il perché di questo passaggio.

Comunque il problema come le dicevo è diverso.
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Utente
Utente
Gentilissimo dottore,

Si in effetti me lo sono chiesto pure io.

Tuttavia il mio psichiatra mi ha spiegato che il minias è molto potente, è un sedativo ipnotico, mentre lexotan è più ansiolitico.
Mi ha proibito di prendere il minias durante il giorno. Lexotan devo prenderlo solo al bisogno 5-10 gocce per combattere l' ansia da sospensione questo solo di giorno, ne uso poco, 5 al giorno.
Adesso sono arrivato a 10-15 gocce a notte di minias, da scalare molto lentamente fino a che il corpo si abitua e dormo bene.
Ho ancora dei sintomi come leggero tremolio gambe e mani, cefalea tempia sinistra alternante, acufeni. con il passare del tempo i sintomi diventano sempre meno evidenti.
Sempre secondo il mio psichiatra il "grosso è stato fatto". E' stata durissima è da 2 mesi e 1 settimana che combatto.
Su mia iniziativa ho ripreso le punture di LIPOSOM Forte, non ho idea se funzionano o meno, tuttavia sento che mi danno più forza. Ogni tanto faccio degli esercizi di equilibrio tipo stare su un piede solo. prendo prima di andare a letto valeriana e melatonina e la mattina polivitaminici con fermenti lattici. Al posto del LIPOSOM forte volevo provare il SAMYR 400, alcuni si sono trovati bene.... Ha qualche consiglio?
cordialmente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
Gentile utente,

La potenza è simile, ma comunque variando le dosi le cose si equivalgono. Ci sono persone che abusano di lexotan così come altre di minias, anche di entrambi insieme.
Il problema dello scalaggio è un falso problema, e dovendo sostituire il minias con una benzodiazepina diversa che poi si possa ridurre più agevolmente, il lexotan non sarebbe una scelta logica, ha una cinetica uguale.

Il consiglio lo trova scorrendo indietro nel consulto.
[#10]
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Utente
Utente
E' sempre molto gentile a rispondermi,

In effetti di lexotan prendo piccolissime dosi 5 gocce al giorno e non mi piace prenderlo anzi vorrei non prenderlo più, ho da un mese la boccetta ancora piena.

Ieri sera ho preso 10 gocce di minias, 5 in meno alla dose calcolata. Ho fatto fatica a dormire ma dopo mi sono addormentato. Verso il pomeriggio, quando penso che la dose incominci a sparire nel sangue, sento un leggero tremolio delle mani e delle gambe. Pensavo, sempre su suo consiglio e poi anche del mio psichiatra, se posso ridurre la dose magari di una goccia al giorno e se conviene prenderle alla sera o spaccare la dose in diversi momenti della giornata ( 5+5 ). Adesso, arrivato a questo punto, vorrei separarmi definitivamente dalla sostanza, ma ho paura per questo tremolio in quanto a livello sociale-lavorativo è questo che mi fa scatenare l' ansia, delle volte mi viene da pensare "mamma mia adesso mi incomincia il tremolio ce la farò a fare questo, quell' altro............." e si innesca la spirale dell' ansia.
Cordialmente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
Gentile utente,

Questo consulto non deve e non può essere fonte di indicazioni sulla gestione dei medicinali.
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Utente
Utente
Gentilissimo dottore,

Sono pienamente consapevole che questo sito non ha nessuna indicazione di trattamento o altro e tutto deve essere filtrato dal mio psichiatra di fiducia, anche perché è lui che mi prescrive la terapia con ricette non ripetibili.

Ho chiesto delucidazioni al mio neurologo-psichiatra.
Gli ho chiesto che ne pensava ad una eventuale sostituzione di minias ed lexotan con il rivotril.
Mi è stato detto di continuare con minias a sera 10-15 gocce per dormire (il corpo si deve abituare).
5 o 10 gocce di lexotan durante la giornata per tenere a bada l' ansia.
Gli ho spiegato che vorrei smettere con tutto, con qualcosa che li sostituisse, al fine di scalare una volta per tutte, ma mi ha risposto che così va bene.
Essendo anche psicoterapeuta, il mio psichiatra, mi ha detto che devo convincermi di stare bene e non il contrario di avere al più presto una vita normalissima senza privazioni, il cervello è come un secchio non va riempito con negatività ma riempito di positività, che le situazioni vanno affrontate e non parcheggiate. Secondo lui io sono "disintossicato", le quantità di sostanza ora da me prese sono dosi "terapeutiche".
Non sento il bisogno di prenderle ma continuo per non avere piccoli segni di "astinenza" come il tremore ,che mi terrorizza e questo fa scattare l' ansia ovvio che se non lo avessi sarei tranquillo. Per questo , adesso, faccio fatica a staccarmi definitivamente dalle benzodiazepine.
cordialmente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
"Gli ho chiesto che ne pensava ad una eventuale sostituzione di minias ed lexotan con il rivotril."

Ma non può funzionare così...perché deve essere Lei a proporre le cose al medico ? (anche se poi fossero buone idee)

Per il resto le confermo le osservazioni precedenti, minias mantenuto ma di meno con un altro "minias" che però è il lexotan è come prendere minias a dose più alta. Se c'era stato un problema di abuso mi pare una soluzione incomprensibile.
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Utente
Utente
gentile dottore,

Il mio medico psichiatra mi dice cosa fare e io eseguo, ovviamente gli rivolgo delle domande ed osservazioni. Questo perché il mondo delle benzodiazepine, ho scoperto, è vastissimo, confidandomi con degli amici ho scoperto che pure loro facevano uso di BDZ, non avrei mai immaginato, addirittura amici psicologi che facevano di tutto per non prenderle. Purtroppo la dipendenza da BDZ è paragonabile, oggi, alla dipendenza da cocaina ed eroina. questo ha spinto me a curarmi in segreto, come tantissime persone. Per me, dal mio punto di vista, questo è sbagliato. Paragonando gli psicofarmaci a droghe illecite spinge le persone a nascondersi a non curarsi, a ghettizzarsi, a sentirsi diversi e malati.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
"Purtroppo la dipendenza da BDZ è paragonabile, oggi, alla dipendenza da cocaina ed eroina. "

Come fenomeno generale non proprio. Diciamo che quando è una dipendenza grave, sì, lo è. Sentirsi malati spinge a curarsi, non è un marchio. So benissimo che lo diventa perché agli altri piace pensare che i problemi affliggano gli altri in quanto altri.

Curarsi in segreto è invece spesso comprensibile, non si è obbligati a render pubblici aspetti che potrebbero generare pregiudizio.

Comunque, la cosiddetta dipendenza intesa come abitudine, o tendenza ad assumere per controllare alcuni sintomi, o bisogno di assumere per controllare alcuni sintomi, non è ciò che si intende per tossicodipendenza. La quale tossicodipendenza, non è una condizione disdicevole ma un disturbo come un altro.
Da evitare il paragone con altri che possono avere un rapporto con le stesse sostanze (benzodiazepine) ma secondo un meccanismo diverso (uso, abuso, dipendenza).
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Utente
Utente
Gentile dottore

Volevo rivolgerli questa domanda: "la mia dipendenza è o è stata grave? " 3 anni di minias un terzo di boccetta al giorno." Le prendevo scusi la parola proprio da "pirla" perché non so neppure io perché le prendevo forse per dormire BENE.

Adesso prendo 15 gocce a sera di minias e secondo il mio psichiatra devo mantenerle per un mese così il corpo si stabilizza e poi potrò scalarle, vietato toglierle. Di lexotan non prendo niente perché l' ansia adesso riesco a controllarla ho degli attacchi ma passano concentrandomi su quello che stò facendo (ho rincominciato a lavorare).

I sintomi che ora ho:

cefalea tempia sx ma più leggera delle settimane scorse

sensazioni di confusione mentale che vanno e vengono

sensazione di svenimento ma solo sensazioni

Il mio psichiatra dice che sono "impressioni" e di non farci caso.

Tempo fa sono caduto e mi sono lesionato una caviglia e mi hanno trovato il malleolo semistaccato con una RM, se subirò un intervento come mi devo comportare? Mi faranno BENZODIAZEPINE?
Anticipatamente la ringrazio.
[#17]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
Gentile utente,

Non è un problema di quantità, anche se la quantità è indicativa del fatto che ci fosse un legame abbastanza forte. Quindi sarebbe il caso di impostare una cura che tenga in considerazione il recente passato, e che non può ragionevolmente prevedere un uso controllato dello stesso medicinale, o di uno similare (benzodiazepina rapida).

Nel caso di intervento informi i medici dei farmaci che assume e di come li assume (ogn tanto. abitualmente etc), poi decideranno loro.
[#18]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,

La sua risposta è molto gradita e spero che questa discussione sia letta da più persone per far capire che incubo sono le benzodiazepine (Abuso).

Il mio psichiatra mi ha detto di continuare con 15 gocce al giorno. Ammetto che con queste dormo bene. Tuttavia come faccio a liberarmi pure di queste? Il mio psichiatra non mi da alternativa 15 gocce e scalare, ammetto: non riesco a toglierle. Gli ho proposto questa alternativa: aspettare settembre prendere 2 settimane di ferie e provare a togliere tutto, mi ha risposto che va benissimo.
[#19]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
Gentile utente,

Capisco che continuare con 15 gocce al dì sia un problema "relativo", ma visto che è già andata a finire in abuso di quantità ben superiori, io non mi aspetterei che la cosa rimanga in equilibrio, almeno con benzodiazepine "rapide". Non tanto che non riesca a sospenderle, su quello può anche riuscirci, il problema è evitare il movente dell'abuso, che in genere si fa sentire a singhiozzo, lasciando libera la persona di disintossicarsi ma non di evitare di reintossicarsi.
[#20]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,

Io prendevo il minias perché mi faceva dormire e quando mi svegliavo mi sentivo un leone, riposato, potevo affrontare tutto in maniera migliore, rendevo più sul lavoro bruciavo i colleghi ero sempre pronto, facevo le sere, le notti, i giorni,......... tanto potevo dormire a "comando".

Con il tempo incominciai ad avere incubi terribili e li capii che dovevo smettere, non
potevo andare avanti così.

Sinceramente rincomincerei a prenderlo a dosi elevate se uno mi pagasse 1,000,000 di euro.

Cosa mi ha fatto smettere così velocemente? La paura di perdere il lavoro.

Non torno a prenderlo, con tutta questa fatica per toglierlo, non sono mai stato così male in vita mia. (spero)

Dormo tranquillamente con una boccetta di lexotan e una di minias sul comodino belle piene e non ho nessuna intenzione di abusare, e conto le gocce una ad una e non mi viene voglia di prenderne di più, per me sono come veleno.

Il mio medico si è informato e mi ha prescritto il Rivotril. La boccetta è ancora intera sul comodino. L' ultima volta il tossicologo mi aveva detto di prenderne 5gg la mattina e 5gg la sera, con 15 gocce di minias a scalare. E' giusto? Ho un po' paura a prenderlo.......
[#21]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottore,

Adesso mi sento molto meglio, ho intrapreso da diversi giorni una terapia che sembra efficace:

5 gocce di RIVOTRIL, dopo circa mezzora dall' assunzione di questo farmaco, minias a scalare una goccia al giorno, ero a 15 gocce di minias adesso sono a 10 e vado "alla via così" 9....8....7......tra circa 10 giorni chiudo con il minias. Mi erano state consigliate 5 gocce di rivotril al mattino e 5 gocce alla sera, ma prendo solo 5 gocce a sera di rivotril e 10 gocce di minias poi 9..8.7............

Poi scalo il rivotril 5............4...3......2...............

Ogni tanto mi faccio anche qualche puntura di LIPOSOM FORTE che ho notato da un po' di carica, mi fa sentire attivo così alla sera sono molto stanco e dormo.

Non sento la mancanza del minias.

Questo risultato è stato ottenuto fondendo i consigli del mio psichiatra e di un tossicologo, oltre che alle sue osservazioni, sempre filtrate dal mio psichiatra di fiducia.

Faccio molta attività fisica, bicicletta. Quando sono libero faccio 5 km e alla sera, dopo mangiato, altri 5 km. Così mi stanco moltissimo e arrivo a fine giornata che mi si chiudono gli occhi. Penso che mi butterò nel ciclismo ormai.

Dopo 3 mesi e qualche giorno dall' inizio della disintossicazione posso avere ancora CRISI CONVULSIVE?

Posso bere qualche birra con gli amici?

Andrà tutto ok, penso, l' ho passata brutta. Cerco di scherzare e di essere ottimista IL LAVORO E' RIPRESO REGOLARMENTE.
Qual è il suo punto di vista Dottore?

Cordialmente,
Aspetto una sua risposta gentile dottore.
[#22]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,

Volevo aggiornare la mia posizione che riguarda la dismissione del farmaco di cui abusavo "minias".
Adesso ho smesso completamente di prenderlo e sono arrivato a prendere 3 gocce di rivotril.
Tra un po' di giorni termino con il rivotril scalando un po' alla volta.

Faccio 1 puntura di liposom forte 2 volte a settimana.

Sono passati quasi 4 mesi dall' inizio della disintossicazione e mi sono "mangiato L' estate " ma non importa sono più felice così!!!!!!!!!!!!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
Gentile utente,

Le ricordo però che la dipendenza, quella vera, non si tratta con la disintossicazione ma con una cura anti-dipendenza, che potrebbe benissimo essere il rivotril, ma allora utilizzato secondo un altro regime, che non è di scalaggio e sospensione. Comunque, non è cauto sospendere il rivotril se questo ha consentito di fermare l'abuso di minias, o almeno non da soli e non poco tempo dopo l'apparente fine del problema.
[#24]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, felice di risentirla.

Anche il mio psichiatra si è meravigliato della "mia" scelta: interrompere completamente l' assunzione di tutte le benzodiazepine, gradualmente. Si è meravigliato che non prendo nulla di Lexotan. Il mio medico di base è molto contento. In effetti durante la giornata, specie al lavoro, sono colto da "vampate di ansia" che vanno e vengono, cerco di superarle con un po' di concentrazione e sforzandomi, cercando di non far trapelare nulla. Per ora ci riesco.
Cerco di pensare che sia un fatto che ho avuto in eredità dalla dipendenza di Minias, in quanto 3 anni fa, prima di questo "fattaccio", non avevo o almeno molto molto meno. D'altronde penso che la disintossicazione richieda un certo sforzo e fatica.
L' ultimo colloquio con il mio psichiatra mi ha fatto i complimenti per i risultati ottenuti e mi ha detto che se riesco a stare senza BDZ va benissimo e devo restare "pulito". Non so se la mia scelta sia giusta o sbagliata ma se non interrompo, sempre gradualmente e sotto controllo medico, non riuscirò mai a staccarmi. Il motivo che mi spinge ad abbandonare le BDZ è che danno un sacco di problemi, non molto per l' effetto curativo, ma l' aspetto legale, per esempio la guida. A volte penso se è peggio una persona che non dorme da una settimana alla guida o di una persona che prende 10 gocce a sera di Rivotril , Minias o Lexotan, ma per la legge si. Quale delle due ha più peso? Per poter lavorare ed avere una vita sociale "normale" devo riuscire ad abbandonarle tutte le BDZ, mi corregga se mi sbaglio.
Il rivotril ho incominciato a prenderlo circa 29 giorni fa. 5 gocce a sera. Adesso sono arrivato a 3. Scalo una goccia alla settimana. Da domani 2 e tra 15 giorni finisco.
Il mio psichiatra mi ha consigliato di prendere VALERIANA e la PASSIFLORA in gocce, quest' ultima ha proprietà simili alle BDZ senza assuefazione avvicinandosi molto a quelle di sintesi. Molte volte ho una sensazione di sete molto intensa con aumento della salivazione alternante. Guardi dottore, francamente desidero con tutte le mie forze di staccarmi dalle BDZ. Mi ricordo che quando ero dipendente del minias e lo succhiavo dalla boccetta tenendo con l' unghia il segno dove dovevo arrivare era terribile. Un giorno mi stavo anche per soffocare in quanto mi era andato per traverso, non respiravo più, e avevo vomitato tutto. Una sera di metà Maggio dopo una "succhiata" non sopportavo più il sapore e lo lanciai dentro il cestino. Ero arrivato ad 1/3 di boccetta al giorno, mi stava portando verso la "fine" mi interessava più il minias che le donne li capii che qualcosa non andava. Il mio psichiatra al primo incontro mi disse:" VUOI MANTENERE LA FABBRICA DI MINIAS? VUOI APRIRE UN MUTUO?".
Cordialmente.
[#25]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
Gentile utente,

Sì, ma questa è un'autogestione che si espone inevitabilmente a degli errori di valutazione. Quello che c'è da stupirsi se mai è che non sia guidato o non si faccia guidare da un medico in questo.
La dipendenza da una sostanza non si risolve scalando la sostanza né una sostitutiva. Se per dipendenza si intende un abuso recidivante, il problema sta nel trattare l'abuso e prevenire le recidive, non tanto nel sospendere la sostanza, temporaneamente fino a prova contraria.

Pertanto, non è che debba abbandonare le benzodiazepine, il rivotril nella cura della dipendenza può essere mantenuto, secondo un preciso regime.

Le persone che si autogestiscono si concentrano sugli aspetti meno importanti della storia, ad esempio come si fa a scalare piano, quanto durano i sintomi di astinenza e così via, e perdono di vista la strategia (bloccare un comportamento che ha condotto al problema finale, ovvero l'intossicazione cronica da minias).
[#26]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,

Non ho avuto recidive, per fortuna, questa è la prima volta che mi distacco dall' intossicazione da minias. Ho intrapreso la disintossicazione e non sono mai tornato indietro. Sono passati quasi 4 mesi dall' inizio della disintossicazione ed il minias è solo un ricordo.
Prendo 5 gocce di rivotril per superare la mancanza di minias all' ultimo stadio, perché ho ancora dei disturbi. Adesso non lo abbasso il rivotril (5 gocce) perché mi alleviano i sintomi. La strada intrapresa è a senso unico e non si torna più indietro (parole del mio psichiatra), ormai voglio arrivare fino in fondo e stare pulito. Capisco che bisogna arrivare ALLA MOTIVAZIONE CHE HA PORTATO ALL' ABBUSO DI MINIAS. Adesso le racconto: Circa 4 anni fa soffrivo di insonnia causa mobbing sul lavoro ma vero! con procedimenti disciplinari sempre vinti e mi fu prescritto il minias da un neurologo. Arrivato a circa 60 gocce al giorno, il neurologo mi disse che dovevo prendere un altro farmaco aumentandolo e scalando il minias. Nel frattempo, una sera, cominciai ad avere scariche di diarrea 24 in 2 ore facendo sangue! Andato da uno specialista mi prescrisse una collonscopia, fatta personalmente da lui. nel frattempo scariche di sangue continue e febbre. La diagnosi fu implacabile! MORBO DI CRHON. Mi compilarono un foglio per richiedere l' invalidità e presi per diversi mesi ASACOL (mesalazina) 3 volte al giorno e ogni sera un clistere di ASACOL.
Il minias a questo punto sali in maniera esponenziale, ormai ero un povero invalido.
Non arreso, ebbi la forza di un colpo di reni ed andai da un noto professore gastroenterologo che mi fece un sacco di esami, il verdetto: INFEZIONE DA CLOSTRIDIUM DIFFICILE CON TOSSINE A E B CON COLITE POST ANTIBIOTICI! Dopo una cura fortissima di antibiotici potenti (METRADIZONOLO) LE TOSSINE A E B RISULTARONO NEGATIVIZZATE. Ora...., la contentezza di non avere il MORBO DI CRHON superò la voglia di intraprendere azioni legali perché penso che chi lavora sbaglia. Ma se non mi muovevo io a quest' ora starei ancora a curarmi una malattia che non avevo. La carta che sono un disabilitato ce la ho ancora e la tengo per ricordo.
Con questo siamo arrivati in senso temporale al 2011 e il minias ormai era salito alle stelle per sostenere il peso.
Passato questo, mi è rimasto il minias che ormai ero dipendente, adesso ho detto BASTA. Nel frattempo il neurologo che mi curava è morto a cavallo tra 2011 2012 di leucemia fulminante. Sono rimasto con la sua prescrizione di minias e continuavo a farmelo prescrivere. Un giorno il mio medico di base mi chiamò e mi disse che dovevo smettere perché rischiavo di diventare un drogato. Dopo un po' di tempo la mia decisione di farla finita con la sostanza perchè ormai ero assuefatto. Decisi di affidarmi a questo "nuovo psichiatra" che però insiste che dovrei prendere il Lexotan, mentre un tossicologo di un centro di disintossicazione molto famoso (un professore) gentilissimo mi disse che dovevo prendere il rivotril. Il mio psichiatra è fissato con il Lexotan. Forse perché è un psichiatra con orientamento psicanalitico? Domani ho appuntamento con lui e gli chiederò delucidazioni. ECCO LA MOTIVAZIONE.
Ovviamente ho cercato di essere il più conciso possibile.
Cordialmente dottore, la ringrazio se riuscirà a leggere tutto.
GRAZIE.
[#27]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
"Capisco che bisogna arrivare ALLA MOTIVAZIONE CHE HA PORTATO ALL' ABBUSO DI MINIAS"

No, non è questo che intendevo. Intendo che una dipendenza da minias va trattata con la prevenzione delle ricadute. Un abuso di minias va trattato in base al tipo di dinamica che ha portato all'abuso.

Non stiamo parlando di spiegazioni, di racconti psicologici. Ma di diagnosi.

Il rivotril infatti è molto utile ed è indicato, ma la disintossicazione non significa scalare fino a zero, questo è semplicemente il ristabilimento della tolleranza di base (zero) all'ansiolitico a cui si è assuefatti. Non c'entra niente con il curare l'abuso e la dipendenza da un ansiolitico.
[#28]
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Gentilissimo Dottore,

Ho parlato con il mio psichiatra chiedendogli di tirare un po' le somme.


La diagnosi per il mio problema di dipendenza da minias (secondo lui EX DIPENDENZA dicendomi che ormai sono pure disintossicato) è che sono un individuo ANSIOSO, del resto, ecco perché mi sono rivolto a lui, conosce anche altri componenti della mia famiglia, tutti ansiosi. Secondo lui non è grave, ma devo imparare a conviverci, gestirla ed il minias fino all' intossicazione la neutralizzava, molto gioca anche il tipo di lavoro che faccio molto stressogeno e delicato, ma con i tempi che girano cambiarlo è difficile e per lui lavorare è fondamentale, non solo per guadagnarsi da vivere, ma anche per la vita stessa.
Mi sono rivolto al mio psichiatra perché ne prendevo troppo e lui mi aveva detto che così non si poteva più andare avanti, con conseguente scalaggio, con i supporti dati da lui e consigli. Gli ho chiesto come si combatte la "voglia" di prendere il minias, che per adesso non ne ho, rispondendomi che è tutto nella nostra testa. Gli ho parlato del rivotril prescritto dal mio medico (5 gocce) e mi ha detto che va benissimo. Mi ha pure detto che se riuscissi a farne a meno sarebbe meglio ma dipende come mi sento io, 5 gocce, 10 gocce, 15 gocce (dopo no sono troppe) non ha importanza se mi fanno sentire meglio. Il minias è terminato 15 giorni fa l' ultima goccia, ha detto "perfetto sii contento del traguardo e fai tesoro di questo, una persona dipendente di una sostanza che riesce a togliersela è più forte di uno che sembra forte e non ha passato questo". L' obbiettivo del mio psichiatra è quello di portarmi a zero BDZ perché l' intossicazione non cura niente e bisogna levarla, è dopo che si può fare una valutazione del problema. Mi ha trovato molto bene, per i trattamenti fitoterapici (passiflora e biancospino) mi ha detto che sono poco più di una camomilla e posso prenderli, anche se la sera stessa, ho preso 40 gocce di passiflora ( ne prescrivono 30) con 4 gocce di rivotril dopo un' ora. Mi sono svegliato, stamattina, dopo una bella dormita ma molto "rintronato", stanco ma, devo ammettere, però, che l' ansia è diminuita, non a zero, ma diminuita.
Cordialmente, scusi se le faccio fare gli straordinari.........
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
"secondo lui EX DIPENDENZA dicendomi che ormai sono pure disintossicato"

Ecco appunto, la disintossicazione in che modo risolverebbe la dipednenza ? Mi sembra ci sia gran confusione sulle diagnosi. Dipendenza non significa essere intossicati e doversi disintossicare. Ragion per cui quando si sospende l'uso e si tratta l'astinenza la dipendenza non cambia di una virgola. Dipendenza significa decorso recidivante dell'abuso, questo è. Il resto si chiama abuso o semplicemente stato di assuefazione, che di per sé vuol solo dire essere abituati e sviluppare astinenza alla sospensione.

E' proprio diverso il ragionamento sul tipo di problema. La questione sullo scalaggio fino a zero di bdz ha senso se non si tratta di dipendenza, altrimenti la strategia è curare la dipendenza, che non necessariamente comporta non usare bdz, visto che il rivotril lo è, ma far cessare l'abuso di alcune bdz, come lexotan e minias.
[#30]
dopo
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Gentilissimo dottore,

Adesso ho capito.

Forse il neurologo che mi aveva prescritto il minias 3 anni fa, prima di andarsene poveretto per la leucemia , intendeva togliermi il minias con il rivotril?
Cmq spero di non avere recidive, rischio il posto di lavoro, una giustificazione molto forte, sono terrorizzato, anche il mio psichiatra se ne era accorto, oltre che ai sintomi da sospensione avevo un' ansia devastante da questo terrore, sembrava che il petto scoppiasse. Al giorno d' oggi sarebbe una tragedia immane, allora si che poi mi tocca riprendere il minais. La dose che prendevo era esagerata capisco anche io che ormai non curava più nulla era quasi per scopo ricreativo, tornato dal lavoro facevo una succhiata dalla boccetta e mi sentivo la testa girare e una sensazione di benessere, non era più un medicinale. Dopo 4 mesi dall' inizio, adesso non la chiamo più dipendenza ,ma SOSPENSIONE, solo adesso comincio ad essere "normale" nel senso che le funzioni memoriali e percettive si stanno normalizzando. Me ne sono accorto in quanto adesso riesco a stare in equilibrio su una gamba sola. Un mese fa non ci riuscivo.
Grazie infinite.
[#31]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
"Cmq spero di non avere recidive, rischio il posto di lavoro"

Appunto, se ha una dipendenza le avrà, questa è l'implicazione della diagnosi in termini di previsione. Per questo senza attenderle si imposta una cura che le prevenga.
[#32]
dopo
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Gentilissimo dottore,

Al prossimo incontro con il mio psichiatra gli chiederò come faccio a prevenire eventuali recidive. Se dovessi averne una nel frattempo posso sempre telefonargli, mi ha sempre risposto, anche la notte, 3 mesi fa quando avevo le crisi da sospensione mi dava consigli ("prendi max 50 gocce, 25 e 25 ecc.....) quando stavo facendo lo scalaggio forzato.

Grazie 1000.

[#33]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
Gentile utente,

Come dicevo, lo scalaggio è un problema noioso ma non centrale se c'è di mezzo una diagnosi di dipendenza (addiction). Lo scalaggio è un problema relativo ad un aspetto collaterale della malattia, che è l'assuefazione.
[#34]
dopo
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Gentile Dottore,

Sono passati 4 mesi e 6 giorni dall' inizio dello scalaggio, il minias ho finito di prenderlo 20 giorni fa (ultima goccia), adesso sto continuando con 3 gocce di rivotril a sera prima di andare a dormire. Attualmente sto facendo una cura di vitamine specialmente di vitamina gruppo B e omeopatia (passiflora e un preparato di fiori di Buch). Tuttavia da due giorni ho avuto mal di pancia con diverse scariche. Tutto passato, per fortuna, con fermenti lattici, potrebbero essere i preparati omeopatici?
Il mio psichiatra ha detto che ormai sono fuori dal tunnel minias, la notte dormo bene.
Per le recidive devo dimenticarmi dell' esistenza del minias e fare senza, dato di fatto in quanto adesso, dopo quello che mi è accaduto, non me lo prescrive più nessuno.
Le 3 gocce di rivotril, sempre secondo il mio psichiatra, devo prenderle almeno per altri 10 giorni, in maniera da far passare 30 giorni, minimo, dalla sospensione totale del minias per garantire una minima presenza nel sangue di sostanza che, se pur minima, mi preserva da cattive sorprese (che non dovrebbero esserci).
Cordialmente.
[#35]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
Gentile utente,

Il minias non c'è più, e l'astinenza NON dipende dalla presenza di un residuo di sostanza del sangue, mi sembra ci sia molta confusione.

Inoltre, le ripeto, ma non insisterei più sul tema, che qui stiamo parlando da una parte di dipendenza da minias come problema di partenza, e dall'altra di scalaggio del minias con questo o quel metodo, che non è il "fuoco" del problema dipendenza.
[#36]
dopo
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Gentile Dottore,

Il mio psichiatra, che adesso lo vedo molto meno grazie alla stabilizzazione della situazione, Mi ha detto che in effetti nessuno mi ha puntato una pistola alla testa e mi ha detto che dovevo prendere tutto quel minias, quindi c' è stato un problema di abuso.
L' abuso da me effettuato è stato, secondo la sua diagnosi, per stupidità ,leggerezza e negligenza. La dipendenza vera e propria non c'è stata in quanto sono stato io di mia iniziativa a volerlo togliere, dopo essermi reso conto che non sarei andato lontano in quella maniera e mi sono messo nelle sue mani per toglierlo. Lo "scalaggio forzato" (tolto di mezzo in 45 giorni), da lui indicatomi, è stata effettuata per ridurre il tempo di esposizione alla sostanza e un ritorno "pulito" ad una vita normale nel più breve tempo possibile. La sofferenza da me patita (tremore alle mani, cefalea, dolore ai denti, sensibilità alla luce, ai rumori, acufeni, disturbi visivi ,movimenti involontari, crampi, dolore alle ossa, ansia estrema, panico, vertigini, nausea, insonnia tremore mandibolare e delle palpebre, dovrebbe essere sufficiente, per il mio psichiatra, a pensarci bene se dovesse balenarmi l' idea di ritornare a prenderlo.

Cordialmente.
[#37]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
"Mi ha detto che in effetti nessuno mi ha puntato una pistola alla testa e mi ha detto che dovevo prendere tutto quel minias, quindi c' è stato un problema di abuso."

E che c'entra questo ? Mi sembra ovvio. La dipendenza non è quando uno ha la necessità di prendere minias, mi sembra che sulla nozione di dipendenza le idee rimangano confuse.

Lo scalaggio non ripulisce dalla dipendenza, ripristina soltanto la tolleranza alle benzodiazepine. Che sia forzato o meno. La sofferenza da Lei patita nel caso di una dipendenza non conterà niente nel prevenire una ricaduta, e anzi la peggiora.

Come dicevo, questa procedura è corretta in caso di abuso. La dipendenza richiede un'altra strategia e un'altra terapia.
[#38]
dopo
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Gentilissimo Dottore,

Non finirò di ringraziarLa per la cortesia dimostrata. Scrivere su questo Forum, la mia esperienza, mi aiuta molto.

Sono consapevole di aver fatto un abuso del farmaco. Adesso, con il senno di poi, mi accorgo che ho fatto una cosa sbagliata, ho fatto di testa mia fin dall' inizio. Quando mi fu prescritto la prima volta, il neurologo mi prescrisse 30 gocce a sera per l' insonnia, ammetto ne presi 40 pensando "così fa più effetto" sottovalutando il farmaco stesso paragonandolo ad antidolorifici, da qui l' aumento graduale che NON SO SPIEGARMI. La mia preoccupazione, ora, è di rimettermi in sesto il prima possibile. Capisco che questo forum non può assolutamente sostituire diagnosi, farmaci e altro dato da visite mediche specialistiche, tuttavia, secondo un mio parere da "uomo della strada" può essere un aiuto in più.
Il mio psichiatra insiste che sono fuori dal TUNNEL, il tempo penserà al resto.
Attualmente facendo delle somme non so come inserirmi:
Sono stato una persona che ha abusato di MINAS o un dipendente del MINIAS?
questo concetto non è chiaro. Una cosa è certa NON VOGLIO E NON POSSO PIU' PRENDERLO. Attualmente dormo bene, non soffro di ansia. tuttavia faccio fatica a memorizzare informazioni (spero che passi). Oggi mi sentivo molto stanco al lavoro è durante la giornata ho bevuto 3 caffè tra cui uno doppio, al ritorno a casa le mani mi tremavano, ogni cosa la lego alla mancanza della sostanza, spero che non sia così.

CORDIALMENTE.



[#39]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
"Sono stato una persona che ha abusato di MINAS o un dipendente del MINIAS?"

Appunto, è questa la questione diagnostica non chiara da tutto quello che ha riferito.

"Una cosa è certa NON VOGLIO E NON POSSO PIU' PRENDERLO. " Questo non è in discussione ma non conta, il volere. Il "potere" c'è, chi ne è dipendente se lo procura inevitabilmente.
[#40]
dopo
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Gentile Dottore,

Il MINIAS me lo procuravo in maniera "legale" non ho mai imbrogliato infatti il mio medico mi diceva sempre che dovevo smettere fino a che un giorno mi chiamò in ambulatorio e facemmo un patto io dovevo smettere e lui mi disse che mi avrebbe aiutato da qui in poi decisi di smettere scalando la sostanza, prima togliendo le dosi pomeridiane e poi scalando le dosi alla sera. Lo sbaglio penso che sia stato che mi trovavo sempre le boccette pronte. Quando finivano mia madre andava in farmacia a prenderle anche perché le usa anche un altro componente della mia famiglia che purtroppo prende farmaci da una vita per problemi esistenziali gravi. Sono passati 4 mesi e mezzo dall' inizio dello scalaggio, terminato due mesi fa circa. Adesso prendo alla sera 3 gocce di RIVOTRIL sempre. Lo psichiatra che mi ha in cura mi ripete sempre che ormai sono guarito e di non fare più STUPIDAGGINI DEL GENERE. La mia paura è di avere crisi convulsive. Lo psichiatra mi ha detto che posso stare tranquillo, ma ho paura, a volte ho dei movimenti involontari. Ho fatto un calcolo:
Prendevo un terzo di boccetta al giorno. 1mg=10 gocce, 20 ml (boccetta) 2,5 mg/ml.
20ml * 2,5= 50, 50*10= 500. Quindi 500/3= 166. PRENDEVO circa 160 gocce ( 60 il pomeriggio e 100 alla sera) Spero che i calcoli siano giusti.

Cordialmente.
[#41]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
Gentile utente,

Non c'è nessuno sbaglio. Abusava di minias. Il canale è legale nel senso che il farmaco è legalmente in commercio, la modalità benché "tollerata" è ovviamente non terapeutica, ma di abuso.

Stiamo ripetendo gli stessi discorsi. L'abuso e la dipendenza non sono stupidaggini, sono comportamenti con una loro dinamica.

Lei è sempre molto focalizzato sui problemi della sospensione/scalaggio, più che sul diagnosi e cura della dipendenza (eventuale).

Mi sembra che a questo punto si sia detto tutto.
[#42]
dopo
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La ringrazio Dottore,

Adesso ho stoppato l' abuso.

Sto molto meglio così senza MINIAS, è stata dura ma alla fine ho vinto.
Ai primi di novembre ho appuntamento con il mio psichiatra, mi piace avere belle notizie da dargli.
Non si finisce mai di maturare.

Grazie per la sua disponibilità.

Cordialmente.

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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