Probabile agorafobia?

Salve,

mi trovo ad affrontare la prossima settimana un viaggio breve in aereo con la preoccupazione di avere una reazione di panico a bordo.

Questa deriva dal fatto che l'ultima volta che ho volato (2 anni fa) ho avuto una crisi di panico.
Premetto che prima di questo ho volato per 3 volte senza alcun tipo di problema.

Io imputo questo evento negativo allo stress accumulato nella giornata prima di volare: infatti ebbi un colloquio di lavoro in inglese, con due viaggi in aereo in 12 ore e poco sonno alle spalle. Ma mi viene il dubbio che non sia un problema più serio non avendo mai affrontato la questione col mio medico di base.

Nel tempo intercorso dall'evento, ho avuto un altro lieve attacco di ansia durante una fila in autostrada accerchiato da camion e ad altre piccole sensazioni di paura di non riuscire a "farcela". Mi sono accorto che tutte sono state in momenti in cui ero stanco o stressato.

Ad ogni modo, di attacchi di panico acuti dopo quel viaggio in aereo non ne ho avuti.

Salgo in ascensore, guido in autostrada da solo, anche in coda, e vado in centri commerciali affollati.

Ora mi trovo ad affrontare questo viaggio con un pò di dubbi.
Potrebbe essere solo una "impressione" dovuta al precedente viaggio andato male e quindi potrei "esorcizzare" il timore con un viaggio positivo?
Gli eventi negativi potrebbero essere dovuti semplicemente alla condizione di stress pisco.fisico?


Grazie in anticipo per le risposte.


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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
ad entrambi i suoi quesiti si potrebbe rispondere si, se scegliamo la strada di cercare di minimizzare.
Certo che se il viaggio in aereo deve diventare anche un "esorcismo" il viaggio è sicuramente più pesante. E' indubbio che lo stress comporti un'attivazione ansiosa. Se la gestione dell'ansia diventa troppo complicata è utile parlarne con uno psichiatra, anche solo per fare il punto della sua situazione con un esperto che la rassicuri.
Cordialità,

Dr. Roberto Di Rubbo

[#2]
dopo
Utente
Utente
In effetti, mi sono mosso in ritardo. Cosa mi consiglia per affrontare meglio il viaggio? E cosa dovrei fare per auto-gestire meglio l'ansia in caso di crisi? In fondo, vado a Parigi per rilassarmi, non per stressarmi. Gli ansiolitici sono tutti acquistabili previa ricetta medica, giusto?

La ringrazio per la disponibilità.
[#3]
Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
credo che la cosa migliore da fare, nell'urgenza, sia farsi prescrivere qualcosa dal suo medico di famiglia e programmare poi una visita specialistica con calma.
Cordialità e buona vacanza,
[#4]
dopo
Utente
Utente
Senza un ansiolitico, un eventuale attacco di panico comporterebbe qualche rischio?
[#5]
Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
Se per rischio intende un rischio per il corpo non c'e' rischio, solo l'esperienza intensa dell'angoscia (di morte).
Cordialità,
[#6]
dopo
Utente
Utente
Beh già questa risposta, è di per sè tranquillizzante. Ma non so quanto serva a migliorare il controllo dell'ansia nella pratica. L'esperienza di angoscia che ripercussioni potrebbe avere? Peggiorare la situazione?
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
l'ansia la controlla, in tempi relativamente brevi, facendosi prescrivere una terapia adeguata. Può imparare a gestirla, in tempi relativamente più lunghi, facendo una psicoterapia. Oppure se la gestisce da se' imparando a farlo strada facendo, opzione che alcuni scelgono. Sperimentare angoscia intensa tipo panico comporta, in genere, l'incremento dell'angoscia,con comparsa di comportamenti di evitamento, tesi, come dice la parola, ad evitare di sperimentarla di nuovo. L'evitamento porta, in genere,ad una restrizione nella liberta' di vivere pienamente, almeno per quanto concerne gli ambiti in cui l'ansia piu' chiaramente si manifesta.
Cordialita',
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