Ansia, stress attacchi di panico e ipocondria

Buongiorno, vi chiedo un supporto per affrontare il periodo che sto attraversando.
Premesse: sono un uomo di 42 anni, coniugato e padre, che da anni soffre di attacchi di panico e stress, curati dal medico di base con Xanax a dosi variabili in base ai periodi.
Il mio quadro clinico generale è il seguente: mai ospedalizzato, nessun intervento chirurgico subito.
Soffro di alcune patologie croniche: allergie (a medicinali - cefalosporine) e pollini, nonché a molte intolleranze alimentari, che negli ultimi anni si sono aggravate: latte e derivati, olio di oliva, pomodoro, soia, quasi tutta la frutta cruda e la verdure (specie se cotta): il tutto si traduce in importanti episodi di coliche addominali.
Va da sè che la mia dieta si è andata via via alleggerendo e , visto che per lavoro viaggio molto, molte volte faccio fatica a non ridurmi a mangiare un panino. A ciò si aggiunga una comprovata sindrome da colon irritabile.
Infine, soffro da anni di problemi emorroidali, come mia madre e mia sorella (predisposizione genetica?) (2 grado) che 1 o 2 volte l''anno portano a piccole perdite ematiche che si risolvono in un giorno, ma che scatenano fobie a volte difficili da gestire.. Tale patologia, seguendo l''indicazione del medico curante, è trattata con pomate locali e arvenum o venorum all''occorrenza. A completare il quadro vi segnalo che sono ipocondriaco a livelli estremi. somatizzo qualunque patologia di cui venga a conoscenza.
Ora il problema è il seguente prima di Pasqua ho avuto un episodio, per altro risolto in pochi giorni, di crisi emorroidale che tuttavia ha generato un effetto ipocondriaco altissimo. Ho eliminato altri cibi, e parallelamente sviluppato un’ansia continua verso possibili altre cause dei miei problemi intestinali.
Faccio presente che in caso di coliche basta un giorno di terapia a base di fermenti lattice e il problema rientra.
Ora, 2 settimane fa sono stato colpito da una forma di tonsillite con conseguente assunzione di antibiotici per 6 giorni. Questo ha prodotto uno stato di perdita di peso (per altro già in atto da anni visto quanto sopra descrittovi) che ha causato un allarmismo che non riesco a gestire. Alcune persone mi dicono "ma stai bene?" , "Sei dimagrito... tutto bene?". Specifico che sono alto 1,77 e peso fra I 67 e 68 KG (in un anno ho perso una taglia di abbigliamento, circa 3/4 KG). Avendo alle spalle dolorosa esperienze di persone care colpite da gravi patologie ho subito collegato I due elementi e vivo nel terrore di essere malato.
su indicazione del medico di base sono entrato in contatto con un centro specialistico e sabato avrò il primo incontro con un neuropsichiatra. Passo I giorni su internet a fare ricerche e ad allarmarmi sempre di più. A ciò si aggiunga che ho perso l''appetito e sto integrando, seguendo il medico di famiglia, con dei prodotti ricostituenti da due giorni... Potete aiutarmi? Per ora continuo a gestire le crisi d''ansia con Xanax (arrivando a 3 MG al giorno)Grazie per l'attenzione
[#1]
Dr. Angelo G. I. Maremmani Psichiatra, Medico delle dipendenze 34 1
Gentile utente,
il quadro che lei descrive sembra ricondursi ad un disturbo di panico con conseguente sviluppo di ipocondria secondaria.
In genere, nel decorso spontaneo del disturbo da attacchi da panico si può assistere alla progressiva riduzione dell'ansia acuta cui fa seguito una difficoltà negli spostamenti per paura di sviluppare un attacco acuto (agorafobia) oppure, e sembrerebbe questo il suo caso, una eccessiva attenzione e preoccupazione verso i segnali che provengono dal corpo (ipocondria).
Le benzodiazepine come quella che lei sta assumendo sono farmaci sintomatici non curativi di questa patologia. Le consiglio di effettuare la visita specialistica che ha in programma per un miglior inquadramento diagnostico e una appropriata terapia.
Saluti

Dr. Angelo GI Maremmani
angelogimaremmani@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per la sua risposta.
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto