Diagnosi psichiatrica e impasse terapeutica

gentili dottori, io ho appena interrotto(x colpa mia) un percorso psicoterapeutico
durato 4 anni a causa di una impasse terapeutica, la diagnosi iniziale è stata: distubo di personalità nas con caratteristiche depressive e tendenze ossessive con sentimenti di impoverimento affettivo e ripiegamento su se stesso! immagino non abbiano voluto usare i termini borderline, autismo etc etc.. in effetti non sembra una diagnosi psichiatrica.. cmq io dopo una iniziale idealizzazione poi ho instaurato con la terapeuta un braccio di ferro infinito fino alla rottura del rapporto stesso e mi è stato rilasciato un certificato dove mi aspettavo una diagnosi psichiatrica invece c'è solo scritto che in 4 anni di psicoterapia siamo riusciti ad affrontare i nuclei più angosciosi ma al momento la psicoterapia viene interrotta a causa di una impasse terapeutica che mi impedisce ti tollerare, almeno per ora, un esame di realtà! questo esame di realtà significa che sono psicotico? può essere schizofrenia? attualmente sono senza supporto farmacologico(ho preso sempre e solo ssri al minimo dosaggio) anche se il farmaco x me ha una valenza più simbolica che terapeutica, ed ahimè ora anche senza supporto psicologico ma me ne prendo la responsabilità perchè forse sono incurabile. volevo sapere nel limite del possibile capire se questa rottura con la psicoterapeuta si può riparare e come ci si muove in questi casi.. se farmi vedere da un altro psicoterapeuta può essere produttivo oppure entra in conflitto con l'esperienza appena vissuta, poi dopo tutta questa sofferenza non ho una diagnosi precisa, non mi sento leggittimato della mia sofferenza anche se da una parte capisco la loro scelta nel rimanere vaghi per non bollarma con un'etichetta. in pratica sono confuso sul da farsi in senso di cure a patto che possa curarsi il mio problema, sarei grato di un vostro consiglio sempre nel limite del possibile visto che siamo sul web. grazie mille
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 996 63
Ma ha interrotto di sua iniziativa o in accordo con la terapeuta?

Perchè non può rivolgersi nuovamente alla terapeuta?

https://wa.me/3908251881139
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dopo
Utente
Utente
salve, intanto grazie della risposta, è successo tutto così in fretta ed in maniera confusa perchè nel momento in cui con una certa fermezza o meglio rabbia ho chiesto la diagnosi lei mi ha detto proprio così: a questo punto interrompiamo la terapia a metà strada tra una affermazione e domanda, io ero nervoso ed ho ribadito di voler lasciare! più o meno è andata così... in terapia si è parlato di borderline depressione autismo schizofrenia narcisismo di tutto di più.. un giorno ho detto io stesso di avere la mente divisa e lei ha annuito..insomma le brutte notizie riguardo la mia situazione sono arrivate a poco a poco come quando si vuole dare la pappa ad un neonato, in effetti talmente ho capito della gravità che ho detto alla terapeuta che mettendo in luce la mia difficoltà esistenziale , la psicoterapia x me ha perso di senso, lei mi ha risposto che è così ma che la terapia fa sempre bene.. insomma 4 anni non sono stati inutili perchè qualcosa ho ottenuto però è stato un calvario a tal punto
che non ce l'ho fatta più e il brutto x me viene adesso! la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata quando ho detto alla terapeuta che riconoscevo i miei limiti esistenziali in qualche forma di schizofrenia e x questo motivo volevo abbandonare lei mi ha risposto così: e lei si vuole arrendere ad una etichetta? guardi scusi la confusione ma a un certo punto ha perso di vista il senso terapeutico di quello che ho fatto. sono arrabbiato ma non sono in grado di giudicare uno psicologo e le sue scelte cmq ora dovrei prendere una strada ma non so quale. grazie ancora
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 996 63
Probabilmente si è fissato su una richiesta di diagnosi.

In ogni caso una psicoterapia ha una indicazione se vi è un inquadramento di qualche tipo, non dovrebbe essere un trattamento causale sulla base di una richiesta.

Se inizialmente il contratto terapeutico ha dato indicazioni in tal senso allora avrebbe dovuto ricontrattare di volta in volta il trattamento sulla base di alcuni disturbi che si presentano.

I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.

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