Chiarimento su ansiolitici

Gent.li dott.ri,
da circa due mesi soffro di un disturbo di ansia generalizzata, confermata dallo Psicoterapeuta che mi ha in cura, che mi "accompagna" con il suo carico di sintomi per l'intero arco della giornata. All'inizio dopo tre giorni in cui faticavo a dormire e la tachicardia era insopportabile, mi sono recato al PS dove mi hanno detto di prendere del Dolerazepam al bisogno, fino a 3/4 volte al giorno, e per l'insonnia mi hanno prescritto il Lendormin. Non mi hanno però indicato ne le tempistiche ne eventuali controindicazioni. Il problema però è, che con l'ansia, ho sviluppato un pensiero ossessivo il quale mi porta a pensare di essere depresso. Premetto che ho sviluppato questo pensiero leggendo i forum su internet nei quali si associa spesso l'ansia alla depressione. Questo pensiero mi procura molto fastidio e sento che l'ansia aumenta quando questa idea si fa strada nella mia mente. (tra l'altro avevo già scritto di questo in una mia precedente richiesta). La psicoterapeuta che mi ha in cura mi rassicura affermando che non vede in me nessun tratto depressivo, ma una naturale demoralizzazione dovuta al mio stato ansioso. Se da una parte la cosa mi tranquillizza, dall'altra non basta ahimè a tranquillizzare il mio pensiero ossessivo ( fosse così facile!). Insieme però abbiamo convenuto che una terapia farmacologica potrebbe alleviare i miei disturbi d'ansia. Quindi l'uso al bisogno del Dolerazepam poteva essere un buon viatico. Solo che ho letto che spesso , alle benzodiazepine si associa una cura antidepresiva di supporto, proprio perché con l'uso di questi medicinali possono comparire episodi depressivi. ( c'è scritto anche sul bugiardino!). Ed ecco che quindi la mia ossessione si fa di nuovo strada e mi fa pensare che se prendessi le benzodiazepine rischierei la depressione e quindi....Insomma:un gatto che si morde la coda...Conclusione: faccio un uso centellinato delle benzodiazepine (20 goccie in un unica soluzione in media ogni 10 gg. e mezza pastiglia di Lendormin la sera) e per il resto mi tengo i miei bei quotidiani sintomi psichici e somatici con buona pace del sottoscritto e di chi mi sta vicino. Per il resto ho un appuntamento con uno Psichiatra tra (ancora) 14 gg. che però, in queste condizioni mi sembrano un'eternità. Quindi, vorrei avere qualche delucidazione in merito e qualche consiglio. Grazie
[#1]
Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
Gentile utente,
l'ansia e la depressione sono patologie distinte che possono talvolta, ma non sempre, presentarsi contemporaneamente.
La terapia farmacologica della patologia ansiosa prevede come farmaci di prima scelta i cosiddetti antidepressivi, che mantengono questa denominazione nonostante siano efficaci anche contro malattie diverse dalla depressione (ansia, disturbi ossessivi, attacchi di panico...).
Le benzodiazepine (come quelle che sta assumendo) sono invece farmaci sintomatici ma non curativi. In altre parole riducono i sintomi senza incidere sulla patologia di base.
Il rischio maggiore con questo tipo di farmaci non è la depressione, bensì la possibilità di sviluppare assuefazione qualora li si assuma per periodi prolungati e continuativi.
Cordiali saluti,

Dr. Michele Patat
https://www.medicitalia.it/michelepatat

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. Ma allora perché se ne fa cenno nei bugiardini?
Inoltre, la psicoterapeuta in cui sono in cura, pur specificandomi che non è la sua specialità, mi ha consigliato di rivolgermi ad uno Psichiatra per una cura a base di SSRI. Cosa ne pensa?
Ho un appuntamento con uno Psichiatra fra due settimane (l'ho preso con la mutua e questi ahimè sono i tempi). Fino ad allora, le benzodiazepine "al bisogno" possono essere un valido palliativo?

Grazie
[#3]
Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
Gentile utente,
gli SSRI sono i farmaci di prima scelta per il trattamento di ansia e depressione (sono i cosiddetti "antidepressivi").
L'uso temporaneo di benzodiazepine può aiutare ad alleviare la sintomatologia nell'attesa di una terapia più efficace e curativa (2 settimane non sono un periodo eccessivo).
Cordiali saluti,