Disturbo d'ansia generalizzato

Gentili Dottori sono qui a porVi una domanda riguardante il mio stato di salute e la correlazione con il cambiamento di clima quando si va in vacanza.
Mi è stato diagnosticato nel 2009 il disturbo d'ansia generalizzato, sono stata in cura con terapia farmacologica per 2 anni (efexor 150 mg) presso il C.P.S. locale, ho smesso la terapia farmacologia nel 2011 e sino da allora non ho più preso antidepressivi, sto discretamente bene anche se i sintomi sono sempre presenti, specialmente l'insonnia che da un anno e mezzo mi impedisce di dormire normalmente, con risvegli precoci, spesse volte anche se ho preso il sonnifero prima di coricarmi.
Sono consapevole del fatto che questo è un disturbo di tipo cronico, infatti mi è stata anche riconosciuta un invalidità civile pari al 46% senza revisione, e per questo motivo cerco di andare avanti senza ricorrere all'uso dei farmaci, avrei voluto optare per delle sedute di psicoterapia ma purtroppo i prezzi non sono accessibili a tutti e quindi cerco di aiutarmi da sola.
Entrando nel merito della domanda che sono qui a porVi vorrei precisare che sia l'estate del 2011 e del 2012 mi sono recata in Sardegna, zona sud ovest, provincia di Carbonia Iglesias, e durante la vacanza ero sempre nervosa e agitata, non dormivo più di 6 ore a notte, mangiavo e subito dopo avevo diarrea con conseguente perdita di peso, inoltre al mio rientro, nel 2011 dopo circa un mese e nel 2012 dopo 48 ore, ho avuto delle forti crisi d'ansia della durata di 18 ore caratterizzate da diarrea, vomito, nausea, forte agitazione con conseguente formicolio degli arti e del naso, fortissima paura di perdere il controllo, pianti, urla, forte sudorazione dai piedi fino alla testa con sensazione di caldo e freddo, gambe senza controllo etc... solo l'estate del 2012 al secondo giorno di crisi da 18 ore ho deciso di recarmi al pronto soccorso dove la psichiatra dopo alcune domande mi ha somministrato E.N. in puntura.
Successivamente ho fatto delle ricerche ed ho scoperto che quella zona della Sardegna è sconsigliata per gli ansiosi. Ora mi domando se il mare in generale è proprio sconsigliato per gli ansiosi oppure ci sono zone, sempre in italia, dove ci si può rilassare anche al mare.
Il mio attuale fidanzato è di Caorle (VE) mentre io sono di Brescia e mi piacerebbe poterlo andare a trovare senza il timore che il cambiamento d'aria possa scaturirmi un altra di quelle terribili crisi d'ansia, so che non è una domanda semplice ma sono qui a chiederVi se qualcuno di Voi sa indicarmi se quella zona del Veneto o se il mare in generale è sconsigliato agli ansiosi?
Ho provato a fare ricerche ovunque, ma purtroppo senza esito.
Ringrazio anticipatamente chiunque potrà aiutarmi e porgo i miei più distinti saluti.
[#1]
Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75 10
Il mare viene percepito come "ansiogeno" da molti pazienti ansiosi. Credo comunque che nel suo caso una leggera terapia che potenzi il sistema serotonergico, assunta con continuità, ridurrebbe le sue reazioni ansiose e migliorerebbe il sonno, senza fare miracoli ma consentendole una migliore adattabilità alle situazioni ed una miglior qualità di vita, l'ansia cronica è potenzialmente dannosa.

Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dottor Savino,
grazie per la Sua gentile risposta. Vorrei cortesemente chiederLe se potesse specificarmi cosa intende con l'affermazione "l'ansia cronica è potenzialmente dannosa", mi sono un pochino allarmata. Grazie per l'attenzione e distinti saluti.

[#3]
Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75 10
Dannosa nel senso che una condizione ansiosa quasi continua facilita l'insorgenza di depressione e/o disturbi quali gastrite, dermopatie, ipertensione, etc
Quindi egli curarsi, no?
Non occorre allarmarsi, basta tenersi "sotto controllo"
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto