Vertigini soggettive

Salve a tutti, sono una donna di 33 anni, felicemente sposata e madre di un bambino di cinque anni. Scrivo su questo forum con la speranza di avere qualche risposta riguardo al mio stato di salute ormai precario e infernale. Da dieci mesi a questa parte, soffro di vergini soggettive, sono in continuo movimento, barcollo, ho sensazioni si svuotamento, testa ovattata, confusa, disorientata, sembra che stia su una barca. Altre sensazioni ancora più debilitanti sono identiche a quelle che si prova quando si sale e si scende da un'ascensore, soprattutto quando questa è in arrivo. Questo malessere non mi abbandona mai neanche quando vado a dormire, prima e dopo il sonno. Sembro una fotocopiatrice, dalla testa ai piedi. Da dire che questi sintomi non sono mai uguali, di giorno in giorno cambiano sempre, fanno a rotazione. L'unico posto in cui sto un pò meglio è la macchina. A volte ho disturbi visivi, a vedere vedo bene, ma a volte ho la sensazione che gli occhi convergano al centro. Quando sono seduta sembra come se qualcuno mi muovesse la sedia. Ho fatto tante visite e controlli. RMN,all'encefalo, negativo, al rachide mi è stata diagnosticata un'ernia cervicale, una spondilosi e l'appiattimento della fisiologica. Visita neurologica negativa, mi disse solo che ho somatizzato tanto.Visita da due orotini risultate anche queste negative. Dalla risonanza mi è stata diagniosticata anche la sinusite sfenoidale e rinite.Ho fatto sedute di chiropratica, fisioterapia e massaggi ma niente. I medici dicono che anche se il collo è malmesso, non è da lì che partono questi disturbi neurovegetativi, loro pensano che sia stress, é Possibile? Quando ho questi disturbi in modo accentuato mi faccio prendere dal panico, inizio ad avvertire formicolii e punture di spilli su gli arti e anche delle parestesie. Cosa posso fare? Aiutatemi, non ne posso più, questa non è vita. Desidero tanto avere un altro figlio, ma come faccio. Ero una donna molto solare e molto socievole, ma da quando non stò più bene mi sono ingrigita. Faccio di tutto per reagire, ma niente, sempre lo stesso. Ho tanti hobby che oggi solo in parte riesco a portare avanti. Cantavo ballavo, recitavo. Ho fatto musical a livello amatoriale dove ho fatto da protagonista e adesso?! Aiutatemi ad uscire da quest'inferno, vorrei almeno capire cosa possa essere, capire a quale specialista rivolgermi. Sicura di una vostra risposta, vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
è possibile che i sintomi che accusa siano somatizzazioni di uno stato ansioso depressivo. Andrebbero valutati da uno psichiatra (sembra che non ne abbia mai consultato uno). In caso di riscontro positivo potrebbe, con una cura opportuna, stare bene in un tempo ragionevole.
Cordialità,

Dr. Roberto Di Rubbo

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

E' chiaro che le hanno suggerito un disturbo di competenza di uno psichiatra, però c'è un po' di confusione. Somatizzazione non signifca che "ha somatizzato", Lei non ha fatto proprio niente, è il disturbo che si esprime con sintomi riferiti al corpo oppure con un'attenzione rivolta al corpo perché c'è quella paura lì (ipocondria). Non è che esiste una parte del cervello che ragiona sul fatto di tradurre chissà quale problema in sintomi corporei, avviene che alcune persone abbiano sintomi corporei associati a stati d'ansia o depressivi o quant'altro.
Anche il concetto di stress è un modo di dire: non è che per forza ci debba essere un evento stressante, a volte questi disturbi "somatoformi" si producono spontaneamente.

Il passo logico adesso sarebbe farsi inquadrare da uno psichiatra e eventualmente curare il disturbo neuropsichiatrico, che potrebbe banalmente essere un disturbo di panico, per dire il più comune che comporta questo tipo di sintomi, o una depressione minore. Le cure non sono complicate e di solito funzionano nell'arco di qualche settimana.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Gentilissimi dottori, vi ringrazio per avermi dato una risposta così immediata. Farò come mi avete consigliato, consulterò subito uno psichiatra con la speranza che riesca a risolvere il mio problema. L'unica cosa che mi fa titubare in tutto ciò sono le eventuali cure che dovrò affrontare, nel caso io risultassi positiva alla visita. L'uso eventuale di psicofarmaci, ansiolitici. Ho paura da questi. Spesso questi danno assuefazione, dipendenza, come potrei fare per una futura gravidanza? Ci sono farmaci più leggeri per il mio tipo di problema?Forse adesso sto correndo troppo, ma queste domande mi sorgono spontanee. Poi spesso ho letto di persone che hanno fatto diverse cure e che in parte, hanno risolto il loro problema. Forse perchè erano casi più complessi rispetto al mio? Non so che pensare, speriamo bene. Diamo il via ad una nuova avventura. Cordiali saluti.
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
si sta ponendo molti problemi comprensibili ma, operativamente, il primo passo è la visita. La paura degli psicofarmaci nella grande maggioranza di casi è frutto di pregiudizio, così come lo è la paura della dipendenza da questi (dipendenza è la difficoltà/sensazione di impossibilità a fare a meno di una sostanza perchè una volta iniziata l'assunzione il corpo la chiede in modo impellente, per cui si deve continuare ad assumerla per non dover soffrire di una sindrome da astinenza in caso di sua interruzione), la stragrande maggioranza degli psicofarmaci non dà nessuna dipendenza, solo gli ansiolitici usati a dosaggio alto per lunghi periodi di tempodanno una sindrome da astinenza moderata e non in tutti i soggetti. E' ovvio che se un farmaco fa scomparire un sintomo e alla sospensione del farmaco il sintomo si ripresenta, il bisogno di assumere il farmaco non è legato alla molecola, ma al fatto che la patologia sottostante persiste. Esistono anche persone che per molti motivi (fra cui mettiamo anche l'incapacità dei medici,che non sono infallibili) non riescono a risolvere i loro problemi, ma perchè preoccuparsi di questo quando non ha ancora fatto la prima visita?
Buone cose,
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dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
La ringrazio ancora una volta per avermi risposto e per avermi dato delle delucidazioni inerenti alle mie domande. Riguardo alla visita, ho già prenotato. Le farò sapere l'esito. Cordiali saluti
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 227 18
Ha consultato un dentista (non vi è traccia di ciò nella descrizione degli specialisti che ha girato) in merito ai disturbi segnalati?

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

"L'uso eventuale di psicofarmaci, ansiolitici. Ho paura da questi. Spesso questi danno assuefazione, dipendenza, come potrei fare per una futura gravidanza? "

Punto primo. Psicofarmaci è un termine privo di senso. Per quale motivo poi parla di ansiolitici, che sono solo un tipo di farmaci psichiatrici ? Chi ha stabilito che debba usare quelli ?
Punto secondo. Che gli psicofarmaci siano "pesanti" praticamente è l'immagine che hanno tutti, che riflette più una diffidenza che altro, in termini medici significa poco.
Punto terzo. La dipendenza è anche questa una sorta di diffidenza su un legame che questi farmaci possono creare, problema inesistente. In questo gioco del rimanere legati ai farmaci l'idea di poter soffrire di un disturbo che trae beneficio da una cura scompare.

In conclusione. I disturbi con sintomi somatici si curano con medicinali specifici, non c'è alcuna ragione di non considerarne l'uso. Molti sono anche compatibili con la gravidanza, poi dipende quale di preciso.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Gentilissimi dottori, mi dovete scusare per la mia brusca assenza, ma ho avuto problemi con il pc. Prima di tutto mi sento in dovere di ringraziarvi per la vostra gentilezza e prontezza nel rispondere alle mie domande, poi volevo aggiungere che tra le tante visite che ho fatto, ho tralasciato nel dirvi che effettuai anche una dentistica, dalla quale ebbi come esito la male occlusione dentale. Per questo motivo misi il bayte, ma niente di che. Volevo tenervi informati sul mio stato di salute attuale. Sono stata dallo psichiatra come da voi consigliatomi, ho fatto un lungo colloquio dal quale mi è stata diagnosticata l'ANSIA, come già da voi preannunciata. Il dott. ha ritenuto opportuno fare una cura per sei mesi di DAPAROX E ALPRAZIG, di cui del primo mi diede dieci gocce, per poi aumentarele dopo una ventina di giorni, a venti, dopo la colazione,del secondo, mi diede prima cinque gocce, poi sette, la mattina alle otto, alle quattordici, alle venti. A breve dovrò riconsultarlo per informarlo su come và. A voi dottori posso dire che qualcosa è iniziato a cambiare, forse anche più di qualcosa, spero che più passi il tempo, più vada incontro alla guarigione. Noto soltanto che intorno al periodo pre e post ciclo, avverto qualche squilibrio in più, è la seconda volta che lo costato. Spero vada sempre meglio. Comunque vi aggiornerò sul prossimo consulto con il mio psichiatra. Fiduciosa in una vostra risposta, vi mando i miei più cordiali saluti.
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 227 18
Dentista generico o gnatologo?

Un dentista generico spesso è privo delle competenze necessarie per affrontare una malocclusione o un bruxismo.

La figura professionale è questa:
www.medicitalia.it/sergioformentelli/news/439/Lo-gnatologo-ma-chi-e-costui
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

"ansia" non è una diagnosi, è come dire "febbre", per cui bisognerebbe definirla meglio. Daparox è un farmaco comunque utile in molti disturbi che comprendono l'ansia come aspetto.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Sono andata da un semplice dentista. Riguardo alla diagnosi dello psichiatra, lui mi ha detto che la mia era "semplicemente" ansia. Ho parlato per lungo tempo e lui non faceva altro che dirmi che la mia era ansia dovuta a fattori di stress e che sarei dovuta andare da tempo per curarla. Ora non so che dirle, riferisco a lei Dr.Pacini ciò che è stato riferito a me. Cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
"Riguardo alla diagnosi dello psichiatra, lui mi ha detto che la mia era "semplicemente" ansia"

Non è stata fatta nessuna diagnosi. Va precisata, perché ansia è generico e stress spesso significa la stessa cosa l'idea dell'origine esterna, ma questo francamente importa poco e spesso è solo un punto di vista.
La diagnosi psichiatrica deve individuare il tipo di disturbo per poter orientare verso una cura specifica.
[#13]
dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
cosa dovrei fare adesso io? cosa dovrei dire al mio psichiatra? Se dire ansia è generico, che disturbo potrei avere io secondo lei, secondo i sintomi che io ho, se mi posso permettere di farle questa domanda? Fiduciosa in una sua risposta, le mando i miei più cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Non saprei, la diagnosi non è mica un'impressione on-line, magari lo psichiatra l'avrà anche fatta, ma non gliel'ha specificata.
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 227 18
Un dentista generico non ha le competenze necessarie.
Dovrebbe recarsi da uno gnatologo per escludere una causa dovuta alla posizione delle arcate dentali.
La figura professionale è questa:
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/439-lo-gnatologo-ma-chi-e-costui.html