Stato ansioso

Gentile dottore,
mia figlia 19 anni è vicina all'esame di maturità.
Già nella prima adolescenza ha avuto qualche episodio di forte emotività durante le interrogazioni, tipo mani che tremano, battito cardiaco accelerato e poche volte attimi di buio in cui non ricordava più nulla,
Comunque ha conseguito e consegue votazioni più che buone.
Figlia unica, ipersensibile, perfezionista, molto esigente con se stessa, però solare,vivace, generosa, molto popolare nel gruppo di amicizie e con fidanzatino.
Fa sport, parecchie ore e in pratica non vuole rinunciare a niente anche se spesso molto stressata e nervosa.
Due anni fa ha sofferto di gastrite nervosa e forse di un inizio di anoressia, ha assunto motilex, protettivo stomaco, anti nausea e la cosa è passata.
Ora molto stressata per avvicinarsi esame maturità, ha avuto episodi tachicardia e attacchi di panico.
In casa è spesso aggressiva e incattivita, lo stress delle prove di verifica e delle simulazioni d'esame la trasforma, ansia alle stelle, in casa l'aria è irrespirabile e ha avuto due attacchi d'ira autolesionistici.
E' stata vista da uno specialista che le ha prescritto 5 gocce di trittico la sera, ma aveva sonnolenza e mal di testa continui.
Così le ho fatto lentamente calare dose e non siamo andate al controllo previsto dopo tre settimane,
Ma dopo altri attacchi di panico e continuo stress ansioso, abbiamo consultato altro specialista che le ha prescritto dominans 10 mg+0,5mg 1 compressa dopo colazione e una compressa dopo pranzo,
Stamani ha preso la prima compressa, ma nel primo pomeriggio si è addormentata e ora studia ma un pò assonnata, Poichè molto in ansia per prove che ha a scuola la prossima settimana e dice sempre che ha poco tempo, non me la sono sentita di farle prendere la compressa dopo pranzo, pensando che un inizio più blando possa dare meno effetti collaterali.
Vorrei chiedere cosa ne pensate sul fatto che inizi con 1 compressa, se va bene assumerla al mattino o meglio altri orari, e soprattutto se il farmaco vi sembra adatto al caso.
So di essermi dilungata molto, ma sono un pò preoccupata.
Anche se l'ho spinta io a rivolgersi a uno specialista, perchè mi sentivo impotente nell'aiutarla, mi spiace un pò che debba già ricorrere a psicofarmci alla sua giovane età, Insomma non so se ho fatto la scelta giusta e se il farmaco prescritto vi sembra adatto al suo caso e alla sua età.
Ringrazio tanto anticipatamente chi vorrà cortesemente rispondermi.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.1k 1k 248
Gentile utente,

Dunque lo specialista che diagnosi ha fatto ?

La terapia è una terapia a largo spettro, che può andar bene specie all'inizio per condizioni tra loro diverse, ha un potere calmante e antidepressivo combinati, che si manifestano con tempistica diversa, subito quello sedativo, dopo giorni quello antidepressivo.

"inizio di anoressia" che significa ? Che faceva apposta una dieta per la paura di non controllare il peso o che non aveva appetito e dimagriva ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile Signora,
aggiungo anche un mio commento.

Le modifiche della farmacoterapia vanno concordate sempre con lo specialista curante, mentre via internet e senza la conoscenza diretta della paziente non si può dare le indicazioni o le approvazioni sul cambio d dosaggio. Anche su quanto il farmaco sia adatto non posso risponderLe, perché serve come minimo la diagnosi di malattia (che spiegherebbe il razionale della prescrizione)..

(la descrizione della situazione, dei sintomi, dello stato emotivo e del carattere non è sufficiente per fare la diagnosi, ma è necesssario che lo specialista veda la persona dal vivo, come hanno fatto gli specialisti che hanno visitato la Sua figlia, ma Lei non scrive quale è stata la malattia diagnosticata per curare la quale sono stati prescritti i farmaci).

(l'ansia non è di per sé una malattia, ma può essere la manifestazione di una malattia)

Tale diagnosi vi è stata comunicata dallo specialista ? Se no, vi consiglio di chiederlo al vostro ultimo specialista. Può darsi che le sue spiegazioni vi faranno capire che la cura farmacologica è necessaria (oppure no).

Comunque è importante che io Le dica che la gestione della situazione da parte Sua non la vedo ottimale:

sembra che Lei consideri la prescrizione dei farmaci alla figlia come un frutto della Sua iniziativa (materna), e, quando dubita che ciò sia opportuno, pensa che può fare la retromarcia assieme a tutti gli altri (la figlia e lo psichiatra), dimenticando di non essere da sola: la prescrizione del farmaco e della dose non è Sua, ma dello psichiatra e chi assume il farmaco e fa la paziente non è Lei, ma la Sua figlia maggiorenne. Invece mi sembra che ci sia la tendenza a considerare loro pareri come qualcosa di secondario.

Inoltre, quando si è insoddisfatti della terapia prescritta o quando ci sono i dubbi tendete a cambiare lo specialista senza cercare ad aggiornarlo, senza un dialogo, senza chiedere le soluzioni alternative. Perché ?

Per me sarà importante la Sua rsposta, ma vorrei esprimere anche una mia ipotesi: c'è poca fiducia. Forse perché il campo della psichiatria per voi è qualcosa che fino ad ora è stato estraneo (se però si è deciso di consultare lo specialista, bisogna partire dal dargli fiducia); ma è possibile che questa atmosfera di insicurezza sia anche più generale: soprattutto nei confronti della figlia (ce lo farà a superare questo periodo ?). Questa sfiducia o l'insicurezza del futuro potrebbe condizionare anche la figlia, cercando di non deludere le vostre aspettative, dunque un circolo vizioso.

Non intendevo a fare "una seduta di psicoterapia" (benché potrebbe essere un'idea) e non mi esprimo contro l'utilità del farmaco nel vostro caso (perché a distanza non posso avere elementi sufficienti per valutarlo), ma volevo accenarLe alcuni aspetti che potrebbero riguardare il Suo atteggiamento al problema.

Ricontatterei l'ultimo specialista che ha visitato la figlia.

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#3]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie delle risposte!
Dunque la diagnosi non la conosco, perche' mia figlia e` entrata da sola ed e' uscita solo con la ricetta medica.
Inizio forse anoressia, perche` oltre a lamentare
nausea e cattiva digestione, voleva perdere peso, pesava tutto cio` che mangiava, si pesava lei stessa piu' volte al giorno e si misurava col metro circonferenza cosce ecc.
Per quanto riguarda le mie insicurezze e` vero, sono molto ansiosa e in crisi.
Il primo specialista e' stato frettoloso e molto esoso. Ora mi sono rivolta ad un centro asl. Andro` a chiedere spiegazioni da sola, visto che con mia figlia presente non ho potuto farlo.
Il campo della psichiatria non mi e` estraneo, mia madre ha avuto piu` episodi depressivi adeguatamente curati. Io stessa curata per insonnia e ansia. Sicuramente c`e` un circolo vizioso di ansie e insicurezze, anche se ce la metto tutta per non mostrarlo. Ma ultimamente specie a causa della figlia sono andata molto giu`, peggiorata insonnia, ansie e umore depresso, infatti a giorni vedro` anch`io una specialista. Ho sempre paura di sbagliare con lei, e spesso temo e mi spavento di sue reazioni eccessive. Io sono consapevole di avere bisogno di aiuto. Pero` attualmente sentendomi cosi fragile e insicura sono confusa e non so se propongo a mia figlia le cose giuste. La proposta di consultare uno specialista e` partita da me, poi a casa ho valutato con lei se intendeva fare la cura , andare ai controlli e lei ha detto di si. Qualunque vostro consiglio e` ben accetto! Grazie mille ad entrambi
Volevo aggiungere che mia figlia per allergia stagionale assume antistaminico xyzal, possono esserci interazioni tipo aumento sonnolenza?
[#4]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.1k 1k 248
Gentile utente,

Sulla gestione dei medicinali qui non si possono dare indicazioni. La sonnolenza è possibile con entrambi i medicinali anche da soli.

Per quanto riguarda Lei, lo specialista sarà stato anche breve ma le ha indicato una terapia ?
[#5]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Gentile dottore,
Il primo specialista frettoloso riguardava la prima visita di mia figlia. Non mi aveva rilasciato diagnosi e le aveva prescritto 5 gocce di trittico la sera. Ma le procurava forte sonnolenza e mal di testa, cosi senza consultare lo specialista in questione, su mio suggerimento mia figlia ha scalato lentamente il trittico fino a sospenderlo. Rispondendo al suo collega sono consapevole che questa non sia la procedura giusta, ma questo medico non mi
aveva soddisfatto, non era reperibile telefonicamente e sinceramente veramente troppo caro come tariffario per le mie possibilita`. Successivamente in seguito ad altri attacchi di panico ed eccessiva ansia ci
siamo recate in un centro asl di cui mi hanno parlato molto bene.
Dove appunto le e` stato prescritto il dominans.
Per quanto riguarda me assumo surmontil 50 per una forte insonnia, il problema si era risolto ma ultimamente si e` ripresentato e vedro` una specialista domani per rivedere la terapia. Per quanto mi riguarda mi sono capitati ultimamente alcuni eventi stressanti, piu` preoccupazione per questo stato di mia figlia e inoltre premenopausa. Quindi risvegli continui o precoci, ansia e umore depresso ma non costante.

Di nuovo grazie per le vostre tempestive risposte!
[#6]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Salve,
ieri mia figlia ha avuto il secondo incontro con lo specialista che la segue.
Precedentemente mi sono recata io al centro e ho parlato con una collaboratrice dello specialista ( lo specialista in questione non c'era) per ampliare e chiarire il quadro della situazione, sapendo che mia figlia è molto riservata e un pò reticente a parlare dei suoi problemi. Inoltre negli ultimi giorni mia figlia ha iniziato a dare segnali di ipocondria ( paura di avere malattie gravi e aggiungendo che tanto se muore è meglio e che la sua vita le fa schifo).
La collaboratrice ha preso appunti, in modo che lo specialista li leggesse prima della seconda visita di mia figlia.
Dopo la visita le ha aggiunto il Noritren.
Pertanto la cura attuale è: 1 compressa Dominans 10 mg+0,5 mg e 1 compressa noritren 10 mg, entrambe dopo colazione e dopo pranzo.
Dopo la visita, quando mia figlia era già a casa, ho telefonato al centro chiedendo se lo specialista avesse necessità di vedermi e sentirmi anche di persona, ma mi è stato riferito di no.
Pertanto non so la diagnosi che è stata fatta (mia figlia è anche maggiorenne) ma solo la cura prescritta.
Quindi le è stata aumentata la dose di antidepressivo e mantenuta tale la dose di ansiolitico, anche per problemi di sonnolenza forse dovuti anche all'associazione con l'antistaminico che assume tutte le sere per forte allergia stagionale: il Xyzal.
Come sempre sarei grata di un vostro commento, consiglio o suggerimento.
Vi ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti
[#7]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.1k 1k 248
Gentile utente,

La molecola del notritren c'è anche nel dominans, quindi non è che la cura sia sostanzialmente cambiata.

Non capisco una cosa: per quale motivo sta cercando di acquisire informazioni all'insaputa di sua figlia ? Non è possibile e comunque non vedo perché non possa invece farlo chiedendo a sua figlia il permesso di averle.

[#8]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Gentile Dottore,
niente di tutto questo.
Era solo per rispondere alla domanda che mi era stata fatta precedentemente da lei nella quale mi chiedeva la diagnosi fatta.
Non chiedo molto a mia figlia, se non è lei a parlarmene spontaneamente.
L'importante è che segua la cura e vada agli incontri con lo specialista come in effetti sta facendo.
L'ho vista soffrire parecchio e quindi credo che le mie preoccupazioni siano più che lecite, anche perchè in questi casi ci si sente davvero impotenti nell'aiutare chi più amiamo.
Con questo spero sia un periodo passeggero che passerà meglio grazie a un supporto farmacologico e maturando impari a gestire lo stress e la sua forte emotività.
Cordiali saluti
[#9]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.1k 1k 248
Gentile utente,

Non mi riferivo alle sue preoccupazioni, ma perché fosse andata a chiedere qualcosa che non le potevano dire per regola. Il fatto che sua figlia sia riservata non significa reticente, c'è chi non ha niente di particolare da dire ma non ama raccontare i fatti propri per timore di commenti e osservazioni, non importa se a fin di bene o tanto per commentare, specialmente da familiari preoccupati. Non a caso, di fronte ad un dottore che non è preoccupato e non ha reazioni affettive come un familiare si riesce a raccontare e a chiedere con più facilità aiuto. Non deve aversene a male, è normale che sia così, e succede specialmente quando i familiari tendono ad avere reazioni "ansiose" o preoccupate.
[#10]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Gentile dottore,
forse c'è stato un fraintedimento.
Non sono andata a chiedere cose che non potevano dirmi, ma volevo io esporre alcuni comportamenti ( e sofferenze) che mia figlia manifesta a noi famigliari, e in particolare a me, perchè ritenevo potessero esere utili ai fini della diagnosi (che non ho mai chiesto) e della relativa terapia.
Comunque ieri mia figlia ha avuto la terza visita.
La terapia precedentemente prescritta ( dominans e noritrem, 2 volte al dì) è stata giudicata inefficace dallo specialista.
In effetti la ragazza ha continuato ad avere forti episodi di tachicardia, con tremore delle mani e forte giramento di testa, giornate cupe con forte tensione e stress, momenti di grande sconforto in cui esprimeva il desiderio di morire...
Lo specialista durante la visita di ieri mi ha invitato ad entrare, in presenza di mia figlia e previo il suo consenso, affinchè raccontassi anch'io come vedevo la situazione.
La nuova cura prescritta è questa:
Acido Valproico e sodio valproato 300mg: mezza compressa al mattino e 1 dopo cena
Prima di dormire: Noritrem 1 compressa; Mutabon Mite 2mg+10mg 1 compressa; Dropaxin 10mg 5 gocce.
Gradirei come sempre un vostro parere anche per chiarirmi alcune cose: l'acido valproico ho letto che è un antipilettico ma anche stabilizzante d'umore, per cui sarà stato dato per il secondo motivo.
Però ho visto tanti effetti collaterali che considerata anche la giovane età della ragazza (quasi 19 anni) mi hanno un pò preoccupata.
Inoltre sia questo farmaco che gli altri indicano come effetto secondario aumento di peso; mia figlia è molto attenta al peso e come ho già scritto precedentemente, 2 anni fa ha manifestato comportamenti al limite dell'anoressia, quindi anche questa evenienza mi preoccupa.
Poi sempre relativo all'acido valproico ho letto che può indurre sonnolenza e quindi di fare attenzione alla guida: nel caso esca a cena fuori ( solo il sabato sera) e poi rientri guidando (in genere verso mezzanotte) non sarebbe meglio prenderlo appena rientrata a casa?
Ringrazio anticipatamente per le vostre risposte
Cordiali saluti
[#11]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.1k 1k 248
Gentile utente,

Perché si concentra sugli effetti collaterali di questo medicinale piuttosto che degli altri, che sono altrettanto "spaventevoli" volendo ?
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