Valutazione Terapia - Elaborazione Lutto Ansia e Panico

Gent.mo Dottore,

Le scrivo perchè sto vivendo una situazione non del tutto piacevole e Le sarei grato per alcuni consigli.

Purtroppo è venuta a mancare mia madre il giorno 30 Novembre del 2013. In famiglia io e mio padre abbiamo sostenuto tutto il peso ed il decorso della malattia. Nel frattempo io però lavoravo 7 ore al giorno, facevo 3 o 4 ore di praticantato sullo studio di un commercialista e poi completavo la laurea specialistica.

Quando mia madre è venuta a mancare e, nei mesi antecedenti, ho sviluppato i primi disturbi di ansia ed i primi attacchi di panico.

Oggi dopo quasi un anno, ho seguito una terapia con Cipralex e Lorans che ho assunto in questo ordine ed in questo dosaggio:

- Inizio cura da Febbraio 2014
10 gocce Cipralex dopo pranzo
mezza pastiglia di Lorans 3 volte al giorno (mattino, pome, sera)

- Da Marzo ad Aprile
10 gocce Cipralex
1 lorans mattino e sera

- Da maggio ad Luglio
5 gocce Cipralex
mezzo lorans mattina e sera
10 gocce Levopraid

- Da Luglio fino ad oggi
mezzo lorans mattina e sera
5 gocce Cipralex


Da quando ho iniziato a curarmi, ho lasciato il lavoro ed il praticantato però ho terminato tutti gli esami e se tutto va bene dovrei terminare la laurea il prossimo mese (Novembre 2014).

Nonostante io stia già molto meglio ho ancora dei problemi ad uscire perchè sono ancora "vittima" delle mie sensazioni che mi provocano una forte paura che poi sfocia in attacchi di panico veri e propri. Ci sono giornate migliori ed altre peggiori però diciamo che in linea di massima non riesco ancora a godermi una pizza con la mia fidanzata (cosa che non riesco proprio a fare) o in compagnia, soffro di irrequietezza e spesse volte ho fischi alle orecchie, mal di testa e confusione.

Sintomi a parte (fame d'aria, mal di testa, confusione), faccio due passi avanti ed uno indietro, però per un ragazzo che si approccia alla libera professione, rinunciare delle volte a conoscere clienti e delle volte proprio a mettere un piede fuori casa è una cosa difficile da digerire.

Secondo Lei sto procedendo bene? Devo pazientare ancora per tornare ad essere come prima, ovvero, strapieno di energia e di voglia di fare?

Non mi voglio abbattere però lottare contro l'ansia ed il panico è come lottare ad armi pari ed oltre ad uscire stanco e senza forze dallo scontro, mi pare delle volte di non andare ne di qua e di là, ma di restare allo stesso punto.

Sto provando a fare un po' di meditazione e sinceramente mi aiuta.

Può darmi qualche consiglio? Si guarisce al 100 % dall'ansia e dal panico?

Grazie per l'attenzione.
Angelo.
[#1]
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Per quanto riguarda la cura farmacologica, per qualche motivo lei non è mai arrivato a dosaggio pieno con il Cipralex, e negli ultimi mesi lei ne sta riducendo la dose, nonostante non si ancora asintomatico, cioè abbia ancora dei sintomi, anche se attenuati rispetto alla situazione iniziale.
Lo specialista che la segue e che la conosce meglio di noi avrà avuto i suoi motivi per procedere così.
Dall'ansia e dal panico si può guarire al 100 per 100.
La meditazione è ottima. Se vi sono ancora elementi traumatici relativi alla malattia e al lutto, consideri che l'EMDR (Eyes Movement Desensitization and Reprocessing) è una terapia rapida e molto efficace.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dott P Carbonetti,
grazie per la gentile e rapida risposta.

Non abbiamo mai aumentato i dosaggi con il cipralex perchè già a 10 gocce mi provoca molto mal di testa, confusione, dolore al petto e forte mal di pancia, come se la digestione di bloccasse.

Paradossalmente quando lo prendo sto peggio.
Adesso lo assumo la sera e subito dopo l'assunzione ho dei fastidi, ripeto paradossalmente è il cipralex che mi fa venire ansia.

Lontano dall'assunzione con un po' di sforzo riesco a fare più o meno le cose con una certa calma e senza la solita irrequietezza anche se mi manca ancora un po' per raggiungere la completa guarigione.

Secondo Lei senza farmaci con facendo molto leva su me stesso posso superare questo periodo negativo?

Le faccio questa domanda non perchè voglio togliere i farmaci ma solo l'idea di assumerli sembra per me una sconfitta, oltre a tutti gli effetti indesiderati che mi provoca.

Grazie per l'attenzione.
[#3]
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Vista la persistenza di sintomatologia ansiosa e l'impossibilità di aumentare la dose del Cipralex non vedo altra strada razionale che sostituire il farmaco.
Perchè prendere dei farmaci è una sconfitta? L'ansia, la depressione, il lutto complicato sono delle patologie vere e proprie, non differenti, ad esempio, da una bronchite. Vanno curate, e per fortuna abbiamo molte terapie efficaci.
Lei ha vissuto una delle situazioni più pesanti: la prolungata malattia e la perdita di un genitore. In questi casi il cervello soffre, non le sto a dire perchè e come, e si producono danni, per fortuna reversibili.
Come ho già scritto, prenda in considerazione anche un trattamento con EMDR, che nel suo caso potrebbe anche essere breve.
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