Ipocondria e ansia

Buonasera, sono un ragazzo di 24 anni. Sono un soggetto molto ansioso e in questo ultimo periodo anche molto ipocondriaco. il mio primo attacco di panico l'ho avuto circa 6 anni fa, sul pullman improvviso con sudorazione tachicardia vampate di calore. Dopo questo episodio ho fatto alcuni esami medici nella norma e ho cominciato la psicoterapia unita a terapia farmacologica(xanax prima poi citalopram).

Su consiglio del medico che mi segue è stato scalato il farmaco ed eliminato il all'inizio di questa estate. all'inizio stavo bene ma poi piano piano ho avuto una ricaduta che ha raggiunto l'apice in queste ultime settimane con una corsa al pronto soccorso perchè ho avvertito dolori al braccio sx alle spalle dispnea sudorazione fredda(insomma quello che secondo me era un infarto). Fatti ECG ed enzimi mi dimettono con diagnosi di ansia. Io comunque da quel momento continuo a peggiorare. Accuso fitte al braccio sx al petto, alla schiena, formicolii alle mani, dispnea, a volte capogiri, stanchezza, e nonostante gli esami cardiologici effettuati non riesco a tranquillizzarmi, ho preso una vera fissazione epr le patologie cardiache(prova da sforzo oltre gli ecg la settimana scorsa e un ECO fatta 2 settimane fa tutto normale). Passo le giornate ad ascoltare il mio corpo e ad ogni singolo dolore controllo la frequenza cardiaca e penso subito al peggio. Questa situazione si è molto accentuata nell'ultima settimana dove praticamente non riesco a fare quasi nulla. appena mi alzo cominciano i dolorini e anche solo stando a letto avverto queste fitte.
Da ieri il medico mi ha prescritto nuovamente il citalopram associato a EN 0.50 a compresse da prende una la mattina e una la sera. Io la compresa l'ho presa due volte(ieri sera e stamattina) ma continuo ad avere queste fitte e al primo dolorino la mia mente comincia a pensare "ma il farmaco non dovrebbe bloccare queste somatizzazioni? se il farmaco non lo riesce a fermare ci deve essere qualcosa che non va" e così si innesca il solito circolo e mi arrivano tutti i sintomi soliti(tensione ormai ovunque, gola che stringe, fitte varie, dispnea).

La mia domanda è: il farmaco non basta a bloccarmi questi fastidi(parlo dell'EN che dovrebbe almeno ridurre quelle somatizzazioni, il citalopram so che ha un meccanismo d'azione più lento)?
Può la mente essere così forte da farmi sentire questi sintomi praticamente per tutta la giornata nonostante l'assunzione di un farmaco"sintomatico"??
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
(..) ho preso una vera fissazione epr le patologie cardiache(prova da sforzo oltre gli ecg la settimana scorsa e un ECO fatta 2 settimane fa tutto normale). Passo le giornate ad ascoltare il mio corpo e ad ogni singolo dolore controllo la frequenza cardiaca e penso subito al peggio (..)

Sulla base di questa sua affermazione le consiglio questa lettura
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html

e, visto che parla di farmaci, indirizzo la sua richiesta in area psichiatria
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente

Già nel consulto precedente si è discusso dell'uso di benzodiazepine.

Attualmente, il dosaggio di En è piuttosto basso.

Sarebbe comunque opportuno che lei faccia riferimento ad uno specialista in psichiatria, così da poter far inquadrare meglio la sua situazione.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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