Panico e depressione

Buongiorno,

sono un ragazzo di 26 anni e da 3 anni ormai soffro di attacchi di panico e depressione,
da circa 3 anni sono in cura con farmaci, il primo anno con enn prescritto da medico generico, i successivi dopo sporadici incontri con psichiatra prendo paroxetina 20mg e depakin.

Nonostante sia migliorato tantissimo, mi rendo conto che non sono felice della mia vita, così prima dell'estate provai a reagire sospendendo gradualmente la paroxetina, dopo 15 giorni immancabilmente ho chiamato l'ambulanza panico fortissimo, extrasistole e tremori. Mi portano al pronto soccorso, mi fanno esami del sangue e ecg. Ecg ok e tutto assolutamente nella norma, enzimi del cuore ok e tutti gli altri parametri ok, tranne che il potassio basso, ma la dottoressa ha detto che in pieno agosto e sudando molto è possibile avere cali di potassio. Così ho ricominciato le cure....

Due cari amici sono morti di morte improvvisa e nonostante sia coscente del fatto che potrebbe succedere a tutti, anche a quelli apparentemente sani, non riesco a vivere serenamente, ogni dolorino, ogni battino, ogni extrasistole, ogni cosa che io non posso contrallare scatta confusione e panico, ogni piccola cosa è stress, ed il pensiero che i medicinali siano solo un pagliativo e non la soluzione mi fa stare ancora peggio.

Se non fosse per i miei famigliari, credo che piuttosto che vivere come me, sia meglio crepare e mettere fine a questa vigliaccheria. Non riesco ad uscirne, perchè? Cosa dovrei fare? Le parole svago, leggerezza e felicità non so più cosa siano ed ho solo 26 anni.

Per favore aiutatemi.
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Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75 10
Il panico è un disturbo universalmente riconosciuto da decenni che si cura con farmaci specifici come tanti altri disturbi (dal diabete ai tic) ed eventualmente con una psicoterapia. "Reagire" raramente risolve e non vedo perchè debba considerare le cure degli inutili palliativi... curare un disturbo della pressione e accorgersi che sospendendo il farmaco la pressione torna alta le fa ritenere gli antiipertensivi inutili? Tutt'altro, sono farmaci che ci permettono di vivere bene e a lungo.

Controlli pure il potassio e tutte le altre possibili ipotesi del suo medico ma, se tutto è negativo e i disturbi proseguono si affidi ad uno specialista psichiatra e si liberi di questo disturbo assai fastidioso.

Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Se con la terapia attuale non ha ricevuto benefici soddisfacenti è possibile considerare una variazione terapeutica con una terapia che abbia una maggiore incidenza sui suoi disturbi.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per le vostre risposte,

mi consulterò con il mio psichiatra al fine di trovare la soluzione migliore,
tuttavia mi sento di rispondere che quando scrivo palliativi intendo dire che nonostante siano passati due anni se smettessi di prendere i farmaci starei molto peggio, quindi non è una cura, semplicemente questa "cura" blocca alcuni processi fisiologici e mentali... privandomi di una parte di me e del mio carattere... ma non risolve il problema in modo definitivo, costringendomi a non poter vivere senza aver bisogno di farmaci... si, è vero sto meglio, ma il prezzo è quello di rinunciare alle mie emozioni? non è un caso che anche nella sfera sessuale sia cambiato tanto, è evidente che per bloccare il panico e la depressione blocca anche altre emozioni.

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