Depressione per lutto

Salve, non scrivo per me stessa ma per mio padre, con il quale non so come comportarmi. Mi sono convinta che mio padre soffra di depressione, ma non vuole farsi aiutare.
Cercherò di essere breve: nel gennaio 2013 purtroppo abbiamo perso mia madre in seguito a un tumore.
Da allora, l'impressione che ho avuto e che ho su di lui è che stia semplicemente "aspettando" che qualcuno arrivi e prenda il posto di mia madre.
E' sempre stato abituato a trovare tutto fatto e pronto, e in tutto questo tempo non ha cambiato una virgola nel suo atteggiamento, che mette in difficoltà sia me che mio fratello perchè non vuole fare da mangiare, non pulisce, non si lava a sufficienza. la sua vita si è fermata. Non fa nulla per tirarsi su o per cambiare.
Va a fare la spesa tutti i giorni e porta a casa solo cose superflue e inutili.
Dice che è una maniera per uscire e svagarsi.
Abbiamo inoltre mia nonna, che è affetta da demenza senile ed è grave. C'è una badante ad assisterla, che sta facendo un po' da figura di supporto, perchè ci cucina sempre qualcosa.

Se gli si chiede di fare qualcosa di nuovo in casa, per esempio disfarsi dei vestiti di mia madre o di cambiare qlc nell'arredamento (che è rimasto identico da quando non c'è più, pare di vivere in un museo, ci sono foto di mia madre ovunque) si irrita, oppure dice "sì sì" e non fa niente.
Se cerco di prenderlo e obbligarlo a vedere i problemi, è come uno struzzo, quindi qualunque tipo di approccio con lui non funziona. Gli ho proposto di andare da un psicologo, non vuole. Si arrabbia se gli dico che si deve lavare o che deve pulire il bagno.
Io sono preoccupata, perchè così avremo un'incombenza non da poco, gestire una persona depressa è difficile, ma so anche che non posso obbligarlo a curarsi.
D'altra parte non vuole vedere, nè risolvere i suoi problemi, e così facendo carica noi figli di una preoccupazione doppia, cioè per lui che sta diventando depresso e di una sua futura gestione.
Esiste un qualche modo, ben sapendo che ogni tipo di approccio con lui è inutile?
grazie mille, buona giornata
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.6k 51
Gentile utente,
purtroppo è molto difficile approcciare una persona non collaborante.Forse potrebbe essere utile parlarne con il suo medico di base,se il papà ha un buon rapporto con lui.Talvolta il fatto di affrontare un problema più sul versante fisico che strettamente psichico può essere una prima via di accesso a chi erge un muro di protezione.
Cordiali saluti
Piergorgio Biondani